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Servizio 118. Solo tre le postazioni medicalizzate per la provincia.
Un incontro con la direzione generale dell'Asp 9 di Trapani è stato chiesto dal presidente della Commissione continuità assistenziale ed emergenza sanitaria dell'Ordine dei medici, Alberto Albertini, «al fine di elaborare proposte per rendere più efficiente il servizio sanitario di emergenza in provincia».
«Il numero di tre postazioni medicalizzate del "118" dislocate tra Trapani, Marsala e Castelvetrano, previste dal decreto regionale, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana del 16 aprile scorso, è nettamente inferiore alle esigenze del territorio trapanese», afferma Albertini. La scelta dell'assessore alla Sanità, Massimo Russo, viene definita «estremamente penalizzante per far fronte all'emergenza nell'intero territorio trapanese».
Una scelta che «appare ancora più incomprensibile se si pensa che precedentemente l'Asl 9 aveva indicato per il territorio il numero di dieci postazioni medicalizzate per le quali, tra l'altro, era stato formato il personale in servizio nelle guardie mediche, in realtà mai assunto».
E, naturalmente, le esigenze non sono variate. A diminuire sono soltanto le postazioni. Per Albertini, è, inoltre, «estremamente penalizzante che il territorio della provincia di Trapani faccia parte del bacino di utenza Trapani-Palermo con evidente sbilanciamento delle risorse a favore del territorio palermitano».
«Il numero di tre postazioni medicalizzate del "118" dislocate tra Trapani, Marsala e Castelvetrano, previste dal decreto regionale, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana del 16 aprile scorso, è nettamente inferiore alle esigenze del territorio trapanese», afferma Albertini. La scelta dell'assessore alla Sanità, Massimo Russo, viene definita «estremamente penalizzante per far fronte all'emergenza nell'intero territorio trapanese».
Una scelta che «appare ancora più incomprensibile se si pensa che precedentemente l'Asl 9 aveva indicato per il territorio il numero di dieci postazioni medicalizzate per le quali, tra l'altro, era stato formato il personale in servizio nelle guardie mediche, in realtà mai assunto».
E, naturalmente, le esigenze non sono variate. A diminuire sono soltanto le postazioni. Per Albertini, è, inoltre, «estremamente penalizzante che il territorio della provincia di Trapani faccia parte del bacino di utenza Trapani-Palermo con evidente sbilanciamento delle risorse a favore del territorio palermitano».
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