Undici buoni motivi per essere soddisfatti. Sono le considerazioni di Stefano Leonardi della Fimmg messinese.
PALERMO - Pubblicate sulla GURS n. 45 di oggi, 15 ottobre 2010, i decreti assessoriali dello scorso 6 settembre ai quali vengono allegati gli accordi regionali sia per l'assistenza primaria che per la continuità assistenziale. Questi accordi vedono la luce dopo oltre sei anni rispetto al precedente rinnovo (almeno per la guardia medica). Su questo accordo il dibattito è stato acceso fin dalla comparsa su internet del testo siglato lo scorso 11 agosto. Anzi, nella sezione relativa al forum è stato da poco istituito un sondaggio aperto a tutti, che pur non avendo la pretesa obiettiva di una statistica ha fatto emergere un quasi 50 a 50 sul gradimento dell'accordo. L'accordo per la guardia medica ha senz'altro introdotto novità importanti per la riqualificazione del settore. Come già in precedenza scritto è stato elaborato "un progetto di riqualificazione della continuità assistenziale che si basa su una nuova concezione della funzione del medico di CA", "protagonista essenziale ed importante della medicina del territorio, nonché pilastro portante delle Cure Primarie insieme al Medico di Assistenza Primaria, con cui da oggi sarà messo in condizione di interfacciarsi nella presa in carico della salute del cittadino".
Viene poi potenziato il settore (secondo alcuni in modo ancora troppo tiepido) incrementando le ore diurne e quelle in località a forte flusso turistico e/o disagiate: nasceranno i PPI (punti di primo intervento) in cui il medico garantisce l’assistenza sanitaria h24.
Puntuale il commento della FIMMG siciliana, che attraverso il suo segretario provinciale di settore Stefano Leonardi, recentemnte eletto nella Consulta Nazionale per il Fondo della Medicina Generale dei Medici di COntinuità Assistenziale ed Emergenza Sanitaria, ha diramato una nota in cui spiega e descrive perchè questo accordo (quello della guardia medica) sia un buon contratto. Elenca 11 motivi:
1, questo accordo contiene una gratificazione economica compatibile con una Regione sottoposta ai vincoli economici derivanti da un “Piano di rientro”;
2. è perfettamente integrato e coordinato con la Legge di riordino del Sistema Sanitario Regionale;
3. garantisce l'ingresso della continuità assistenziale nella gestione assistenziale della sanità territoriale assicurando alla Categoria "un ruolo professionale indispensabile nel Sistema delle Cure Primarie, in una attività integrata con gli specialisti poliambulatoriali e con gli infermieri";
4. il medico di guardia medica verrà inseritom in maniera paritaria nelle nuove formule di aggregazione della medicina generale (AFT e UCCP);
5. al medico di CA è affidata l’assistenza sanitaria dei cittadini non residenti nella Regione Siciliana ed dei turisti;
6. riconosce una indennità economica ai medici che operano in zone disagiate (isole minori) oltre al rimborso delle spese di viaggio e ad una formazione aggiuntiva, dedicata e retribuita;
7. questo accordo - tra i pochi in Italia se non il primo - definisce le misure minime di sicurezza da adottare per garantire i medici in servizio, dettando i tempi e vincolando i Direttori Generali all’applicazione attraverso il Comitato aziendale di Medicina Generale;
8. inserisce norme previdenziali di grande spessore quale la tutela del sanitario in caso di inabilità o infortunio sul lavoro;
9. prevede un numero minimo di ore annue (almeno 40) di formazione retribuita ed il 70% del credito formativo ECM, sebbene le aziende finora sono apparse alquanto latitanti;
10. il budget assegnato a ciascuna ASP è vincolato alle attività previste dall'accordo regionale per la guardia medica e non potrà essere stornato per altri scopi;
11. infine questo contratto verrà monitorato ogni anno dall'Assessorato della Salute per mezzo del Comitato Regionale Permanente e la consulenza dell'AGENAS (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali) attraverso l’utilizzo di indicatori di struttura, di processo e di risultato per verificare annualmente il raggiungimento degli obiettivi finanziati. «Il che sta a significare - dichiara Leonardi - che i medici di Continuità Assistenziale dovranno esprimere le loro professionalità come sanno fare per produrre significativi reports di qualità» e «che il Contratto sarà applicato in modo omogeneo in tutta la Regione e le singole ASP saranno obbligate all’applicazione sfuggendo ad interpretazioni autonome e non corrispondenti agli obiettivi per cui è stato sottoscritto tra le parti».
Venendo poi alla questione dei costi, l'utilizzo dei guardisti "puri" nei PPI (Punti di Primo Intervento), aggregate ai PTA, comporterebbe una spesa di circa 4 milioni di euro (a cui aggiungere altri oneri legati a invalidità, infortuni, formazione ecc.). Pertanto il monte ore salirebbe a 30 ore settimanali. Il medico con doppia convenzione è stato escluso da questa opportunità semplicemente perchè - continua Leonardi - «può usufruirne attraverso l’altra convenzione (Assistenza primaria) che gli offre la possibilità di effettuare due ore a settimana nel costituendo PTA, fuori dal monte orario garantito per l’attività del proprio studio, retribuite a 33,11 euro/ora (quota inclusiva di oneri previdenziali)».
