il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

sabato 18 giugno 2011

Sanità, confermato lo staff dell'assessore c'è anche lo zio della moglie di Russo

La Rassegna Stampa di MEDPress.it... La rassegna stampa di MEDPress.it
La Repubblica
Ed. del 18.06.2011 - pag. II
Giusi Spica
Articolo letto 9 volte
In trentacinque sono stati spostati dalle corsie d'ospedale alle stanze di piazza Ziino. Per seguire il piano di rientro

Per ognuno di loro benefit aggiuntivo cii 23mila euro l'anno, più il premio obiettivi
PALERMO - Che volesse i suoi uomini ai “blocchi di comando” lo ha ripetuto in più di un’occasione. L’ultima durante la giornata conclusiva del Forum del Mediterraneo, davanti a una platea di manager della sanità e a un Raffaele Lombardo che, piccato, lo ha richiamato all’ordine. Ma l’assessore regionale alla Salute Massimo Russo le sue “truppe” le ha già piazzate nelle stanze del Quartier generale di piazza Ottavio Ziino. Dove, dal 2000, trentacinque «comandati» richiamati dalle corsie degli ospedali hanno preso il posto dei funzionari storici dietro le scrivanie dell’assessorato. Uno staff di fiducia per soppiantare gli uomini compromessi col «cuffarismo», che sarebbe dovuto restare al fianco dell’assessore il tempo necessario a portare a termine il Piano di rientro. Salvo poi essere ripetutamente confermato a colpi di decreti c variazioni di bilancio. Il mini-esercito costa 3 milioni e 800 mila euro all’anno: un milione e mezzo grava sulle casse della Regione, il resto sul Fondo sanitario nazionale. Tra i «comandati» c’è anche Attilio Mele, zio materno della moglie dell’assessore, richiamato dal centro trasfusionale di Villa Sofia per occuparsi della «rete del sangue». Ma anche figli di ex sindaci, parenti di magistrati e assessori e uomini legati a doppio filo ai partiti.
Ognuno di loro incassa dalla Regione 23.489 all’anno, in aggiunta allo stipendio ordinario dell’azienda sanitaria presso la quale è dipendente. Nel contratto è previsto anche un benefit di 9.296 euro per il raggiungimento degli obiettivi. Nella lunga lista dei «soldati» dell’assessore figurano sopratutto medici di Villa Sofia-Cervello. C’è Anilio Mele, fratello della madre della moglie di Russo, e Duilia Martellucci, figlia dell’ex sindaco di Palermo richiamata dagli uffici amministrativi dell’ospedale di via Trabucco.
C’è anche l’odontoiatra Maria Paola Ferro, moglie del predecessore di Russo e oggi rettore dell’Università di Palermo Roberto Lagalla, e Fabrizio Geraci, medico di pronto soccorso e cugino del deputato regionale del Pdl ed ex vice-sindaco Francesco Scoma. Tra le new entry, Rosalia Traina, primario di farmacia a Villa Sofia che, dopo l’accorpamento con il Cervello, ha dovuto fare spazio ad Agata Guttadauro: c’era una sola poltrona per due primari, e il richiamo in assessorato ha tolto tutti dall’imbarazzo.
Nella lista ci sono anche parenti di ex-colleghi di Russo. Come Maria Grazia Furnari, sorella del magistrato Fabiola Furnari sposata con il pubblico ministero Maurizio De Lucia. E uomini legati a vario titolo all’Mpa, come Rosalia Murè, figlia dell’ex sindaco di Nicosia, o Antonio Leonardi, ingegnere all’Asp di Catania. Ma anche il Pd sarebbe ben rappresentato, con Marco Crema, medico del lavoro all’ospedale Civico, e Giuseppe Noto, responsabile della Medicina di base all’Asp di Palermo.
Per loro, qualche giorno fa, è arrivata l’ennesima proroga: l’Ars ha rimpolpato il capitolo di bilancio per il rinnovo dei contratti. Tutti sono stati promossi al rango di capo-servizio. E tra i vecchi funzionari messi da parte monta il malumore. Tanto che molti hanno preferito andare in prepensionamento o essere trasferiti in altri assessorati.

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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