|
Denuncia del Coordinamento Regionale Enti Servizi Socio-sanitari.
A rischio il servizio trasporto per emodializzati
A rischio il servizio di «trasporto dialisi» che opera a Catania per i pazienti dializzati, che dal 1° agosto non potranno più usufruirne. L' allarme, lanciato da alcuni pazienti preoccupati e ribadito dal Coordmamento Regionale Enti Servizi Socio-Sanitari, che raduna il Cepas e il Crea di Catania, con 350 tra dipendenti e volontari insieme al Coresa di Palermo e al Cress di Messina, riguarda, solo a Catania, 800 emodializzati.
«In particolare - afferma Antonino Tomaselli del coordinamento - circa 1500 unità di personale perderanno la propria occupazione per una convenzione non rinnovata, di cui l'assessore Russo già nel 2008 era a conoscenza. Sappiamo che in questi giorni è stato convocato, innanzi alla VI commissione Ars, il direttore della Seus, società che gestisce il 118, con l'intenzione di affidargli l'incarico sui servizi in oggetto». Sulla vicenda si esprime anche la Commissione parlamentare d'inchiesta su errori sanitari e i disavanzi sanitari regionali, presieduta dall'on. Leoluca Orlando, che ha scritto all'Assessore Russo, chiedendo una relazione in merito alle convenzioni tra le Asp di Palermo e Catania e alcune associazioni che svolgono il servizio.
Facendo seguito ad una nota del 10 giugno scorso, il Presidente Orlando invita l'Assessore Russo a fare pervenire alla Commissione «elementi di chiarimento sull'effettiva continuità ed efficacia nell'erogazione del predetto servizio, sia nella fase di transizione da un soggetto affidatario ed un altro, sia nella prospettiva del possibile consolidamento di una prassi convenzionale in favore del Seus, che possa essere stabile e produttiva di positivi risultati per il diritto alla salute dei cittadini che usufruiscono di tale servizio». Nunzio Mannino, del Coordinamento, ha ribadito le richieste dei consorzi rappresentati, in riunione domani per decidere le modalità della protesta, ribadisce: «L'affidamento del servizio alla Seus implicherà, a nostro avviso, una quintuplicazione dei costi e, di contro, la stessa, sempre a nostro avviso, non sarà in grado di poter affrontare tutti gli interventi sin qui effettuati, con evidente pregiudizio del livello qualitativo dei servizi. Questi pazienti si sottopongono alla dialisi per 4 ore al giorno, assistiti amorevolmente dai volontari, che fanno diversi chilometri al giorno, a fronte di un rimborso spesa misero. Chiediamo all'assessore un rinnovo triennale della convenzione e l'adeguamento Istat, fermo al 2002, a fronte di spese in continuo aumento».
«In particolare - afferma Antonino Tomaselli del coordinamento - circa 1500 unità di personale perderanno la propria occupazione per una convenzione non rinnovata, di cui l'assessore Russo già nel 2008 era a conoscenza. Sappiamo che in questi giorni è stato convocato, innanzi alla VI commissione Ars, il direttore della Seus, società che gestisce il 118, con l'intenzione di affidargli l'incarico sui servizi in oggetto». Sulla vicenda si esprime anche la Commissione parlamentare d'inchiesta su errori sanitari e i disavanzi sanitari regionali, presieduta dall'on. Leoluca Orlando, che ha scritto all'Assessore Russo, chiedendo una relazione in merito alle convenzioni tra le Asp di Palermo e Catania e alcune associazioni che svolgono il servizio.
Facendo seguito ad una nota del 10 giugno scorso, il Presidente Orlando invita l'Assessore Russo a fare pervenire alla Commissione «elementi di chiarimento sull'effettiva continuità ed efficacia nell'erogazione del predetto servizio, sia nella fase di transizione da un soggetto affidatario ed un altro, sia nella prospettiva del possibile consolidamento di una prassi convenzionale in favore del Seus, che possa essere stabile e produttiva di positivi risultati per il diritto alla salute dei cittadini che usufruiscono di tale servizio». Nunzio Mannino, del Coordinamento, ha ribadito le richieste dei consorzi rappresentati, in riunione domani per decidere le modalità della protesta, ribadisce: «L'affidamento del servizio alla Seus implicherà, a nostro avviso, una quintuplicazione dei costi e, di contro, la stessa, sempre a nostro avviso, non sarà in grado di poter affrontare tutti gli interventi sin qui effettuati, con evidente pregiudizio del livello qualitativo dei servizi. Questi pazienti si sottopongono alla dialisi per 4 ore al giorno, assistiti amorevolmente dai volontari, che fanno diversi chilometri al giorno, a fronte di un rimborso spesa misero. Chiediamo all'assessore un rinnovo triennale della convenzione e l'adeguamento Istat, fermo al 2002, a fronte di spese in continuo aumento».
Nessun commento:
Posta un commento
imposta qui i tuoi commenti