MF - Milano Finanza Sicilia
Ed. del 27.07.2011 - pag. S2
Carlo Lo Re
Articolo letto 8 volte
Dopo la mozione di censura annunciata dal Pdl, adesso le dimissioni dell’assessore siciliano alla Salute, Massimo Russo, sono state chieste ieri dal responsabile regionale Sanità dei Comunisti italiani-Federazione della Sinistra, Seba Romano. Duro l’atto d’accusa dell’esponente comunista, per il quale «si sta frantumando il servizio pubblico per favorire i privati, rendendo il già deficitario Servizio sanitario regionale ancora più deficitario». Chiara l’allusione ai casi di malasanità verificatisi a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro a Messina e Palermo. Romano ha ricordato le «chiusure di reparti e servizi con enorme aumento del tempo delle liste di attesa che induce i cittadini a rivolgersi ai privati, il taglio totale di servizi essenziali per le persone fragili e i disabili che devono pagare ogni cosa e il passaggio a pagamento di visite prima solo con ticket».
«I cittadini», ha concluso Romano, «ormai si rivolgono alla Magistratura per avere giustizia anche di una presunta riforma fatta di tagli sulla pelle dei più deboli, i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti».
«I cittadini», ha concluso Romano, «ormai si rivolgono alla Magistratura per avere giustizia anche di una presunta riforma fatta di tagli sulla pelle dei più deboli, i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti».
Nessun commento:
Posta un commento
imposta qui i tuoi commenti