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I salari a 5 anni dalla laurea.
Medici a 2.000 euro gli insegnanti a mille ultimi gli avvocati
ROMA. Dopo 5 anni dalla laurea lo stipendio medio di un giovane italiano è di circa 1.328 euro al mese, ma con differenze sostanziali secondo le professioni. Un medico porta a casa oltre duemila euro, un ingegnere si attesta a 1.620, mentre agli antipodi si trovano insegnanti (1.112 euro), psicologi (1.038) ed educatori (1.035 euro) con la sorpresa di chi svolge un’attività legale: i giovani avvocati, infatti, non raggiungono i mille euro, arrivando a una media di 962 euro. È quanto emerge dal nuovo Rapporto Almalaurea sulla condizione occupazionale dei laureati italiani presentato ierii nella sede della Crui.
Anche analizzando i dati raggruppati per settore economico o per mansioni svolte, l’ambito medicofarmaceutico (1.719 euro) si conferma quello che registra la media più alta di retribuzione passati 5 anni dal conseguimento della laurea. Le attività strettamente collegate con la laurea in ingegneria consentono stipendi di 1.600 euro e oltre (come la metalmeccanica, la meccanica di precisione o la chimica) mentre chi lavora nel settore del credito e delle assicurazioni arriva a 1.513 euro di media.
Subito dopo un’altra sorpresa: chi riesce ad entrare nella pubblica amministrazione, nella quale sono comprese anche le forze armate, guadagna 1.476 euro di media, collocandosi in una fascia alta di retribuzione, quasi il doppio di chi si occupa, ad esempio, di servizi sociali (989 euro al mese). Un altro dato sfata il mito del lavoro indipendente: la differenza di stipendio tra un consulente e un addetto allo sportello è soltanto di 10 euro al mese, 1.323 contro 1.313.
Anche analizzando i dati raggruppati per settore economico o per mansioni svolte, l’ambito medicofarmaceutico (1.719 euro) si conferma quello che registra la media più alta di retribuzione passati 5 anni dal conseguimento della laurea. Le attività strettamente collegate con la laurea in ingegneria consentono stipendi di 1.600 euro e oltre (come la metalmeccanica, la meccanica di precisione o la chimica) mentre chi lavora nel settore del credito e delle assicurazioni arriva a 1.513 euro di media.
Subito dopo un’altra sorpresa: chi riesce ad entrare nella pubblica amministrazione, nella quale sono comprese anche le forze armate, guadagna 1.476 euro di media, collocandosi in una fascia alta di retribuzione, quasi il doppio di chi si occupa, ad esempio, di servizi sociali (989 euro al mese). Un altro dato sfata il mito del lavoro indipendente: la differenza di stipendio tra un consulente e un addetto allo sportello è soltanto di 10 euro al mese, 1.323 contro 1.313.
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