Il primo giorno del 112

2000 CHIAMATE
VARESE – Il bilancio della prima giornata di attività del 112, il "numero unico per le emergenze", può dirsi decisamente positivo: quasi duemila le chiamate giunte alla nuovissima e tecnologica centrale operativa.
TUTTI AL 112
Il motivo però è anche tecnico: per ora le chiamate di tutti i numeri di emergenza (come 118, 115 o 113) vengono convogliate qui. "Siamo in fase di passaggio – dice il primario del 118 e responsabile del progetto Guido Garzena – per ora chi chiama quasi non si accorge del cambiamento. Il difficile verrà dopo, quando la gente dovrà abituarsi a chiamare un solo numero, il 112". La sede del 112 è nella stessa centrale operativa del 118: gli operatori del numero unico fronteggiano i colleghi dell'emergenza sanitaria. Chi lavora per il 112 è "laico", cioè non fa parte delle forze dell'ordine. Vengono però da associazioni come Anpas o Sos, quindi con esperienza di emergenza. La fase di start up nella centrale operativa è evidente: tecnici sono presenti a fianco degli operatori, per risolvere i piccoli problemi del sofware operativo che si verificano nell'utilizzo.
DOV'E' IL RISPARMIO DI TEMPO?
Il 112 dovrebbe soprattutto permettere di risparmiare tempo: questo probabilmente avverrà in fase più avanzata del progetto. Per ora, infatti, l'unico vantaggio concreto effettivo è il filtro delle "false" chiamate: non emergenze, scherzi telefonici e quant'altro non vanno più ad intasare le centrali operative di questura o pompieri. La procedura normale, il colloquio tra il chiamante e lo specialista delle varie agenzie resta il centro dell'intervento, con la localizzazione che avviene automaticamente tramite il numero telefonico fisso o il cellulare durante il "filtro" del 112.
IL MAGGIOR VANTAGGIO LO DECIDERA' LA UE
Il 112 è in fase di rodaggio, quindi, e i vantaggi si faranno vedere più avanti. Il vantaggio principale, però, dovrà deciderlo Bruxelles: se l'esperimento di Varese non bastasse come prova della "buona volontà" dell'Italia, dovremo sborsare 40 mila euro per ogni giorno di ritardo, che parte dal 15 gennaio 2009. Il 112, infatti, avrebbe dovuto partire ufficialmente nel 1996 per evitare al nostro Paese di incappare nei lacci della legge europea che lo ha istituito a livello continentale.
Chiara Frangi
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