il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

venerdì 17 giugno 2011

Chirurgo «007» scopre inganno liste di attesa

La Rassegna Stampa di MEDPress.it... La rassegna stampa di MEDPress.it
La Sicilia
Ed. del 16.06.2011 - Palermo - pag. 29
Antonio Fiasconaro
Articolo letto 68 volte
Il Caso. A Villa Sofia false diagnosi per evitare code. Finiscono sotto processo primario e altri medici.

PALERMO - Un chirurgo dell‘ospedale di «Villa Sofia», Luan Maria Maxuni, addirittura cugino di madre Teresa di Calcutta ha scoperto un imbroglio che si consumava da tempo al reparto dove lavora. Oltre al tradizionale «camice verde», il chirurgo ha vestito i panni di James Bond, di agente «007». Grazie ad un registratore nascosto sotto il camice, ha documentato l‘inganno portando alla luce le false diagnosi che venivano documentare per evirare le lunghe liste di attesa nel reparto diretto da Vincenzo Mandalà. Ma cosa ha scoperto il «chirurgo 007»?
Per scavalcare le lunghe liste d’attesa alla Chirurgia di Villa Sofia bastava avere un amico o un medico compiacente al pronto soccorso che truccava il referto d’ingresso segnando una diagnosi gravissima e falsa. Dopo il primo caso, segnalato alla direzione, Luan Maria Maxhuni, ha capito che c'era qualcosa che non andava. Dopo il secondo e terzo caso, ha deciso di sporgere denuncia; Mandalà e i medici Gioacchino Taormina e Giacomo Fabio Cuccia sono finiti sotto processo per falso. Ieri Maxhuni ha deposto al dibattimento. In corso davanti al giudice monocratico Cinzia Nicoletti, l‘indagine ha riguardato anche altri tre sanitari di Villa Sofia che sono stati già condannati a sei mesi pena sospesa col rito abbreviato.
Agli atti del processo, istruito dal pm Amelia Luise e rinviato al prossimo 9 novembre, ci sono anche le registrazioni delle voci dei pazienti fatte da Maxhuni in cui loro stessi dicono di non avere nulla e che era stato Mandalà a dirgli di presentarsi al pronto soccorso garantendogli che sarebbero stati poi portati di corsa in sala operatoria. Maxhuni ieri ha raccontato al giudice: «Ho iniziato ad avere dei dubbi quando é stato ricoverato Francesco Favarò nel settembre 2007. Nella cartella risultava un'ernia grave, ma in verità era facilmente riducibile. Poi ho scoperto che il ricovero era stato chiesto da Mandalà su insistenza del nipote del paziente. Ho informato la denuncia all’amministrazione ma nulla é successo». Poi il secondo caso: stavolta si trattava di Vincenza Di Stefano, ricoverata con diagnosi di enterorragia (perdita di sangue dall’intestino). In quel caso Maxhuni aveva un registratore. «Io veramente non ho avuto niente - dice la donna nella registrazione -. Siccome mi doveva operare Mandalà e non c’erano posti in chirurgia, c’era un posto in chirurgia vascolare e mi hanno messo qua». Per Francesco Di Lorenzo, la diagnosi era di «melena» (sangue nelle feci), che consentì un ricovero ospedaliero urgente. «Ma quando l’ho visitato – ha detto Maxuni — non aveva niente. Lui stesso mi disse “Non perdo sangue”».

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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