il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

sabato 23 ottobre 2010

Dopo Firenze, il tribunale di Catania

Avvenire - 23.10.2010
Ed. del 23.10.2010 - pag. 12
Emanuela Vinai

Legge 40, il nuovo attacco è targato Sicilia
Dopo Firenze, il tribunale di Catania. Rinvio alla Consulta dai «soliti noti» per eliminare il no alla fecondazione eterologa
Ennesimo assalto per via giudiziaria alla legge 40 e nuovo rinvio alla Con sulta. Nel costante e continuo tentativo di scardinare la leg ge che regola la fecondazione artificiale in Italia, ieri è stato il tribunale di Catania a solle vare questione di legittimità costituzionale relativamente alla parte della legge che vie ta la fecondazione eterologa, ovvero l’utilizzo di seme o o vuli da donatori esterni alla coppia.
Il rinvio segue di poco – due settimane appena – e ricalca quanto già disposto nell’or dinanza con cui il tribunale di Firenze aveva sferrato un’a naloga offensiva sempre sul lo stesso punto, rimettendo alla Corte Costituzionale l’ul timo comma dell’articolo 4 della legge 40.
Dietro il ricorso, ancora una volta, i 'soliti noti', a comin ciare dall’avvocato Marilisa D’Amico, mentre le prime congratulazioni sono arriva te proprio dai suoi colleghi Fi lomena Gallo e Gianni Baldi ni cui si era affidata la coppia di Torino che ha ottenuto il rinvio dai giudici di Firenze.
La tesi della difesa, tesa a scardinare uno dei pilastri su cui si fonda la legge (passato al vaglio del referendum fal lito nel 2005), è quella della «non discriminazione in ra gione del grado di sterilità, ri spetto al diritto alla salute, al principio di uguaglianza e conformità delle norme ita liane rispetto a quelle euro pee ». Il riferimento è – come nel caso di Firenze – alla sen tenza con cui la Corte euro­pea dei diritti dell’uomo ha recentemente condannato in primo grado la legge austria ca, simile a quella italiana, nella parte relativa proprio al la fecondazione eterologa. Vi sono però alcune importan ti differenze di fattispecie che vengono ignora te quando si cer ca di estendere per analogia la sentenza. Anzi tutto la legge au­striaca, in difformità rispetto alla legge 40, consente in ca si specifici la fecondazione e terologa 'in vivo', cioè con l’utilizzo dei soli gameti ma schili direttamente nel corpo della donna, e vieta invece quella 'in vitro', quindi in provetta.
Inoltre si omette che l’Austria ha presentato a sua volta ri corso contro questa decisio ne, rilevando come la legge vigente miri a «ottenere il ri spetto della dignità umana, tutelare il benessere dei bam bini e il diritto alla procrea zione». Dunque, la sentenza non è ancora passata in giu dicato.
E mentre la radicale Maria Antonietta Coscioni auspica ovviamente una «soluzione politica che miri alla revisio ne della legge», il sottosegre tario alla Salute Eugenia Roc cella parla apertamente di «attacco ideologico a una leg ge che ha già dimostrato di dare buoni risultati». L’ono revole Roccella si dice «fidu ciosa » rispetto alla prossima pronuncia della Corte, ricor dando come la stessa «già in precedenza abbia mantenu to l’impianto della legge».

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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