Si è fatto un gran parlare nei giorni scorsi, sulla scorta del grido di allarme anciato dal Sindaco di Marsala Renzo Carini, del fatto che dal 1° Novembre le ambulanze del servizio del 118 di Marsala non hanno più un medico rianimatore a bordo, su disposizione dell'Azienda Sanitaria Provinciale.
"Al posto del medico c’è personale non specializzato che fino a poco tempo addietro prestava servizio nel presidio territoriale di emergenza e che è stato formato con un breve corso di 7-10 giorni" ha dichiarato Carini, tirandosi dietro i consiglieri comunali che hanno discusso e approvato un apposito ordine del giorno.
In realtà le cose non stanno in questo modo. In realtà si tratta del passaggio della gestione del servizio 118 a personale disponbile h24, formato appositamente con corsi non di sette giorni, ma di sette mesi, e che non sottrae risorse agli ospedali. E' tutto stabilito dalle linee guida della Regione Siciliana. Ad esempio ci scrive un cittadino, medico dell’emergenza territoriale sanitaria territoriale del 118: “Da alcuni giorni si evince qualcosa di sconvolgente che vede una classe di super eroi immortali capaci di sconfiggere la morte, contrapposti ad una classe di comuni mortali che renderanno facile la morte a Marsala a partire dal 1° di novembre. Vorrei rendere noto che il servizio 118 deve essere gestito da gente dedicata in h24, opportunamente formata nei centri di rianimazione e che fino adesso ha salvato vite umane senza creare opportune pubblicità, mettendo in pericolo la propria vita senza essere salvaguardato da relative polizze su infortuni. In tutta Europa, in Italia e nella nostra Regione esistono delle linee guida ben precise su come regolare la suddetta attività e nessuno vuole togliere il lavoro ad altri. Tuttavia se qualcuno volesse continuare tale attività che lo faccia volentieri dedicandosi pienamente a questo lavoro, lasciando l'ospedale ed andando a coprire i turni di notte dove e patologie cardiovascolari seminano il maggior numero di morti”.
Scrive poi il Dott Vito D’Angelo, che si occupa del 118 per conto dello Snami, il Sindacato Nazionale Autonomo dei Medici Italiani : "Finalmente i medici formati al ruolo di Emergenza possono salire nelle Ambulanze della provincia di Trapani. In questi giorni si è creato un clima di allarmismo sociale nel territorio dei Comuni di Marsala e Petrosino . E' errato dire, tout court, che il personale medico che verrà impegnato non è qualificato, se è vero come è vero, che tutti i medici del 118 hanno fatto un qualificato e impegnativo corso di sei mesi pieni, non di 7 – 8 giorni come si vorrebbe surrettiziamente far credere, e molti hanno un’esperienza già di parecchi anni di vita professionale che hanno messo a frutto in diverse sedi (pronto soccorso e continuità assistenziale). Ed è vero, invece, che finora l’impiego del medico anestesista rianimatore nelle ambulanza di Marsala è stato discontinuo e parziale, solo nella ore diurne, mentre sempre è stato presente il medico di 118 che non è anestesista e rianimatore, ma un altrettanto valido professionista idoneo per il ruolo. Il Sindaco di Marsala ha il dovere di protestare ma sarebbe bene che prima di rilasciare interviste intempestive, probabilmente per rispondere alle sollecitazioni di qualche parte politica, si documentasse bene; eviterebbe così di dare pagelle a professionisti che hanno già un’ottima esperienza maturata sul campo e non creerebbe allarmismi inutili alla popolazione. Certo, sarebbe stato più efficace e credibile il suo intervento istituzionale se fosse intervenuto per tempo a lamentare il parziale orario di attività nelle 12 ore diurne ( h 09.00 - 21.00) delle ambulanze rianimatorie, con evidente scopertura notturna. Forse di notte non c’è bisogno di interventi salvavita? Inoltre si sarebbe dovuto chiedere cosa ostacola l'apertura della rianimazione presso il nuovo Ospedale di Marsala onde elevare le giuste e dovute proteste presso altri livelli istituzionali. Avrebbe dovuto lottare per evitare il declassamento dell’ Ospedale di Marsala ove i reparti di eccellenza e la diabetologia, la chirurgia vascolare, l’ematologia sono stati pressoché soppressi. Invece ha condiviso e sottoscritto la proposta di riordino degli ospedali provinciali, senza nemmeno sentire la classe medica locale. Credo proprio che il suo grido d’allarme sia arrivato fuori tempo massimo e non per le giuste cause dianzi citate, ove sarebbe stato auspicabile ed opportuno".
Scrive poi il Dott Vito D’Angelo, che si occupa del 118 per conto dello Snami, il Sindacato Nazionale Autonomo dei Medici Italiani : "Finalmente i medici formati al ruolo di Emergenza possono salire nelle Ambulanze della provincia di Trapani. In questi giorni si è creato un clima di allarmismo sociale nel territorio dei Comuni di Marsala e Petrosino . E' errato dire, tout court, che il personale medico che verrà impegnato non è qualificato, se è vero come è vero, che tutti i medici del 118 hanno fatto un qualificato e impegnativo corso di sei mesi pieni, non di 7 – 8 giorni come si vorrebbe surrettiziamente far credere, e molti hanno un’esperienza già di parecchi anni di vita professionale che hanno messo a frutto in diverse sedi (pronto soccorso e continuità assistenziale). Ed è vero, invece, che finora l’impiego del medico anestesista rianimatore nelle ambulanza di Marsala è stato discontinuo e parziale, solo nella ore diurne, mentre sempre è stato presente il medico di 118 che non è anestesista e rianimatore, ma un altrettanto valido professionista idoneo per il ruolo. Il Sindaco di Marsala ha il dovere di protestare ma sarebbe bene che prima di rilasciare interviste intempestive, probabilmente per rispondere alle sollecitazioni di qualche parte politica, si documentasse bene; eviterebbe così di dare pagelle a professionisti che hanno già un’ottima esperienza maturata sul campo e non creerebbe allarmismi inutili alla popolazione. Certo, sarebbe stato più efficace e credibile il suo intervento istituzionale se fosse intervenuto per tempo a lamentare il parziale orario di attività nelle 12 ore diurne ( h 09.00 - 21.00) delle ambulanze rianimatorie, con evidente scopertura notturna. Forse di notte non c’è bisogno di interventi salvavita? Inoltre si sarebbe dovuto chiedere cosa ostacola l'apertura della rianimazione presso il nuovo Ospedale di Marsala onde elevare le giuste e dovute proteste presso altri livelli istituzionali. Avrebbe dovuto lottare per evitare il declassamento dell’ Ospedale di Marsala ove i reparti di eccellenza e la diabetologia, la chirurgia vascolare, l’ematologia sono stati pressoché soppressi. Invece ha condiviso e sottoscritto la proposta di riordino degli ospedali provinciali, senza nemmeno sentire la classe medica locale. Credo proprio che il suo grido d’allarme sia arrivato fuori tempo massimo e non per le giuste cause dianzi citate, ove sarebbe stato auspicabile ed opportuno".
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