Gazzetta del Sud
Ed. del 18.07.2011 - pag. 14
ma. cav.
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Nessuna decisione ancora dopo le norme della Finanziaria
PALERMO - La Finanziaria straordinaria approvata sabato e pubblicata ieri ha spiazzato per la tempestività. Quindi oggi e domani non cambierà nulla né ai pronto soccorso nè per le prestazioni specialistiche. Già da oggi l’assessore Massimo Russo sarà al lavoro col presidente della Regione Raffaele Lombardo e con l’assessore all’economia Gaetano Armao per decidere il da farsi.
Da una parte si vorrebbe evitar un ulteriore balzello ai siciliani che già pagano al pronto soccorso 25 euro di ticket per il “codice bianco” e adesso dovrebbero sborsarne 10 per le analisi di laboratorio. Dall’altra però le somme che il governo nazionale vuole incamerare si devono comunque reperire, in che modo? L’assessore Armao è drastico in merito: «La Sicilia è stata trasformata dal governo nazionale in salvadanaio da dove attingere a piene mani, molto più delle altre regioni. Perché sui 600 miliardi di tagli di risorse, la nostra Regione paga di più. Un’ingiustizia avallata dai parlamentari siciliani che dovrebbero dare spiegazioni. Ci dicano perché siamo i più tartassati, come hanno potuto tollerare questa penalizzazione. Si apra un confronto sereno, ma ai siciliani vanno dette le cose come stanno. E i conti mi dicono che stanno esattamente così: prendiamo meno risorse e contribuiamo in proporzione maggiore, siamo la regione prima pagatrice. A questo punto una risposta energica da parte di tutti si impone».
Russo non vorrebbe caricare i costi della Sanità, tanto più che vi sarebbero avanzi di cassa che gli avevano fatto immaginare qualche mese addietro la possibilità di abbassare le tasse. La materia è complessa e implica ragionamenti di opportunità politica e contabile. In questo momento il ticket produrrebbe introiti addossando la responsabilità a chi lì ha decisi, e quindi al governo nazionale; non applicarlo e sollevare l’intero comparto da inevitabili lamentele comporterebbe il dover reperire altrove le somme. Cosa non facile e neppure voluta perché in questo caso significherebbe assumersi la paternità di una scelta. Domani se ne saprà di più.
Da una parte si vorrebbe evitar un ulteriore balzello ai siciliani che già pagano al pronto soccorso 25 euro di ticket per il “codice bianco” e adesso dovrebbero sborsarne 10 per le analisi di laboratorio. Dall’altra però le somme che il governo nazionale vuole incamerare si devono comunque reperire, in che modo? L’assessore Armao è drastico in merito: «La Sicilia è stata trasformata dal governo nazionale in salvadanaio da dove attingere a piene mani, molto più delle altre regioni. Perché sui 600 miliardi di tagli di risorse, la nostra Regione paga di più. Un’ingiustizia avallata dai parlamentari siciliani che dovrebbero dare spiegazioni. Ci dicano perché siamo i più tartassati, come hanno potuto tollerare questa penalizzazione. Si apra un confronto sereno, ma ai siciliani vanno dette le cose come stanno. E i conti mi dicono che stanno esattamente così: prendiamo meno risorse e contribuiamo in proporzione maggiore, siamo la regione prima pagatrice. A questo punto una risposta energica da parte di tutti si impone».
Russo non vorrebbe caricare i costi della Sanità, tanto più che vi sarebbero avanzi di cassa che gli avevano fatto immaginare qualche mese addietro la possibilità di abbassare le tasse. La materia è complessa e implica ragionamenti di opportunità politica e contabile. In questo momento il ticket produrrebbe introiti addossando la responsabilità a chi lì ha decisi, e quindi al governo nazionale; non applicarlo e sollevare l’intero comparto da inevitabili lamentele comporterebbe il dover reperire altrove le somme. Cosa non facile e neppure voluta perché in questo caso significherebbe assumersi la paternità di una scelta. Domani se ne saprà di più.
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