Ci scrivono gli operatori
Scicli -Gentilissimi buonasera,
con la presente vi vuole dare voce al personale della postazione 118 di Scicli che versa al collasso per la mancanza delle condizioni minime di vivibilità all’interno dei locali sia per la ristrettezza metrica sia per tanti altri motivi che di seguito elencheremo.
Ci preme precisare che si è fatta sempre tanta pressione presso l’Asp di Ragusa affinchè questa condizione venisse migliorata fino a quando finalmente ci veniva garantito il trasferimento della struttura da Jungi a Scicli in via Tagliamento ma che di fatto non è mai avvenuta.
Per questo ed altri motivi vi preghiamo di pubblicare un articolo ben articolato che ci renda giustizia. Di seguito elenchiamo tutte le nostre lamentele. Sarà vostra cura sviluppare poi un articolo definitivo che secondo i criteri giornalistici che a noi mancano sicuramente.
Il servizio di emergenza urgenza 118 si articola su turni h24 di 20 infermieri e di 12 autisti-soccorritori. L’equipaggio è composto da un infermiere e da nr 2 autisti-soccorritori (un soccorritore monta da autista e l’altro coadiuva l’infermiere nel vano sanitario). Nella fase di standby detto personale soggiorna in locali di circa 35 mq strutturati con 1 vano soggiorno, 1 vano relax, 1 ripostiglio e 1 bagno. In sostanza la sede non è compatibile con la legge di prevenzione e protezione 626.
• si è costretti a tenere le bombole di ossigeno nella sala soggiorno a pochi centimetri dal personale di servizio mentre tale materiale richiederebbe idonei locali esterni agli alloggi con griglie di aerazione in quanto infiammabili e pericolosi, per cui è vietato tenerli in locali con personale
• non si hanno adeguati armadietti per la conserva di farmaci, siringhe, ago canule, ecc, adoperati per l’espletamento del servizio 118 per cui ci si arrangia con espedienti poco ortodossi.
• non esiste una sala da adibire a spogliatoio con armadietti personali, considerato anche che il personale essendo di entrambi i sessi dovrebbe godere di diversificazione sia dei servizi igienici che degli spogliatoi. La questione di non avere spogliatoi induce tutto il personale a montare di servizio già in divisa (cosa alquanto anomala) e quindi allo smonto si è costretti ad andare a casa con le divise sporche, cosa che contrasta nettamente con le direttive sanitarie ed inoltre qualora durante un soccorso una parte o tutta la divisa si sporca si è costretti a cambiarsi dentro un piccolo bagno di circa 2 mq
• manca uno sgabuzzino con un lavello basso e largo per disinfettare e/o lavare gli attrezzi sanitari che di volta in volta vengono impiegati e che poi necessitano di particolari sistemi di disinfezione
• non esistono lampade di emergenza per cui se malauguratamente durante il periodo notturno viene a mancare l’elettricità nel caso di un intervento si è impossibilitati a cercare le relative vie, contrade o altro nelle carte toponomastiche affisse sui muri se non con piccole torce acquistate dal personale
• non vi è assoluta possibilità di poter disinfettare il vano sanitario dell’ambulanza in locali adeguati bensì dinnanzi al piazzale della farmacia comunale inoltre nel periodo estivo l’ambulanza richiederebbe un posteggio con tettoia adeguata cosa che da sempre si richiede e che mai si è ottenuta comportando quindi, nel periodo estivo, temperature di oltre 40° all’interno del vano sanitario compromettendo sia la salute dei pazienti che vengono trasportati sia il cattivo stato delle attrezzature medico-sanitarie molto sensibili al calore
• il vano bagno è costituito soltanto da un lavello e dalla tazza del water mentre necessiterebbe anche di una doccia in modo da potersi adeguatamente lavare a fine turno prima di indossare gli indumenti civili qualora esistessero comunque gli spogliatoi
• gli infissi sono vecchi e mal funzionanti con spifferi e infiltrazioni d’acqua durante il periodo invernale
• i muri non sono mai stati imbiancati e/o sanificati; l’impianto elettrico non è a norma e la climatizzazione non è sufficiente.
• Il colmo dei colmi: nella postazione vi è una linea telefonica solo ricevente per cui non è possibile comunicare nemmeno con la centrale operativa del 118 ne tanto meno effettuare chiamate di emergenza in quanto questo numero non è assolutamente abilitato, ciò comporta l’impossibilità di comunicare perfino con la centrale 118 come già detto, né con i pronto soccorsi della provincia, né con la farmacia dell’ospedale Busacca per richieste di farmaci o materiale sanitario vario. Tutte queste comunicazioni avvengono tramite i telefoni cellulari personali degli operatori in servizio. Si precisa infine che le chiamate di emergenza e di attivazione del soccorso avvengono tramite apposito telefono cellulare della centrale operativa quindi qualora ci fosse un blocco telefonico dell’operatore di rete non saremmo in grado di comunicare con la centrale operativa 118 di Catania. Praticamente se durante un guasto telefonico di rete mobile qualcuno viene in postazione per essere soccorso (cosa che capita molto spesso) non saremmo in grado di intervenire poiché le direttive ci impongono, giustamente, di avvisare la centrale operativa 118 prima di attivare un soccorso in modo tale che se un’altra chiamata d’intervento dovesse sopraggiungere, la centrale smisterebbe l’intervento ad un’altra unità di soccorso.
