il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

sabato 19 febbraio 2011

Morire aspettando l'elicottero del 118

La Repubblica - 18.02.2011
Ed. del 18.02.2011 - palermo - pag. XI
Giuseppe Riggio


E' UNA meravigliosa domenica di neve e sole sull'Etna. Un gruppodi escursionisti partecipa ad un raduno organizzato dal Club Alpino Italiano. lo sono fra questi, ma sono arrivato tardi. Ci troviamo tutti intorno al rifugio di Monte Corva, 1740 metri di quota C'è allegria in giro. D'improvviso arriva un amico con gli sci, frena in mezzo alla piccola folla e cerca aiuto. «Tua sorella sta male», mi dice. Non sapevo che fosse anche lei della partita. Calzo anch'io gli sci e percorro i duecento metri che mi separano da lei. Da solo risalgo il lieve pendio, mi aspetlo di trovarla dolorante per una caduta. Invece il suo corpo è completamente disteso sulla neve: intorno a lei gli amici e il marito - è un medico - sono chini per praticarIe il massaggio cardiaco. Non è un semplice malore. Partono le telefonate per il 118, ma non c'è campo: evidentemente nessun operatore telefonico pensa che valga la pena fare arrivare fin qui il segnale.
Alle 13,24 un amico riesce a prendere fortunosamente la linea e finalmente parliamo con il 118. Comunichiamo che si tratta di un arresto cardiaco, specifichiamo che ci troviamo accanto a Monte Corvo. Si tratta di una indicazione precisa, riportata su tutte le cartine topografiche del vulcano, e noi siamo a un centinaio di metri da quel punto.
Dopo circa venti minuti sentiamo il battere delle ali dell'elicottero. Il velivolo si avvicina verso di noi. La speranza si riaccende. Iniziamo a sbracciarci, abbiamo persino creato una grande H con gli sci, sperando che serva ad identificarci subito. lmmagino il miracolo che si sta avverando grazie ai soccorritori calati dal cielo. Invece l'elicottero, arriva a un chilometro da noi, vira verso Sud, mentre noi continuiamo a sbracciarci inutilmente. Il rumore si attutisce sino a scomparire.
Ma come è possibile? Non riesco a trattenere le lacrime. ll destino di mia sorella è ormai segnato. I telefonini non trovano più quel refolo di linea che ci aveva permesso di dare l'allarme. Arriva un primo componente dalla guardia medica di Piano Provenzana, ma non ha strumenti di rianimazione. Il medico che sta praticando il massaggio cardiaco chiede una fiala di adrenalina. La guardia medica non ce l'ha. Passano ancora minuti preziosi. Qualcuno riesce a riprendere la linea, comunica anche le coordinate Gps alla centrale del 118 per cercare di far tornare indietro l'elicottero, che nel frattempo - come apprenderò più tardi - è andato addirittura a prelevare un componente del soccorso alpino sul versante opposto dell'Etna per utilizzarlo come guida. Nell' era dei satelliti, dei radar, di google-map, l'elisoccorso ha bisogno di qualcuno che lo guidi a vista per trovare un punto segnato su tutte le mappe.
E quei maledetti telefonini continuano a restare muti, quando ormai li senti squillare anche neUe oasi in mezzo al deserto. Nel frattempo sono arrivati i carabinieri, che grazie alle radio si mettono in contatto con il 118. Quando finalmente sento nuovamente lo sbattere delle pale dell'elicottero è passata un'altra mezz'ora. Ci sono voluti cinquanta minuti dalla richiesta di soccorso per coprire pochi minuti di volo.
Ormai non riesco più a coltivare la speranza. Mia sorella non reagisce più. Non mi sbraccio neanche per accogliere un soccorso ormai definitivamente tardivo. Ma rimango lo stesso sconcertato, quando scopro che nella squadra che scende dall' elicottero non c'è un medico, né un'apparecchiatura per la rianimazione.
Alle 14,32 mi arriva dall'ospedale la conferma di quello che avevamo già capilto: mia sorella è morta. Mentre noi aspettavamo i soccorsi. Non ho accuse da muovere a nessuno. Vorrei però che chi ne porta la responsabilità spiegasse quali sono le procedure in Sicilia per portare aiuto in montagna, e sulla base di quali informazioni si muove un elicottero destinato a salvare un infortunato. Affìnché la prossima volta ci possa essere - per chi ha un malore su una montagna siciliana - una speranza in più.

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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