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Lo scandalo. La bufera si abbatte su una delle case di cura più rinomate della città. Gravi danni all'erario.
Un falso medico alla clinica Noto esercitava senza essere laureato
L'assessorato alla Sanità potrebbe revocare la convenzione con la Regione siciliana.
Falsi specialisti smascherati dai carabinieri. Si tratta di un medico e di un dentista, entrambi non abilitati alla professione. Nel primo caso, P.S, 47enne palermitano, non aveva conseguito la laurea, ma esercitava ugualmente lattività di medico ricoprendo anche il ruolo di dirigente dellunità funzionale della struttura presso cui lavorava, la rinomata clinica Pasqualino Noto di via Dante.
LA DENUNCIA dei carabinieri è scattata per il falso professionista, il titolare e il direttore sanitario: l'uomo esercitava abusivamente l'attività di medico specialista in medicina interna, nonostante non fosse mai stato iscritto allOrdine professionale. Nel corso delle indagini condotte dai militari, è venuto a galla il meccanismo innescato dal proprietario della casa di cura e il direttore sanitario, che dal 2000 fino ad oggi avrebbero ottenuto indebitamente dall'ex Ausl 6, oggi Asp, rimborsi per ricoveri ospedalieri di medicina interna senza che la struttura fosse in possesso dei requisiti di legge sugli standard funzionali e organizzativi, e fornendo prestazioni con personale non qualificato, provocando un inevitabile danno alle casse dell'erario. Sullo scandalo - che fa finire nell'occhio del ciclone una delle case di cura più rinomate del capoluogo - è intervenuto ieri l'assessorato regionale alla Sanità, che potrebbe adesso decidere di ritirare la convenzione della clinica, che è tra quelle accreditate dalla Regione: è infatti arrivata la diffida alla clinica Noto a eliminare entro cinque giorni la causa della grave non conformità relativa ai requisiti organizzativi necessari per il mantenimento dello status di soggetto accreditato, pena la revoca dell'accreditamento istituzionale.
L'ASP DOVRA' quindi ora acquisire la documentazione sanitaria che riguarda la presenza in servizio e le prestazioni erogate dal finto camice bianco fin dalla data della sua assunzione, per determinare l'entità del danno economico derivante dall'accertata illegittimità. Lo studio odontoiatrico è stato invece scoperto a Ficarazzi - piccolo centro alle porte della città - dove il titolare, un medico, affidava i pazienti alle cure di un semplice odontotecnico, non abilitato agli interventi che invece eseguiva. Anche in questo caso è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica: il provvedimento dei carabinieri è stato eseguito nei confronti del titolare dello studio odontoiatrico e dell'odontotecnico. I militari del Nas hanno inoltre effettuato il sequestro della struttura e di trenta fiale di anestetico per un valore di euro cinquecentomila euro circa. Si tratta soltanto degli ultimi risultati ottenuti dai carabinieri del Nas, che nel giro di un anno hanno scoperto altri quattro falsi professionisti nell'ambito delle indagini che mirano a smascherare gli abusivi. In queste circostanze, dal 2009 ad oggi sono state sequestrate strutture per un valore complessivo di quasi due milioni di euro. Obiettivo: la tutela della salute degli ignari pazienti.
LA DENUNCIA dei carabinieri è scattata per il falso professionista, il titolare e il direttore sanitario: l'uomo esercitava abusivamente l'attività di medico specialista in medicina interna, nonostante non fosse mai stato iscritto allOrdine professionale. Nel corso delle indagini condotte dai militari, è venuto a galla il meccanismo innescato dal proprietario della casa di cura e il direttore sanitario, che dal 2000 fino ad oggi avrebbero ottenuto indebitamente dall'ex Ausl 6, oggi Asp, rimborsi per ricoveri ospedalieri di medicina interna senza che la struttura fosse in possesso dei requisiti di legge sugli standard funzionali e organizzativi, e fornendo prestazioni con personale non qualificato, provocando un inevitabile danno alle casse dell'erario. Sullo scandalo - che fa finire nell'occhio del ciclone una delle case di cura più rinomate del capoluogo - è intervenuto ieri l'assessorato regionale alla Sanità, che potrebbe adesso decidere di ritirare la convenzione della clinica, che è tra quelle accreditate dalla Regione: è infatti arrivata la diffida alla clinica Noto a eliminare entro cinque giorni la causa della grave non conformità relativa ai requisiti organizzativi necessari per il mantenimento dello status di soggetto accreditato, pena la revoca dell'accreditamento istituzionale.
L'ASP DOVRA' quindi ora acquisire la documentazione sanitaria che riguarda la presenza in servizio e le prestazioni erogate dal finto camice bianco fin dalla data della sua assunzione, per determinare l'entità del danno economico derivante dall'accertata illegittimità. Lo studio odontoiatrico è stato invece scoperto a Ficarazzi - piccolo centro alle porte della città - dove il titolare, un medico, affidava i pazienti alle cure di un semplice odontotecnico, non abilitato agli interventi che invece eseguiva. Anche in questo caso è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica: il provvedimento dei carabinieri è stato eseguito nei confronti del titolare dello studio odontoiatrico e dell'odontotecnico. I militari del Nas hanno inoltre effettuato il sequestro della struttura e di trenta fiale di anestetico per un valore di euro cinquecentomila euro circa. Si tratta soltanto degli ultimi risultati ottenuti dai carabinieri del Nas, che nel giro di un anno hanno scoperto altri quattro falsi professionisti nell'ambito delle indagini che mirano a smascherare gli abusivi. In queste circostanze, dal 2009 ad oggi sono state sequestrate strutture per un valore complessivo di quasi due milioni di euro. Obiettivo: la tutela della salute degli ignari pazienti.
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