Cari lettori, vorrei raccontarvi una storia negativa che affligge il 118 siciliano e per questo cercherò di sintetizzare velocemente la situazione.
Nel 2006 sono entrati a far parte del 118 circa tremila persone: con essi anch'io ho firmato un contratto part-time a 120 euro mensili. Nel corso di quattro anni, a causa di malattie, infortuni e ferie noi dipendenti lavoravamo di gran lunga oltre le ore previste del contratto.
La nostra beneamata società SISE, costola della croce rossa, con la complicità della regione sicilia,tranquillizzava i dipendenti dicendo di coprire i turni perché quest'ultimi sarebbero stati ricompensati come straordinario.
Morale della favola: abbiamo dovuto firmare una conciliazione con la SISE con cui rinunciamo agli straordinari per poter poi essere assorbiti dalla nuova società SEUS (51% regione 49% asp)
L'assessorato ha spinto molto in questa direzione perchè pagando gli straordinari, che ammontavano a circa cinquanta milioni di euro, sarebbe stato commissariato.
Oltre il danno anche la beffa: la SISE si impegnava entro 120 giorni a liquidarci il nostro trattamento di fine rapporto e altre spettanze, ma ad oggi non abbiamo ricevuto ancora nulla.
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