Situazione al limite a Pozzallo e nel resto del litorale ibleo
Quaranta contro settantamila. In barba alle ordinanze della Capitaneria di porto, in barba alle direttive dell’operazione «Mare Sicuro» che vieta la permanenza (con tenda) sulla battigia e l’accensione dei falò, la folle notte ferragostana ha segnato un record che la città rivierasca conserverà a lungo, ovvero l’arrivo ottantamila persone, in una notte, e l’ubicazione di quasi duecento tende sulla battigia di Raganzino e quella di Pietrenere.
Complice, la serata (riuscitissima) del concerto di Edoardo Bennato e degli speaker di R101, il network radiofonico nazionale che, nel fine settimana trascorso, ha chiamato a raccolta i giovani di mezza Italia.
Chi, invece, ha trascorso il weekend assicurando l’ordine pubblico, ricorderà a lungo la notte di Ferragosto. Polizia, Guardia di Finanza e Carabinieri, di concerto con gli agenti della Polizia Municipale, anche in borghese, hanno assicurato che tutto filasse liscio, senza intoppi e senza feriti. Missione compiuta (tranne qualche sparuto fatto di cronaca), hanno riferito gli agenti all’alba, ma basta riavvolgere il nastro alla sera prima per capire cosa sia successo.
I primi segnali la sera del 14, prima del concerto di Bennato. Ragazzi sedici/diciotto/venti anni, tutti col drink in mano, già ubriachi. Fiumi di alcool e birra sulla spiaggia, alle 22 c’era già chi, sbronzo, dormiva sulla spiaggia. Ore 23, un gruppo di persone litiga per un posto, in una Pietrenere piena di tende. Ferite al volto per una persona, un taglio e sei punti di sutura in testa, causa lancio di una pietra fra ragazzi alticci.
Il concerto va avanti, in spiaggia uso di spinelli e droga, qualcuno «si buca» davanti ad alcuni bambini, altri gridono.
A mezzanotte, l’ennesima chiamata per il 118, ragazzi sbronzi che vomitano giungono di fronte al Pte di via Rapisardi. Dieci, venti, trenta, il numero di persone sbronze (quasi tutti minorenni), arrivata una certa ora, non si contano più. Pozzallo pullula di eventi. Non solo Bennato a Pietrenere, anche la sagra del pesce a Raganzino.
"Abbiamo fatto interventi – dice Saro Iozzia, comandante della Polizia Municipale di Pozzallo – fino alle 5 del mattino per quel che concerne la viabilità e la rimozione di automobili che intralciavano il transito di altri automezzi. Mai vista tanta gente a Pozzallo, e i controlli hanno funzionato come non mai. Anche quelli delle altre forze dell’ordine. Ho visto anche molto alcool in giro".
Birra, a fiumi, sulle spiagge. I più «audaci» hanno azzardato la vodka. Poi, tutti a chiamare il 118. A fine serata (anzi, a fine giornata, visto che, fino alle 7 della mattina successiva, l’ambulanza del 118 non ha avuto alcuna sosta), più di cinquanta interventi del personale medico e paramedico, dalla spiaggia di Ciriga (territorio di Ispica) a quello di Maganuco (Modica).
Nella notte, «spariscono» portafogli, un barbecue, due bambini (poi consegnati ai rispettivi genitori), chiavi a non finire. C’è chi ha portato i tamburi. C’è chi vuole dormire. Deo gratias, tutto fila liscio.
A Ciriga, alle 6 del mattino, una persona ubriaca ha chiamato il 118 dicendo di stare male. Stordito dall’alcool, l’uomo ha pensato di scavare una buca nella sabbia e di infilarvisi dentro. I medici del 118 hanno dapprima dovuto improvvisare una «caccia all’uomo», poi, una volta scovato con la sola testa che usciva dalla sabbia, hanno dovuto caricarlo sull’ambulanza sporco di rena.
Alle 7, (quasi) tutto era finito. La notte era trascorsa nel migliore dei modi, per tutti. Un dato positivo, i sacchi dell’immondizia ammucchiati e spiaggia lasciata in ottime condizioni. Dentro i sacchi, però, di tutto. Dalle siringhe usate alle bottiglie (birra, vodka, limoncello fra quelli più gettonati), dai fazzoletti di carta intrisi di vomito alla plastica. Da un sacco faceva capolino una banconota di cinque euro sporca di vomito. Qualcuno ha dormito in macchina, non avendo trovato posto in spiaggia.
