il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

sabato 18 giugno 2011

Deformi per colpa di un farmaco. E' guerra legale con il ministero

La Rassegna Stampa di MEDPress.it... La rassegna stampa di MEDPress.it
La Sicilia
Ed. del 18.06.2011 - pag. 8
Simona Licandro
Articolo letto 6 volte
La vicenda del Talidomide

In Sicilia 30 casi insoluti. Il dicastero della Salute sarà citato per danni?
PALERMO - Hanno imparato a scrivere con i piedi. Le braccia troppo corte, a volte quasi inesistenti, dalle quali emergono piccole mani spesso deformi non hanno permesso alle vittime del Talidomide di vivere una vita normale. Migliaia di persone mezzo secolo fa sono nate menomate a causa dell’uso del farmaco che conteneva il principio attivo da parte delle loro madri mentre erano incinte. Per molti di loro, in Italia, non c’è nemmeno il conforto di una norma che ne tuteli i diritti. Una legge del 2009 riconosce infatti un assegno mensile vitalizio per i nati tra il 1959 al 1965. Sono circa 180 le persone che ne hanno diritto, anche se l’assegno da quattromila euro al mese circa non è ancora arrivato a nessuno di loro.
Ma gli effetti del Talidomide sarebbero anche successivi ai nati nel 1965. Oltre un centinaio di persone in Italia (più di trenta in Sicilia) che presentano identiche deformazioni, ma nate prima o dopo quel periodo, sono state estromesse. È questa la tesi degli avvocati Stefano Bertone del foro di Torino ed Ermanno Zancla e Federica Licata del foro di Palermo che la settimana scorsa hanno avviato una causa per l’indennizzo di una donna di Alcamo (Trapani) che da anni vive al Nord. Alla signora mancano, come la gran parte delle vittime, gli avambracci e parte delle braccia. I due legali hanno intenzione di sollevare la questione di costituzionalità della legge che violerebbe il principio di uguaglianza e non sarebbe fondata su un principio medico-legale incontestabile.
Il ministero della Salute finora ha ritenuto irricevibili le domande di indennizzo degli esclusi, rifiutandosi di sottoporre a visita questi soggetti. I legali hanno contattato alcuni specialisti ed esperti italiani e internazionali e stanno costituendo un pool che possa elaborare una relazione scientifica, dimostrando che il composto fosse in circolazione in Italia anche dopo il 1965. Lo scopo è quello di valutare possibilità di citare per danni il ministero della Salute e il produttore del farmaco per non aver messo in pratica le misure idonee ad impedire al circolazione del principio attivo in Italia.
Il Talidomide, lanciato nel 1957 dalla casa tedesca Chemie Grunethal e ritirato in Germania alla fine del 1961 (un anno dopo in Italia), utilizzato tra il 1959 e il 1965 come antiemetico e sedativo anche per l’utilizzo in gravidanza, ha portato a migliaia di casi di malformazioni neonatali ( embriopatia talidomidica) e morte perinatale. Si stima che oltre 20.000 bambini in tutto il mondo (il farmaco fu venduto in 50 Paesi), di cui migliaia in Europa, siano nati affetti da focomelia, un raro difetto che impedisce la crescita delle ossa lunghe.

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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