Queste sono le attuali oggettive condizioni dei locali della postazione 118 di Scicli. Per qualsiasi altra informazione siamo totalmente disponibili.
Scicli 16 maggio 2011
Il personale
Ci preme precisare che si è fatta sempre tanta pressione presso l’Asp di Ragusa affinchè questa condizione venisse migliorata fino a quando finalmente ci veniva garantito il trasferimento della struttura da Jungi a Scicli in via Tagliamento ma che di fatto non è mai avvenuta.
Per questo ed altri motivi vi preghiamo di pubblicare un articolo ben articolato che ci renda giustizia. Di seguito elenchiamo tutte le nostre lamentele. Sarà vostra cura sviluppare poi un articolo definitivo che secondo i criteri giornalistici che a noi mancano sicuramente.
Il servizio di emergenza urgenza 118 si articola su turni h24 di 20 infermieri e di 12 autisti-soccorritori. L’equipaggio è composto da un infermiere e da nr 2 autisti-soccorritori (un soccorritore monta da autista e l’altro coadiuva l’infermiere nel vano sanitario). Nella fase di standby detto personale soggiorna in locali di circa 35 mq strutturati con 1 vano soggiorno, 1 vano relax, 1 ripostiglio e 1 bagno. In sostanza la sede non è compatibile con la legge di prevenzione e protezione 626.
• si è costretti a tenere le bombole di ossigeno nella sala soggiorno a pochi centimetri dal personale di servizio mentre tale materiale richiederebbe idonei locali esterni agli alloggi con griglie di aerazione in quanto infiammabili e pericolosi, per cui è vietato tenerli in locali con personale
• non si hanno adeguati armadietti per la conserva di farmaci, siringhe, ago canule, ecc, adoperati per l’espletamento del servizio 118 per cui ci si arrangia con espedienti poco ortodossi.
• non esiste una sala da adibire a spogliatoio con armadietti personali, considerato anche che il personale essendo di entrambi i sessi dovrebbe godere di diversificazione sia dei servizi igienici che degli spogliatoi. La questione di non avere spogliatoi induce tutto il personale a montare di servizio già in divisa (cosa alquanto anomala) e quindi allo smonto si è costretti ad andare a casa con le divise sporche, cosa che contrasta nettamente con le direttive sanitarie ed inoltre qualora durante un soccorso una parte o tutta la divisa si sporca si è costretti a cambiarsi dentro un piccolo bagno di circa 2 mq
• manca uno sgabuzzino con un lavello basso e largo per disinfettare e/o lavare gli attrezzi sanitari che di volta in volta vengono impiegati e che poi necessitano di particolari sistemi di disinfezione
• non esistono lampade di emergenza per cui se malauguratamente durante il periodo notturno viene a mancare l’elettricità nel caso di un intervento si è impossibilitati a cercare le relative vie, contrade o altro nelle carte toponomastiche affisse sui muri se non con piccole torce acquistate dal personale
• non vi è assoluta possibilità di poter disinfettare il vano sanitario dell’ambulanza in locali adeguati bensì dinnanzi al piazzale della farmacia comunale inoltre nel periodo estivo l’ambulanza richiederebbe un posteggio con tettoia adeguata cosa che da sempre si richiede e che mai si è ottenuta comportando quindi, nel periodo estivo, temperature di oltre 40° all’interno del vano sanitario compromettendo sia la salute dei pazienti che vengono trasportati sia il cattivo stato delle attrezzature medico-sanitarie molto sensibili al calore
• il vano bagno è costituito soltanto da un lavello e dalla tazza del water mentre necessiterebbe anche di una doccia in modo da potersi adeguatamente lavare a fine turno prima di indossare gli indumenti civili qualora esistessero comunque gli spogliatoi
• gli infissi sono vecchi e mal funzionanti con spifferi e infiltrazioni d’acqua durante il periodo invernale
• i muri non sono mai stati imbiancati e/o sanificati; l’impianto elettrico non è a norma e la climatizzazione non è sufficiente.
• Il colmo dei colmi: nella postazione vi è una linea telefonica solo ricevente per cui non è possibile comunicare nemmeno con la centrale operativa del 118 ne tanto meno effettuare chiamate di emergenza in quanto questo numero non è assolutamente abilitato, ciò comporta l’impossibilità di comunicare perfino con la centrale 118 come già detto, né con i pronto soccorsi della provincia, né con la farmacia dell’ospedale Busacca per richieste di farmaci o materiale sanitario vario. Tutte queste comunicazioni avvengono tramite i telefoni cellulari personali degli operatori in servizio. Si precisa infine che le chiamate di emergenza e di attivazione del soccorso avvengono tramite apposito telefono cellulare della centrale operativa quindi qualora ci fosse un blocco telefonico dell’operatore di rete non saremmo in grado di comunicare con la centrale operativa 118 di Catania. Praticamente se durante un guasto telefonico di rete mobile qualcuno viene in postazione per essere soccorso (cosa che capita molto spesso) non saremmo in grado di intervenire poiché le direttive ci impongono, giustamente, di avvisare la centrale operativa 118 prima di attivare un soccorso in modo tale che se un’altra chiamata d’intervento dovesse sopraggiungere, la centrale smisterebbe l’intervento ad un’altra unità di soccorso.
Queste sono le attuali oggettive condizioni dei locali della postazione 118 di Scicli. Per qualsiasi altra informazione siamo totalmente disponibili.
Scicli 16 maggio 2011
Il personale
Giuseppe Ventura
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