Il 118 a Taranto chiede la scorta
In pochi giorni diverse aggressioni
Per un presunto ritardo nei soccorsi medici e infermieri sono stati malmenati dai parenti del paziente a Paolo VI
TARANTO - Due aggressioni in due giorni al personale del 118 di Taranto costringono la centrale operativa a chiedere la scorta dei carabinieri per gli equipaggi. L’ultimo episodio, violentissimo, si è verificato domenica sera in un appartamento del quartiere Paolo VI dove medico, infermiere e soccorritore sono stati malmenati dai parenti del paziente che erano andati a visitare. Il giorno prima la stessa cosa era successa ad un altro equipaggio da parte di una folla inferocita di venti persone compreso il ferito, un centauro caduto con la moto, che aveva chiesto l’intervento. In entrambi i casi la violenza sarebbe scattata per un presunto ritardo nei soccorsi. Smentisce invece il direttore del 118, Mario Balzanelli, che commenta: «Siamo intervenuti entro i termini, questa è una barbarie, una vergogna nazionale - aggiunge - che mi costringe ad ipotizzare la presenza di una guardia armata a bordo delle ambulanze. Non voglio arrivare a tanto ma in qualche modo devo preservare l’incolumità dei miei team».
Nazareno Dinoi
29 giugno 2010
29 giugno 2010
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