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Va all'ospedale per partorire. Rimandata a casa, muore il bimbo
PARTINICO (Palermo) - Allarmata per alcuni dolori si era recata in ospedale pensando che fosse giunto il momento del parto. Ma l'avevano rassicurata: «Stai tranquilla, puoi tornare a casa non è ancora il momento». L'indomani il cuore della bambina che portava in grembo ha cessato di battere. Ora Melania, ragazza madre di appena 20 anni, chiede giustizia per quella creatura giunta al nono mese e per la quale aveva già scelto anche il nome. «Si sarebbe chiamata Elvira» ha raccontato in lacrime prima di denunciare tutto ai carabinieri che hanno informato la procura di Palenno. E' stata subito aperta un'inchiesta e disposto il sequestro della cartella clinica. Anche perché il reparto di Ostetricia dell'ospedale Civico di Partinico è da tempo nell'occhio del ciclone. Quello di ieri è il sesto caso di decessi prima o dopo il parto nell'arco di circa un anno e mezzo.
Un'altra morte sospetta sarebbe avvenuta qualche settimana fa mentre quattro casi nell'arco di pochi mesi si verificarono alla fine del 2008. Troppi per non creare allarme nei pazienti che ricorrono ai servizi dell'ospedale di Partinico. Il presidente della commissione parlamentare sugli errori sanitari Leoluca Orlando ha chiesto una relazione alle autorità sanitarie siciliane proprio per «l'allarmante numero casi di sospetta malasanità a danno di partorienti e neonati». Nella sua denuncia Melania racconta di essere stata trattata con sufficienza dal personale sanitario: «Quando ho detto che avevo dei dolori non mi hanno fatto neanche un tracciato». A suo dire in ospedale (i fatti risalgono al 4 agosto) c'era confusione per un cesareo in corso: è stata visitata ma non da un medico.
Un'altra morte sospetta sarebbe avvenuta qualche settimana fa mentre quattro casi nell'arco di pochi mesi si verificarono alla fine del 2008. Troppi per non creare allarme nei pazienti che ricorrono ai servizi dell'ospedale di Partinico. Il presidente della commissione parlamentare sugli errori sanitari Leoluca Orlando ha chiesto una relazione alle autorità sanitarie siciliane proprio per «l'allarmante numero casi di sospetta malasanità a danno di partorienti e neonati». Nella sua denuncia Melania racconta di essere stata trattata con sufficienza dal personale sanitario: «Quando ho detto che avevo dei dolori non mi hanno fatto neanche un tracciato». A suo dire in ospedale (i fatti risalgono al 4 agosto) c'era confusione per un cesareo in corso: è stata visitata ma non da un medico.
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