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Nuovo piano sanitario regionale, presentata la bozza
PALERMO, 3 ago 2010 (SICILIAE) - L'assessore regionale per la Salute, Massimo Russo, ha presentato la bozza del nuovo "Piano sanitario regionale" che avrà validità per il triennio 2010 - 2012 e che costituisce lo strumento indispensabile per il rinnovamento della sanità regionale poichè descrive l'assetto organizzativo del sistema, la programmazione, il riequilibrio dell'offerta tra la rete ospedaliera ed il territorio e introduce chiari meccanismi operativi di governo e controllo delle attivitànsanitarie e delle relative risorse.
Il documento, di circa 180 pagine, è stato illustrato oggi ai vertici delle aziende sanitarie e alle organizzazioni di categoria e del volontariato; domani sarà la volta dei rappresentanti della Consulta regionale della Salute. Entro il 15 settembre potranno essere formulate le opportune osservazioni e successivamente, dopo il parere della Consulta e della conferenza permanente per la programmazione socio sanitaria, il Piano andrà in commissione Sanità all'Ars per il parere vincolante. L'approvazione finale, con delibera di Giunta, è prevista per il mese di novembre. "Il Piano sanitario - ha detto Russo - è l'atto di programmazione per eccellenza con cui daremo vita a una sanità in grado di fornire risposte appropriate e diversificate sia sul territorio che in ospedale. Per l'elaborazione del Piano abbiamo voluto seguire un metodo nuovo e assolutamente trasparente, cercando il più ampio livello di concertazione possibile attraverso il confronto con tutti gli operatori della sanità e dando a tutti, attraverso internet, la possibilità di consultarlo. In Sicilia l'ultimo piano sanitario risaliva a oltre dieci anni fa e questo lascia comprendere come sia mancata una seria programmazione e una omogenea prospettiva gestionale e organizzativa di tutto il sistema. Adesso potremo avviare un processo culturale di rinnovamento fondato sulla riqualificazione dell'assistenza, consolidando i risultati già raggiunti con gli specifici provvedimenti adottati molto spesso in situazioni di emergenza. La direzione obbligata è quella della modernizzazione del sistema perchè l'evoluzione demografica, epidemiologica, scientifica, tecnologica clinico - assistenziale e perfino sociale richiedevano una nuova fisionomia dei sistemi di assistenza sanitaria, sempre più orientati verso la centralità delle persone da assistere, delle loro famiglie e delle singole comunità di riferimento". Da domani la bozza del piano regionale sanitario sarà disponibile sul sito internet dell'assessorato all'indirizzo www.regione.sicilia.it/sanita.
Il nuovo "Piano sanitario regionale" si compone di una introduzione e di quattro parti e tiene conto di quanto previsto nel Patto per la salute 2010 - 2012 firmato da Stato e Regioni. Nella parte introduttiva sono specificati i riferimenti normativi, i collegamenti con altri livelli di programmazione, i principi ispiratori, le politiche sociosanitarie e l'assistenza religiosa.
La prima parte, "Analisi di contesto", comprende una approfondita analisi del profilo demografico, biostatistico, epidemiologico e socio-economico della popolazione siciliana distribuita nelle nove province, finalizzata all'individuazione del fabbisogno di salute.
La seconda parte, "La risposta di salute in Sicilia" mette in evidenza la rilevanza strategica, sia dal punto di vista sociale che sanitario, dell'attività di prevenzione nei diversi ambiti specialistici, compresi quelli alimentare, veterinario e dell'ambiente. Viene data centralità al territorio con la riorganizzazione dell'assistenza primaria, il potenziamento della rete assistenziale territoriale e l'implementazione di più qualificati modelli di cura per la gestione delle cronicità e la continuità assistenziale. Sempre nella seconda parte vengono sviluppate le tematiche relative all'integrazione sociosanitaria includendo la non autosufficienza, le disabilità e gli immigrati, le politiche del farmaco, la nuova configurazione dell'offerta ospedaliera secondo il principio delle reti integrate e l'applicazione del modello 'hub & spokè, le innovazioni del sistema di emergenza-urgenza e l'assistenza nelle isole minori.
La terza parte, "Aree prioritarie di intervento", delinea specifici ambiti di intervento in aree di peculiare interesse quali la salute della donna e del bambino, l'area oncologica, l'area cardiologica, le neuroscienze, la gestione del politraumatizzato, l'area dei trapianti e il piano sangue, l'area della salute mentale e le dipendenze. Per ciascuna area viene trattato l'intero percorso assistenziale nella logica della "interoperabilità" di tutte le fasi e dei relativi interventi, dalla prevenzione, alla cura, alla riabilitazione inclusa l'assistenza domiciliare nella forma integrata sociosanitaria.
