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L'anomalia era stata scoperta da un'infermiera un anno fa. Dopo le indagini e l'istruttoria distrutti centomila pezzi
Erano stati gli stessi responsabili dell'Istituto a segnalare il difetto di fabbricazione ai carabinieri. Compiuti diversi controlli a campione. Ma i problemi riguardano un solo lotto.
La scoperta era stata fatta da un’infermiera dell'Ismett. Mentre stava medicando una paziente il sangue, nonostante avesse indossato i guanti in lattice, le aveva imbrattato le mani. Un'assoluta mancanza di igiene che era emersa nel corso di un controllo dei carabinieri del Nas,guidati dal capitano Francesco Geraci. I militari sono risaliti al lotto di guanti che presentavano anomalia e il difetto di fabbricazione. Dopo mesi e un lungo iter di autorizzazioni con il ministero della Salute, il centro per i trapianti ha consegnato ai carabinieri del Nas centomila paia di guanti da distruggere perché risultati difettosi.
Un intero lotto fornito da un'impresa per la quale sono scattate indagini e controlli per verificare cosa possa essere successo nel processo di fabbricazione dell' importante presidio sanitario. La vicenda è stata segnalata un anno fa - dicono dall'lsmett -. Quanto successo al personale sanitario è stato comunicato ai militari del Nas che dopo questi mesi hanno concluso un'istruttoria complessa. In questi giorni il lotto è stato consegnato ai militari per essere distrutto». Subito dopo la segnalazione nell'assoluto riserbo erano scattati altri controlli a campione di altre forniture di guanti della stessa impresa e di altre ditte che avevano rifornito altri ospedali. Alla fine solo quella partita era risultata difettosa. Un lungo lavoro di controllo, verifiche e campionature che solo adesso ha portato alla conclusione del sequestro dei guanti e alla distruzione.
Da tempo sono in corso una serie di controlli nel campo sanitario che vedono impegnati gli uomini del Nas in numerose operazioni a tutela dei pazienti ricoverati in strutture pubbliche o private. Appena alcune settimane addietro i militari avevano sanzionato due case di riposo e uno studio medico dentistico. Nel mirino è finita una casa di riposo per anziani in via La Marmora che non risultava iscritta all' albo comunale. La titolare, di 50 anni, era stata segnalata ai servizi assistenziali del municipio.
Sospesa anche l'attività per la casa di a Portella di Mare, frazione di Misilmeri. In questo caso i carabinieri del Nas anziché i dieci pazienti previsti dagli standard della struttura ne hanno trovati 21. L'attività della casa di riposo è stata quindi sospesa fino a quando il numero degli anziani non è stato ridotto a dieci. In questi mesi numerosi gli interventi e ispezioni dei militari negli ospedali palermitani del Civico, Villa Sofia, Cervello e Policlinico. Da ricordare anche gli interventi nell'ospedale di Partinico. Oltre alle operazione messe in atto nei confronti di ospedali e case di cura, negli ultimi mesi diversi sono stati gli studi di odontotecnico multati e chiusi. Scoperti anche numerosi «dentisti» abusivi. Gli ultimi sanzionati erano stati cinque che operavano a Palermo, Carini, Bagheria, Partinico, Termini.
La scoperta era stata fatta da un’infermiera dell'Ismett. Mentre stava medicando una paziente il sangue, nonostante avesse indossato i guanti in lattice, le aveva imbrattato le mani. Un'assoluta mancanza di igiene che era emersa nel corso di un controllo dei carabinieri del Nas,guidati dal capitano Francesco Geraci. I militari sono risaliti al lotto di guanti che presentavano anomalia e il difetto di fabbricazione. Dopo mesi e un lungo iter di autorizzazioni con il ministero della Salute, il centro per i trapianti ha consegnato ai carabinieri del Nas centomila paia di guanti da distruggere perché risultati difettosi.
Un intero lotto fornito da un'impresa per la quale sono scattate indagini e controlli per verificare cosa possa essere successo nel processo di fabbricazione dell' importante presidio sanitario. La vicenda è stata segnalata un anno fa - dicono dall'lsmett -. Quanto successo al personale sanitario è stato comunicato ai militari del Nas che dopo questi mesi hanno concluso un'istruttoria complessa. In questi giorni il lotto è stato consegnato ai militari per essere distrutto». Subito dopo la segnalazione nell'assoluto riserbo erano scattati altri controlli a campione di altre forniture di guanti della stessa impresa e di altre ditte che avevano rifornito altri ospedali. Alla fine solo quella partita era risultata difettosa. Un lungo lavoro di controllo, verifiche e campionature che solo adesso ha portato alla conclusione del sequestro dei guanti e alla distruzione.
Da tempo sono in corso una serie di controlli nel campo sanitario che vedono impegnati gli uomini del Nas in numerose operazioni a tutela dei pazienti ricoverati in strutture pubbliche o private. Appena alcune settimane addietro i militari avevano sanzionato due case di riposo e uno studio medico dentistico. Nel mirino è finita una casa di riposo per anziani in via La Marmora che non risultava iscritta all' albo comunale. La titolare, di 50 anni, era stata segnalata ai servizi assistenziali del municipio.
Sospesa anche l'attività per la casa di a Portella di Mare, frazione di Misilmeri. In questo caso i carabinieri del Nas anziché i dieci pazienti previsti dagli standard della struttura ne hanno trovati 21. L'attività della casa di riposo è stata quindi sospesa fino a quando il numero degli anziani non è stato ridotto a dieci. In questi mesi numerosi gli interventi e ispezioni dei militari negli ospedali palermitani del Civico, Villa Sofia, Cervello e Policlinico. Da ricordare anche gli interventi nell'ospedale di Partinico. Oltre alle operazione messe in atto nei confronti di ospedali e case di cura, negli ultimi mesi diversi sono stati gli studi di odontotecnico multati e chiusi. Scoperti anche numerosi «dentisti» abusivi. Gli ultimi sanzionati erano stati cinque che operavano a Palermo, Carini, Bagheria, Partinico, Termini.
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