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PALERMO. L'assessore regionale promette di estendere la copertura anche in quei presidi che oggi ne sono sprovvisti.
Cure palliative e contro il dolore. Russo: «Sì e in tutta l'Isola»
PALERMO.Uno dei più antichi doveri del medico è quello di lenire le sofferenze del malato, ma solo da poco, in Italia, gli sono state fornite le armi per intervenire adeguatamente sul dolore, grazie all'approvazione della legge sulle cure palliative e la terapia del dolore. Ora, toccherà alle regioni metterla in pratica nei contenuti. E l'assessore alla Salute della Regione Siciliana, Massimo Russo, si dimostra molto sensibile al fatto che non soffrire è un diritto di tutti i cittadini e al III congresso regionale della Società Italiana di cure Palliative (Sicp), che si è concluso ieri a Palermo, ha espresso la volontà di fornire una copertura di cure palliative e terapia del dolore a tutto il territorio isolano. E tra i programmi dell'assessorato, oltre ai 7 hospice già funzionanti (Palermo (2), Catania, Messina, Ragusa, Siracusa, Salemi), c'è la realizzazione di altri hospice e di 5 reti domiciliari (Palermo, Catania, Trapani, Messina e Ragusa).
Attualmente, in Sicilia, è stata realizzata sola la metà dei posti letto previsti per gli hospice e solo un quarto della popolazione ricele cure adeguate. Il dottore Giorgio Trizzino, presidente del congresso, insieme al dottore Sebastiano Mercadante, ha proposto l'attivazione di un tavolo tecnico per definire il modello organizzativo regionale di questp tipo di terapie.
Nel Paese, ogni anno, si registrano 250.000 malati terminali (160 mila oncologici e 90 mila affetti da altre patologie) che avrebbero diritto a cure di fine vita in strutture dedicate come gli hospice o a domicilio. Purtroppo, solo il 40 per cento dei malati oncologici e meno dell'1 per cento dei non oncologici, ha accesso ad un programma di cure palliative. Al congresso regionale Sicp, un'intera sessione è stata dedicata al dolore episodico intenso, un picco di dolore di elevata violenza che insorge all'improvviso in molti malati oncologici. «Da qualche mese, per questi episodi dolorosi, è disponibile una terapia, il cui principio attivo è fentanyl citrato, ad azione rapida. Basta applicarlo tra guancia e gengiva», spiega Sebastiano Mercadante, direttore dell'unità di terapia del dolore e cure palliative del dipartimento oncologico della casa di cura "La Maddalena" di Palermo.
Attualmente, in Sicilia, è stata realizzata sola la metà dei posti letto previsti per gli hospice e solo un quarto della popolazione ricele cure adeguate. Il dottore Giorgio Trizzino, presidente del congresso, insieme al dottore Sebastiano Mercadante, ha proposto l'attivazione di un tavolo tecnico per definire il modello organizzativo regionale di questp tipo di terapie.
Nel Paese, ogni anno, si registrano 250.000 malati terminali (160 mila oncologici e 90 mila affetti da altre patologie) che avrebbero diritto a cure di fine vita in strutture dedicate come gli hospice o a domicilio. Purtroppo, solo il 40 per cento dei malati oncologici e meno dell'1 per cento dei non oncologici, ha accesso ad un programma di cure palliative. Al congresso regionale Sicp, un'intera sessione è stata dedicata al dolore episodico intenso, un picco di dolore di elevata violenza che insorge all'improvviso in molti malati oncologici. «Da qualche mese, per questi episodi dolorosi, è disponibile una terapia, il cui principio attivo è fentanyl citrato, ad azione rapida. Basta applicarlo tra guancia e gengiva», spiega Sebastiano Mercadante, direttore dell'unità di terapia del dolore e cure palliative del dipartimento oncologico della casa di cura "La Maddalena" di Palermo.
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