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BARCELLONA E TERME VIGLIATORE. Inviato atto stragiudiziale all'assessorato alla Sanità e all'Asp 5.
BARCELLONA - Le amministrazioni comunali di Barcellona e Terme Vigliatore e il comitato civico pro ospedale Cutroni Zodda hanno inviato un atto stragiudiziale con messa in mora all'assessorato regionale alla Sanità e all'Asp 5 di Messina. Con il documento, che è stato notificato anche al Ministro della Salute e al Prefetto di Messina, si chiede la modifica del piano di riordino della sanità regionale, al fine di renderlo conforme alla legge e comunque rispettoso della domanda di servizio sanitario che proviene dal territorio.
"La trasformazione del presidio ospedaliero di Barcellona, in PTA - si legge nell' atto stragiudiziale - significa che la città del Longano ed il suo comprensorio di circa 100 mila abitanti non avrà più l'assistenza ospedaliera di cui abbisogna la cittadinanza. Con la nuova impostazione regionale, il Cutroni Zodda provvederà, con esclusione dei casi di urgenzal emergenza, a formulare diagnosi più approfondite rispetto al medico di base senza però poter, per carenze strutturali ed operative, intervenire sui pazienti". Nella nota si fa riferimento in particolare alla mancata applicazione della normativa ex legge regionale n.5/2009 che impone espressamente la realizzazione di una qualificata integrazione dei servizi sanitari e socio-sanitari.
"Con il nuovo piano - continuano - sono del tutto assenti le procedure di funzionamento dei distretti sanitari e vengono assegnate erroneamente funzioni supplementari ai coordinatori di distretto territoriale. Nell'istituire i Pta con un prowedimento esecutivo, non è stata, inoltre. esplicitata la modalità di strutturazione del servizio che non può essere uniformato nei diversi presidi, ma non può non tenere conto delle esigenze reali del territorio".
"La trasformazione del presidio ospedaliero di Barcellona, in PTA - si legge nell' atto stragiudiziale - significa che la città del Longano ed il suo comprensorio di circa 100 mila abitanti non avrà più l'assistenza ospedaliera di cui abbisogna la cittadinanza. Con la nuova impostazione regionale, il Cutroni Zodda provvederà, con esclusione dei casi di urgenzal emergenza, a formulare diagnosi più approfondite rispetto al medico di base senza però poter, per carenze strutturali ed operative, intervenire sui pazienti". Nella nota si fa riferimento in particolare alla mancata applicazione della normativa ex legge regionale n.5/2009 che impone espressamente la realizzazione di una qualificata integrazione dei servizi sanitari e socio-sanitari.
"Con il nuovo piano - continuano - sono del tutto assenti le procedure di funzionamento dei distretti sanitari e vengono assegnate erroneamente funzioni supplementari ai coordinatori di distretto territoriale. Nell'istituire i Pta con un prowedimento esecutivo, non è stata, inoltre. esplicitata la modalità di strutturazione del servizio che non può essere uniformato nei diversi presidi, ma non può non tenere conto delle esigenze reali del territorio".
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