La quarta parte, "Qualità, ricerca e sviluppo", affronta temi trasversali ai vari ambiti specialistici tra i quali si annoverano il miglioramento della qualità, il governo clinico e la sicurezza dei pazienti, la formazione degli operatori, la comunicazione/consenso informato, la ricerca e la programmazione degli investimenti nonchè le modalità di monitoraggio e valutazione delle azioni inerenti l'attuazione del Piano.
Il documento, di circa 180 pagine, è stato illustrato oggi ai vertici delle aziende sanitarie e alle organizzazioni di categoria e del volontariato; domani sarà la volta dei rappresentanti della Consulta regionale della Salute. Entro il 15 settembre potranno essere formulate le opportune osservazioni e successivamente, dopo il parere della Consulta e della conferenza permanente per la programmazione socio sanitaria, il Piano andrà in commissione Sanità all'Ars per il parere vincolante. L'approvazione finale, con delibera di Giunta, è prevista per il mese di novembre. "Il Piano sanitario - ha detto Russo - è l'atto di programmazione per eccellenza con cui daremo vita a una sanità in grado di fornire risposte appropriate e diversificate sia sul territorio che in ospedale. Per l'elaborazione del Piano abbiamo voluto seguire un metodo nuovo e assolutamente trasparente, cercando il più ampio livello di concertazione possibile attraverso il confronto con tutti gli operatori della sanità e dando a tutti, attraverso internet, la possibilità di consultarlo. In Sicilia l'ultimo piano sanitario risaliva a oltre dieci anni fa e questo lascia comprendere come sia mancata una seria programmazione e una omogenea prospettiva gestionale e organizzativa di tutto il sistema. Adesso potremo avviare un processo culturale di rinnovamento fondato sulla riqualificazione dell'assistenza, consolidando i risultati già raggiunti con gli specifici provvedimenti adottati molto spesso in situazioni di emergenza. La direzione obbligata è quella della modernizzazione del sistema perchè l'evoluzione demografica, epidemiologica, scientifica, tecnologica clinico - assistenziale e perfino sociale richiedevano una nuova fisionomia dei sistemi di assistenza sanitaria, sempre più orientati verso la centralità delle persone da assistere, delle loro famiglie e delle singole comunità di riferimento". Da domani la bozza del piano regionale sanitario sarà disponibile sul sito internet dell'assessorato all'indirizzo www.regione.sicilia.it/sanita.
Il nuovo "Piano sanitario regionale" si compone di una introduzione e di quattro parti e tiene conto di quanto previsto nel Patto per la salute 2010 - 2012 firmato da Stato e Regioni. Nella parte introduttiva sono specificati i riferimenti normativi, i collegamenti con altri livelli di programmazione, i principi ispiratori, le politiche sociosanitarie e l'assistenza religiosa.
La prima parte, "Analisi di contesto", comprende una approfondita analisi del profilo demografico, biostatistico, epidemiologico e socio-economico della popolazione siciliana distribuita nelle nove province, finalizzata all'individuazione del fabbisogno di salute.
La seconda parte, "La risposta di salute in Sicilia" mette in evidenza la rilevanza strategica, sia dal punto di vista sociale che sanitario, dell'attività di prevenzione nei diversi ambiti specialistici, compresi quelli alimentare, veterinario e dell'ambiente. Viene data centralità al territorio con la riorganizzazione dell'assistenza primaria, il potenziamento della rete assistenziale territoriale e l'implementazione di più qualificati modelli di cura per la gestione delle cronicità e la continuità assistenziale. Sempre nella seconda parte vengono sviluppate le tematiche relative all'integrazione sociosanitaria includendo la non autosufficienza, le disabilità e gli immigrati, le politiche del farmaco, la nuova configurazione dell'offerta ospedaliera secondo il principio delle reti integrate e l'applicazione del modello 'hub & spokè, le innovazioni del sistema di emergenza-urgenza e l'assistenza nelle isole minori.
La terza parte, "Aree prioritarie di intervento", delinea specifici ambiti di intervento in aree di peculiare interesse quali la salute della donna e del bambino, l'area oncologica, l'area cardiologica, le neuroscienze, la gestione del politraumatizzato, l'area dei trapianti e il piano sangue, l'area della salute mentale e le dipendenze. Per ciascuna area viene trattato l'intero percorso assistenziale nella logica della "interoperabilità" di tutte le fasi e dei relativi interventi, dalla prevenzione, alla cura, alla riabilitazione inclusa l'assistenza domiciliare nella forma integrata sociosanitaria.
La quarta parte, "Qualità, ricerca e sviluppo", affronta temi trasversali ai vari ambiti specialistici tra i quali si annoverano il miglioramento della qualità, il governo clinico e la sicurezza dei pazienti, la formazione degli operatori, la comunicazione/consenso informato, la ricerca e la programmazione degli investimenti nonchè le modalità di monitoraggio e valutazione delle azioni inerenti l'attuazione del Piano.
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