Ancora tensioni. Questa mattina necessario l’intervento del 118 che ha soccorso uno dei due dipendenti che sta adottando lo sciopero della fame. La Uil chiede l’aiuto del prefetto
Non si placano le tensioni davanti ai cancelli della Sicilia Limoni, l’azienda di via Panoramica dello Stretto che lo scorso 25 maggio ha comunicato alla RSU, al sindacato e all’Ufficio Provinciale del Lavoro il licenziamento di 14 lavoratori. Dopo i contrasti di ieri e le denunce da parte del sindacato all’Ufficio Provinciale del Lavoro e ai Carabinieri, e il conseguente presidio dei lavoratori in sciopero della fame davanti all’azienda, a seguito della decisione dei vertici aziendali di continuare la produzione dalle 18 alle 6 del mattino di giorno 3 utilizzando personale non identificato e non formato mettendo a repentaglio la sicurezza stessa dei lavoratori, questa mattina ancora tensioni.
I lavoratori infatti, supportati dai loro familiari, hanno deciso di mantenere il presidio ad oltranza sino ad un chiaro e tangibile segno di apertura da parte dell’azienda. Prosegue inoltre lo sciopero della fame che questa mattina ha causato il malore di due dipendenti
I lavoratori infatti, supportati dai loro familiari, hanno deciso di mantenere il presidio ad oltranza sino ad un chiaro e tangibile segno di apertura da parte dell’azienda. Prosegue inoltre lo sciopero della fame che questa mattina ha causato il malore di due dipendenti
prontamente soccorsi da una ambulanza del 118 e il ricovero di uno di loro.
“A fronte di tale clima arroventato – spiegano Costantino Amato, segretario generale della UIL di Messina e Carlo Caruso, responsabile provinciale della UILCEM – chiediamo l’intervento urgente del Prefetto Alecci, al fine di scongiurare gravi incidenti e scontri dettati dalla disperazione dei lavoratori e delle loro famiglie”.
http://www.tempostretto.it/8/index.php?location=articolo&id_articolo=42510
Nessun commento:
Posta un commento
imposta qui i tuoi commenti