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Cisl Fp, troppi dirigenti e pochi infermieri e operatori
Roma, 4 mag. (Adnkronos Salute) - «Rispetto ai 22 profili delle professioni sanitarie non mediche, a fronte degli oltre 31 mila posti necessari per coprire il fabbisogno stimato dalle Regioni, le università ne hanno messi a bando poco più di 26 mila. Una carenza che si farà sentire soprattutto fra gli infermieri e sulla quale è urgente intervenire». E' l'appello lanciato da Giovanni Faverin, segretario generale della Cisl Fp, oggi a Roma durante il convegno "Riqualificazione della sanità e diritto alla salute: l'azione della Cisl".
«Il nostro Paese ha il più basso rapporto tra infermieri e popolazione d'Europa - ha aggiunto Faverin - e mancano figure di assistenza e di cura. In parte è colpa della disonesta incapacità del potere universitario e delle lobby delle Regioni di costruire figure di presa in carico dei cittadini. Il Ssn conta un dirigente ogni 5 dipendenti, poiché ormai tutti i medici sono dirigenti, mentre rispetto al fabbisogno ci sono ogni anno 6 mila infermieri in meno. I giovani vorrebbero intraprendere questa professione, ma a fronte di un posto disponibile all'università, ci sono due domande e mezzo». Altro punto di svantaggio tutto italiano, secondo la Cisl Fp, «la mancanza di operatori socio-sanitari da utilizzare nella disabilità, nel sociale, nelle case di riposo, nelle famiglie e negli ospedali per sostituire turni scoperti dagli infermieri. In altri Paesi sono molto diffusi, mentre da noi se ne contano solo 70 mila, mentre ne servirebbero circa 300 mila. E si tratta di figure che, per la formazione, necessitano di un solo anno di corso, che potrebbe essere utilizzato per soddisfare la domanda di lavoro e la riqualificazione di disoccupati».
«Il nostro Paese ha il più basso rapporto tra infermieri e popolazione d'Europa - ha aggiunto Faverin - e mancano figure di assistenza e di cura. In parte è colpa della disonesta incapacità del potere universitario e delle lobby delle Regioni di costruire figure di presa in carico dei cittadini. Il Ssn conta un dirigente ogni 5 dipendenti, poiché ormai tutti i medici sono dirigenti, mentre rispetto al fabbisogno ci sono ogni anno 6 mila infermieri in meno. I giovani vorrebbero intraprendere questa professione, ma a fronte di un posto disponibile all'università, ci sono due domande e mezzo». Altro punto di svantaggio tutto italiano, secondo la Cisl Fp, «la mancanza di operatori socio-sanitari da utilizzare nella disabilità, nel sociale, nelle case di riposo, nelle famiglie e negli ospedali per sostituire turni scoperti dagli infermieri. In altri Paesi sono molto diffusi, mentre da noi se ne contano solo 70 mila, mentre ne servirebbero circa 300 mila. E si tratta di figure che, per la formazione, necessitano di un solo anno di corso, che potrebbe essere utilizzato per soddisfare la domanda di lavoro e la riqualificazione di disoccupati».
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