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Un decreto dell'assessore alla salute Russo riorganizza le attività rivolte al cittadino.
Servizi sanitari territoriali: al via Pta, Cup e day-service
Il sistema dovrà garantire le prestazioni in materia di cure primarie. Il nuovo modello organizzativo è previsto dall'articolo 12 della legge di riforma.
PALERMO - La riforma del Servizio sanitario regionale entra sempre più nel vivo, con l'entrata in vigore della nuova riorganizzazione delle attività territoriali nell'Isola. È infatti esecutivo, il decreto (pubblicato nell Gazzetta ufficiale regionale del 4 aprile scorso) a firma dell'assessore regionale alla Salute, Massimo Russo, che dispone l'istituzione dei Pta (Presidi territoriali di assistenza), strettamente collegati al Cup (centro unico di prenotazione), alla gestione integrata e al servizio day-service.
Il nuovo assetto sanitario nel territorio, è in ottemperanza di quanto previsto dal comma otto dell'articolo 12 della legge che riorganizza l'intero Servizio sanitario regionale (legge regionale n. 5 del 14 aprile 2009).
Già, il 3 febbraio scorso, presso la VI commissione (Servizi sociali e Sanitari) dell'Ars, Russo, aveva illustrato i contenuti della nuova organizzazione.
Come cambierà il Servizio sanitario per l'utente in Sicilia?
Il Pta, avrà diverse configurazioni territoriali a seconda della sua allocazione (cittadina o periferica), e si caratterizzerà come punto unico di accesso per le cure territoriali, con all'interno il centro unico prenotazioni (Cup provinciale, collegato a quello regionale) e come punto di accesso alle cure domiciliari: prévisto inoltre uno sportello dedicato al "paziente fragile" (diabete, scompenso cardiaco con disabilià), con l'obiettivo di attivare circuiti assistenziali privilegiati in base alle diverse esigenze. Nei Pta cittadini di maggiori dimensioni, sarà collocato un "punto di primo intervento", il cui scopo sarà quella di poter governare urgenze di basso o medio livello, evitando di intasare i pronto soccorso per problemi minori.
Sui Presidi territoriali di assistenza periferici, più lontani dai grossi presidi ospedalieri, potrà essere disposto un Pte (punto territoriale di emergenza), con apertura h24, collegato alla rete di emergenza urgenza 118. Tutte queste attività, saranno strettamente collegate alla rete dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta, dei medici della guardiamedica.
Il nuovo assetto sanitario nel territorio, è in ottemperanza di quanto previsto dal comma otto dell'articolo 12 della legge che riorganizza l'intero Servizio sanitario regionale (legge regionale n. 5 del 14 aprile 2009).
Già, il 3 febbraio scorso, presso la VI commissione (Servizi sociali e Sanitari) dell'Ars, Russo, aveva illustrato i contenuti della nuova organizzazione.
Come cambierà il Servizio sanitario per l'utente in Sicilia?
Il Pta, avrà diverse configurazioni territoriali a seconda della sua allocazione (cittadina o periferica), e si caratterizzerà come punto unico di accesso per le cure territoriali, con all'interno il centro unico prenotazioni (Cup provinciale, collegato a quello regionale) e come punto di accesso alle cure domiciliari: prévisto inoltre uno sportello dedicato al "paziente fragile" (diabete, scompenso cardiaco con disabilià), con l'obiettivo di attivare circuiti assistenziali privilegiati in base alle diverse esigenze. Nei Pta cittadini di maggiori dimensioni, sarà collocato un "punto di primo intervento", il cui scopo sarà quella di poter governare urgenze di basso o medio livello, evitando di intasare i pronto soccorso per problemi minori.
Sui Presidi territoriali di assistenza periferici, più lontani dai grossi presidi ospedalieri, potrà essere disposto un Pte (punto territoriale di emergenza), con apertura h24, collegato alla rete di emergenza urgenza 118. Tutte queste attività, saranno strettamente collegate alla rete dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta, dei medici della guardiamedica.
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