Emergenza Sanitaria. Le solite vecchie polemiche
Dal 1° novembre estesa la partecipazione dei medici di EST sul territorio.
MARSALA - Finalmente dopo anni di comunicati, proteste e interpellanze parlamentari i medici formati nella Emergenza Sanitaria Territoriale salgono sulle ambulanze della provincia di Trapani. Sono medici, questi, che avendo concluso un percorso formativo secondo quanto previsto dalle leggi italiane in materia e dopo anni di attesa, dal 1° novembre potranno “mettere piede” sul territorio. Con delibera del Direttore Generale dell’ASP 9 di Trapani dal mese prossimo vedremo i risultati di quanto seminato in questi anni. L’augurio è che si possa giungere alla capillare medicalizzazione del territorio trapanese. Tuttavia non sono mancate le solite vecchie polemiche, già superate in altre aziende, con le quali si continua ad alimentare la distorta percezione della esistenza di medici di seria A e medici di serie B, omettendo che la presenza di professionisti di diversa estrazione o provenienza non rappresenta un limite, ma un arricchimento del servizio sanitario. Per non dire poi che alimentare oggi certi pregiudizi appare ai più sciocco e puerile.
Iin questi giorni si è venuto a creare nel territorio dei comuni di Marsala e Petrosino un clima di allarmismo sociale attraverso comunicati stampa e servizi giornalistici note televisioni locali sciorinando notizie e informazioni all’utente del tutto privi di fondamento.
E’ triste comunque notare come ancora c’è chi sostiene che il personale medico che verrà impiegato dal 1° novembre sulle ambulanze del 118 (MSA) non sia qualificato, dimenticando che in altre regioni d’Italia (quelle virtuose) incognite del genere sono state ampiamente superate grazie alla intelligenza degli attori chiamati in causa. Alcuni infatti continuano ancora a sostenere che i nuovi medici del 118 hanno ricevuto una formazione di “una sola settimana”, tralasciando di dire che il corso di formazione per l’emergenza ha una durata minima ed obbligatoria di sei mesi e che molti di questi medici, alcuni anche specialisti in varie branche, hanno alle spalle anni di esperienza professionale nelle guardie mediche e nei pronto soccorso. Ma verrebbe da chiedersi: come mai finora l’impiego dei medici anestesisti nelle ambulanze di Marsala è sempre stato discontinuo e parziale, limitato alle sole ore diurne? Ma di notte i casi urgenti e disperati non accadono?
Non possiamo tuttavia fare a meno di segnalare come il sindaco di Marsala, pur avendo il sacrosanto diritto di sostenere le battaglie politiche e civili che meglio crede, prima di rilasciare interviste intempestive e qualche volta anche lesive, avrebbe dovuto raccogliere informazioni, sentendo tutte le campane, evitando di infondere nell’utente finale l’inutile allarmismo di una malasanità imminente. Come mai il primo cittadino di Marsala non si è mai lagnato dell’assenza di personale medico nelle ore notturne sulle ambulanze di rianimazione? Insomma, queste tiratine di giacca hanno generato un “grido d’allarme” che è giunto in zona Cesarini, invocando i tempi supplementari quando l’arbitro ha già decretato la fine dei giochi.
Auguri ai nuovi colleghi.
Dott. Vito D'Angelo
Responsabile nazionale SNAMI Emergenza 118
Iin questi giorni si è venuto a creare nel territorio dei comuni di Marsala e Petrosino un clima di allarmismo sociale attraverso comunicati stampa e servizi giornalistici note televisioni locali sciorinando notizie e informazioni all’utente del tutto privi di fondamento.
E’ triste comunque notare come ancora c’è chi sostiene che il personale medico che verrà impiegato dal 1° novembre sulle ambulanze del 118 (MSA) non sia qualificato, dimenticando che in altre regioni d’Italia (quelle virtuose) incognite del genere sono state ampiamente superate grazie alla intelligenza degli attori chiamati in causa. Alcuni infatti continuano ancora a sostenere che i nuovi medici del 118 hanno ricevuto una formazione di “una sola settimana”, tralasciando di dire che il corso di formazione per l’emergenza ha una durata minima ed obbligatoria di sei mesi e che molti di questi medici, alcuni anche specialisti in varie branche, hanno alle spalle anni di esperienza professionale nelle guardie mediche e nei pronto soccorso. Ma verrebbe da chiedersi: come mai finora l’impiego dei medici anestesisti nelle ambulanze di Marsala è sempre stato discontinuo e parziale, limitato alle sole ore diurne? Ma di notte i casi urgenti e disperati non accadono?
Non possiamo tuttavia fare a meno di segnalare come il sindaco di Marsala, pur avendo il sacrosanto diritto di sostenere le battaglie politiche e civili che meglio crede, prima di rilasciare interviste intempestive e qualche volta anche lesive, avrebbe dovuto raccogliere informazioni, sentendo tutte le campane, evitando di infondere nell’utente finale l’inutile allarmismo di una malasanità imminente. Come mai il primo cittadino di Marsala non si è mai lagnato dell’assenza di personale medico nelle ore notturne sulle ambulanze di rianimazione? Insomma, queste tiratine di giacca hanno generato un “grido d’allarme” che è giunto in zona Cesarini, invocando i tempi supplementari quando l’arbitro ha già decretato la fine dei giochi.
Auguri ai nuovi colleghi.
Dott. Vito D'Angelo
Responsabile nazionale SNAMI Emergenza 118
25.10.2010, Comunicato Stampa SNAMI |
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