Alle 8, gli operatori ecologici pulivano le spiagge. Più di cento sacchi di immondizia portati via. Il bilancio? Qualche contuso, molti (giovanissimi) ubriachi, tutti contenti. In archivio anche il Ferragosto 2011.
Complice, la serata (riuscitissima) del concerto di Edoardo Bennato e degli speaker di R101, il network radiofonico nazionale che, nel fine settimana trascorso, ha chiamato a raccolta i giovani di mezza Italia.
Chi, invece, ha trascorso il weekend assicurando l’ordine pubblico, ricorderà a lungo la notte di Ferragosto. Polizia, Guardia di Finanza e Carabinieri, di concerto con gli agenti della Polizia Municipale, anche in borghese, hanno assicurato che tutto filasse liscio, senza intoppi e senza feriti. Missione compiuta (tranne qualche sparuto fatto di cronaca), hanno riferito gli agenti all’alba, ma basta riavvolgere il nastro alla sera prima per capire cosa sia successo.
I primi segnali la sera del 14, prima del concerto di Bennato. Ragazzi sedici/diciotto/venti anni, tutti col drink in mano, già ubriachi. Fiumi di alcool e birra sulla spiaggia, alle 22 c’era già chi, sbronzo, dormiva sulla spiaggia. Ore 23, un gruppo di persone litiga per un posto, in una Pietrenere piena di tende. Ferite al volto per una persona, un taglio e sei punti di sutura in testa, causa lancio di una pietra fra ragazzi alticci.
Il concerto va avanti, in spiaggia uso di spinelli e droga, qualcuno «si buca» davanti ad alcuni bambini, altri gridono.
A mezzanotte, l’ennesima chiamata per il 118, ragazzi sbronzi che vomitano giungono di fronte al Pte di via Rapisardi. Dieci, venti, trenta, il numero di persone sbronze (quasi tutti minorenni), arrivata una certa ora, non si contano più. Pozzallo pullula di eventi. Non solo Bennato a Pietrenere, anche la sagra del pesce a Raganzino.
"Abbiamo fatto interventi – dice Saro Iozzia, comandante della Polizia Municipale di Pozzallo – fino alle 5 del mattino per quel che concerne la viabilità e la rimozione di automobili che intralciavano il transito di altri automezzi. Mai vista tanta gente a Pozzallo, e i controlli hanno funzionato come non mai. Anche quelli delle altre forze dell’ordine. Ho visto anche molto alcool in giro".
Birra, a fiumi, sulle spiagge. I più «audaci» hanno azzardato la vodka. Poi, tutti a chiamare il 118. A fine serata (anzi, a fine giornata, visto che, fino alle 7 della mattina successiva, l’ambulanza del 118 non ha avuto alcuna sosta), più di cinquanta interventi del personale medico e paramedico, dalla spiaggia di Ciriga (territorio di Ispica) a quello di Maganuco (Modica).
Nella notte, «spariscono» portafogli, un barbecue, due bambini (poi consegnati ai rispettivi genitori), chiavi a non finire. C’è chi ha portato i tamburi. C’è chi vuole dormire. Deo gratias, tutto fila liscio.
A Ciriga, alle 6 del mattino, una persona ubriaca ha chiamato il 118 dicendo di stare male. Stordito dall’alcool, l’uomo ha pensato di scavare una buca nella sabbia e di infilarvisi dentro. I medici del 118 hanno dapprima dovuto improvvisare una «caccia all’uomo», poi, una volta scovato con la sola testa che usciva dalla sabbia, hanno dovuto caricarlo sull’ambulanza sporco di rena.
Alle 7, (quasi) tutto era finito. La notte era trascorsa nel migliore dei modi, per tutti. Un dato positivo, i sacchi dell’immondizia ammucchiati e spiaggia lasciata in ottime condizioni. Dentro i sacchi, però, di tutto. Dalle siringhe usate alle bottiglie (birra, vodka, limoncello fra quelli più gettonati), dai fazzoletti di carta intrisi di vomito alla plastica. Da un sacco faceva capolino una banconota di cinque euro sporca di vomito. Qualcuno ha dormito in macchina, non avendo trovato posto in spiaggia.
Alle 8, gli operatori ecologici pulivano le spiagge. Più di cento sacchi di immondizia portati via. Il bilancio? Qualche contuso, molti (giovanissimi) ubriachi, tutti contenti. In archivio anche il Ferragosto 2011.
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