L'attività del medico di guardia medica è oggi da considersi sempre meno un'area di parcheggio" in attesa dei "libretti": «il tragitto che ci separa dalle 38 ore settimanali sarà difficile ma non impossibile - ha concluso Leonardi - ; intanto abbiamo raggiunto le 30 dalle iniziali 24 settimanli ed in alcune situazioni sarà possibile raggiungere già oggi le 36 ore settimanali in chi riesce a svolgere attività assistenziale ai turisti».
Viene poi potenziato il settore (secondo alcuni in modo ancora troppo tiepido) incrementando le ore diurne e quelle in località a forte flusso turistico e/o disagiate: nasceranno i PPI (punti di primo intervento) in cui il medico garantisce l’assistenza sanitaria h24.
Puntuale il commento della FIMMG siciliana, che attraverso il suo segretario provinciale di settore Stefano Leonardi, recentemnte eletto nella Consulta Nazionale per il Fondo della Medicina Generale dei Medici di COntinuità Assistenziale ed Emergenza Sanitaria, ha diramato una nota in cui spiega e descrive perchè questo accordo (quello della guardia medica) sia un buon contratto. Elenca 11 motivi:
1, questo accordo contiene una gratificazione economica compatibile con una Regione sottoposta ai vincoli economici derivanti da un “Piano di rientro”;
2. è perfettamente integrato e coordinato con la Legge di riordino del Sistema Sanitario Regionale;
3. garantisce l'ingresso della continuità assistenziale nella gestione assistenziale della sanità territoriale assicurando alla Categoria "un ruolo professionale indispensabile nel Sistema delle Cure Primarie, in una attività integrata con gli specialisti poliambulatoriali e con gli infermieri";
4. il medico di guardia medica verrà inseritom in maniera paritaria nelle nuove formule di aggregazione della medicina generale (AFT e UCCP);
5. al medico di CA è affidata l’assistenza sanitaria dei cittadini non residenti nella Regione Siciliana ed dei turisti;
6. riconosce una indennità economica ai medici che operano in zone disagiate (isole minori) oltre al rimborso delle spese di viaggio e ad una formazione aggiuntiva, dedicata e retribuita;
7. questo accordo - tra i pochi in Italia se non il primo - definisce le misure minime di sicurezza da adottare per garantire i medici in servizio, dettando i tempi e vincolando i Direttori Generali all’applicazione attraverso il Comitato aziendale di Medicina Generale;
8. inserisce norme previdenziali di grande spessore quale la tutela del sanitario in caso di inabilità o infortunio sul lavoro;
9. prevede un numero minimo di ore annue (almeno 40) di formazione retribuita ed il 70% del credito formativo ECM, sebbene le aziende finora sono apparse alquanto latitanti;
10. il budget assegnato a ciascuna ASP è vincolato alle attività previste dall'accordo regionale per la guardia medica e non potrà essere stornato per altri scopi;
11. infine questo contratto verrà monitorato ogni anno dall'Assessorato della Salute per mezzo del Comitato Regionale Permanente e la consulenza dell'AGENAS (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali) attraverso l’utilizzo di indicatori di struttura, di processo e di risultato per verificare annualmente il raggiungimento degli obiettivi finanziati. «Il che sta a significare - dichiara Leonardi - che i medici di Continuità Assistenziale dovranno esprimere le loro professionalità come sanno fare per produrre significativi reports di qualità» e «che il Contratto sarà applicato in modo omogeneo in tutta la Regione e le singole ASP saranno obbligate all’applicazione sfuggendo ad interpretazioni autonome e non corrispondenti agli obiettivi per cui è stato sottoscritto tra le parti».
Venendo poi alla questione dei costi, l'utilizzo dei guardisti "puri" nei PPI (Punti di Primo Intervento), aggregate ai PTA, comporterebbe una spesa di circa 4 milioni di euro (a cui aggiungere altri oneri legati a invalidità, infortuni, formazione ecc.). Pertanto il monte ore salirebbe a 30 ore settimanali. Il medico con doppia convenzione è stato escluso da questa opportunità semplicemente perchè - continua Leonardi - «può usufruirne attraverso l’altra convenzione (Assistenza primaria) che gli offre la possibilità di effettuare due ore a settimana nel costituendo PTA, fuori dal monte orario garantito per l’attività del proprio studio, retribuite a 33,11 euro/ora (quota inclusiva di oneri previdenziali)».
L'attività del medico di guardia medica è oggi da considersi sempre meno un'area di parcheggio" in attesa dei "libretti": «il tragitto che ci separa dalle 38 ore settimanali sarà difficile ma non impossibile - ha concluso Leonardi - ; intanto abbiamo raggiunto le 30 dalle iniziali 24 settimanli ed in alcune situazioni sarà possibile raggiungere già oggi le 36 ore settimanali in chi riesce a svolgere attività assistenziale ai turisti».
15.10.2010, MEDPress.it | |
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