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L'art. 97 della finanziaria regionale (L.r. n. 11/10) dava 180 giorni di tempo.
Decreto dell'assessore Russo atteso da setterhbre 2010
Per innalzare a 20 mila € la soglia di esenzione da pagamento ticket.
Protestano tutti i pensionati siciliani del lavoro autonomo (Cupla).
PALERMO - "A nome di oltre 200mila pensionati siciliani iscritti alle nostre associazioni, chiediamo all'assessore Russo di attuare al più presto la norma inserita nell'ultima finanziaria regionale che permette di innalzare a 20 mila euro la soglia per l'esenzione dal pagamento dei ticket per le prestazioni specialistiche ambulatoriali". La richiesta indirizzata all'assessore regionale alla Sanità Massimo Russo, è del coordinamento regionale del Cupla, che rappresenta in Sicilia le otto organizzazioni dei pensionati del lavoro autonomo. "La norma - dice Giacomo Cuccia, coordinatore regionale del Cupla - può essere applicata in qualunque momento, dipende dalla volontà dell'assessore al quale chiediamo di firmare immediatamente il decreto attuativo".
"Migliaia di pensionati e di famiglie siciliane - si legge nella lettera inviata all'assessore - vivono in gravi difficoltà economiche e finanziarie a causa della pesante crisi economica e sociale che attraversa la Sicilia. I ticket sanitari rappresentano un ulteriore e pesante aggravio dei costi delle famiglie, per questo riteniamo positiva la norma approvata ali' Assemblea regionale, e ne chiediamo con urgenza la concreta applicazione e l'entrata in vigore".
L'articolo 97 "Elevazione del valore Isee di esenzione " (la norma
in questione) della l.r. n. 11/2010 (finanziaria 2010 pubblicata sulla Gurs n. 23/10) prevede letteralmente: "Compatibilmente con le previsioni di ripartizione delle risorse del fondo sanitario, l'assessore regionale per la Salute è autorizzato a rideterminare con proprio decreto il valore dell'indicatore della situazione economica equivalente (Iseee) relativamente alla soglia per la partecipazione al costo delle prestazioni specialistiche ambulatoriali entro la soglia massima di 20.000 euro. Le prescrizioni delle prestazioni, redatte su ricettario del Servizio sanitario regionale, devono riportare la formulazione del quesito diagnostico, la specifica indicazione relativa al livello di priorità clinica nonché l'indicazione se trattasi di prescrizione suggerita dallo specialista".
Tali condizioni costituiscono presupposto per l'ammissibilità al relativo rimborso. Le strutture sanitarie erogatrici pubbliche e private non possono accettare prescrizioni specialistiche prive di tali informazioni.
Nello stesso articolo 97 è anche previsto che l'assessorato deve avviare annualmente campagne di controllo sulla veridicità e corretta applicazione degli indicatori Isee dichiarati, anche attraverso accordi con le amministrazioni dello Stato competenti per i controlli in materia fiscale e finanziaria. Il decreto attuativo doveva essere emanato entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore della legge 11/2010, ovvero settembre, ma ciò non è ancora avvenuto.
PALERMO - "A nome di oltre 200mila pensionati siciliani iscritti alle nostre associazioni, chiediamo all'assessore Russo di attuare al più presto la norma inserita nell'ultima finanziaria regionale che permette di innalzare a 20 mila euro la soglia per l'esenzione dal pagamento dei ticket per le prestazioni specialistiche ambulatoriali". La richiesta indirizzata all'assessore regionale alla Sanità Massimo Russo, è del coordinamento regionale del Cupla, che rappresenta in Sicilia le otto organizzazioni dei pensionati del lavoro autonomo. "La norma - dice Giacomo Cuccia, coordinatore regionale del Cupla - può essere applicata in qualunque momento, dipende dalla volontà dell'assessore al quale chiediamo di firmare immediatamente il decreto attuativo".
"Migliaia di pensionati e di famiglie siciliane - si legge nella lettera inviata all'assessore - vivono in gravi difficoltà economiche e finanziarie a causa della pesante crisi economica e sociale che attraversa la Sicilia. I ticket sanitari rappresentano un ulteriore e pesante aggravio dei costi delle famiglie, per questo riteniamo positiva la norma approvata ali' Assemblea regionale, e ne chiediamo con urgenza la concreta applicazione e l'entrata in vigore".
L'articolo 97 "Elevazione del valore Isee di esenzione " (la norma
in questione) della l.r. n. 11/2010 (finanziaria 2010 pubblicata sulla Gurs n. 23/10) prevede letteralmente: "Compatibilmente con le previsioni di ripartizione delle risorse del fondo sanitario, l'assessore regionale per la Salute è autorizzato a rideterminare con proprio decreto il valore dell'indicatore della situazione economica equivalente (Iseee) relativamente alla soglia per la partecipazione al costo delle prestazioni specialistiche ambulatoriali entro la soglia massima di 20.000 euro. Le prescrizioni delle prestazioni, redatte su ricettario del Servizio sanitario regionale, devono riportare la formulazione del quesito diagnostico, la specifica indicazione relativa al livello di priorità clinica nonché l'indicazione se trattasi di prescrizione suggerita dallo specialista".
Tali condizioni costituiscono presupposto per l'ammissibilità al relativo rimborso. Le strutture sanitarie erogatrici pubbliche e private non possono accettare prescrizioni specialistiche prive di tali informazioni.
Nello stesso articolo 97 è anche previsto che l'assessorato deve avviare annualmente campagne di controllo sulla veridicità e corretta applicazione degli indicatori Isee dichiarati, anche attraverso accordi con le amministrazioni dello Stato competenti per i controlli in materia fiscale e finanziaria. Il decreto attuativo doveva essere emanato entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore della legge 11/2010, ovvero settembre, ma ciò non è ancora avvenuto.
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