il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

venerdì 2 luglio 2010

La Regione cancella la Sise ma rispuntano altri 2 enti misteriosi

Da Internet... - 01.07.2010
EPolis Palermo - Ed. del 01.07.2010 - pag. 19
Gianni Agus

Sanità. La Regione cancella la Sise ma rispuntano altri 2 enti misteriosi: la Sissa e il consorzio Emerform.
Il grande bluff del 118 siciliano restano sprechi e società inutili.
Sise, oppure Seus, oppure ancora Sissa. Cinque lettere che si spostano da una parte all’altra, liti furibonde tra Croce Rossa e Regione Sicilia, minacce di interruzione del servizio sanitario d’emergenza e alla fine - nonostante i proclami - la vecchia Sise è ancora lì. Sì, è stata messa in liquidazione per le mille irregolarità, clientele, spreco di soldi pubblici.
NON SCOMPAIONO (non ancora) però altre due società satelliti della Sise: la Sissa srl, che si occupa, come c’è scritto sul sito web ufficiale della società, «della gestione di servizi pubblici e privati in ambito socio-sanitario-assistenziale, nella zona territoriale della Regione Siciliana, ed organizza anche attività di formazione e riqualificazione del personale» e un consorzio di nome Emerform che invece si occupa, fra le altre cose, della formazione del personale Sise. Due società con un consiglio di amministrazione che sono spuntate negli anni d’oro della Sise e che sarebbero ancora in attività. Con dei compiti particolari, come ad esempio missioni all’estero. La Sissa infatti svolgerebbe anche una sorta di «attività organizzativo - gestionale nell'ambito dell'espletamento di compiti e servizi di natura umanitaria sia all'interno della Comunità Europea che in campo internazionale».
Un ramo siciliano della Croce Rossa, insomma, specializzato nelle emergenze all’estero. E un altro, quello del Consorzio Emerform, dedito alla formazione del personale e costituito dalla Croce Rossa, dall’ospedale Cannizzaro e dall’Università di Catania. Misteri siciliani di società ed enti collegati alla Croce Rossa e alla Regione che sono ancora operative.
Nel frattempo tutti i dipendenti della Sise si apprestano a diventare dipendenti Sues. Da una società all’altra, ma restano tutti, compresi quelli assunti per chiamata diretta nonostante sia stata certificata l’irregolarità di questo tipo di assunzioni.
D’altronde lo stesso commissario straordinario della Cri Francesco Rocca era stato chiaro: impossibile intervenire adesso per aggiustare il vecchio sistema clientelare. Rocca che probabilmente conosceva bene la Sise: in un documento datato 28 dicembre 2005 avente per oggetto la nomina del nuovo cda l’attuale commissario risulta far parte del collegio dei sindaci della Sise siciliana.
Adesso il futuro del 118 sembra passare per lo scontro tra Croce Rossa e Regione. Sarà infatti direttamente la regione siciliana, attraverso la Sues, a gestire il servizio. Ma Rocca vanta un credito di 80 milioni di euro nei confronti della Regione tra straordinari non pagati e pendenze varie. Soldi che Russo non ha alcuna intenzione di sborsare. A decidere sarà un giudice. La Sues intanto diventerà operativa nelle province di Palermo e Trapani il 5 luglio ed entro il 12 luglio nelle province di Messina, Ragusa e Caltanissetta.
Nel frattempo va avanti il lavoro amministrativo per la definizione di tutte le procedure: la quasi totalità degli autisti soccorritori ha già firmato la transazione con la Sise (solo 40 su poco più di 3.000 si sono rifiutati di firmare). Sono invece 34 le ambulanze già in servizio con il nuovo stemma e i colori della Seus. Tutto si muove, insomma, ma società ed enti misteriosi continuano ad esistere. Perlomeno in Sicilia.

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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