Milano - E' la soluzione ponte che la Regione ha messo in campo ieri pomeriggio. Ma alla Cri è stato chiesto di garantire l'attuale livello occupazionale e la revisione dei costi del servizio
La Croce Rossa continuerà senza interruzioni il servizio per il 118 in Lombardia, almeno fino a giugno, e senza tagliare posti di lavoro. E' il risultato della proposta che la Regione, su indicazione del suo stesso presidente Roberto Formigoni, ha messo in campo ieri pomeriggio sul tavolo in Prefettura a Milano.
Il tavolo, cui per la Regione ha partecipato il direttore generale della Sanità Carlo Lucchina, era stato convocato per tentare una conciliazione tra le parti riguardo la situazione dei lavoratori a tempo determinato della Croce Rossa, che rischiavano di rimanere senza occupazione.
Alla presenza dei rappresentanti della stessa Croce Rossa, dei sindacati, di Regione Lombardia e dell'Azienda Regionale Emergenza Urgenza (AREU) è stata trovata la soluzione ponte sino a giugno. Regione Lombardia - nel ribadire la propria linea politica, che è quella della salvaguardia del livello occupazionale attuale - ha infatti dichiarato il proprio impegno ad aumentare in maniera limitata il valore economico della convenzione con la CRI fino al 30 giugno 2011 a due condizioni:
- CRI deve garantire l'attuale livello occupazionale (senza cessazione immotivata di contratti);
- la Direzione Generale AREU, insieme a CRI e alle altre associazioni, dovrà procedere, sempre entro il 30 giugno, a una revisione complessiva del modello organizzativo dell'emergenza territoriale, in modo da definire un modello unico, che dovrà considerare con attenzione l'analisi dei costi del servizio.
Il tavolo, cui per la Regione ha partecipato il direttore generale della Sanità Carlo Lucchina, era stato convocato per tentare una conciliazione tra le parti riguardo la situazione dei lavoratori a tempo determinato della Croce Rossa, che rischiavano di rimanere senza occupazione.
Alla presenza dei rappresentanti della stessa Croce Rossa, dei sindacati, di Regione Lombardia e dell'Azienda Regionale Emergenza Urgenza (AREU) è stata trovata la soluzione ponte sino a giugno. Regione Lombardia - nel ribadire la propria linea politica, che è quella della salvaguardia del livello occupazionale attuale - ha infatti dichiarato il proprio impegno ad aumentare in maniera limitata il valore economico della convenzione con la CRI fino al 30 giugno 2011 a due condizioni:
- CRI deve garantire l'attuale livello occupazionale (senza cessazione immotivata di contratti);
- la Direzione Generale AREU, insieme a CRI e alle altre associazioni, dovrà procedere, sempre entro il 30 giugno, a una revisione complessiva del modello organizzativo dell'emergenza territoriale, in modo da definire un modello unico, che dovrà considerare con attenzione l'analisi dei costi del servizio.
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