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Il commissario Rocca mette in liquidazione la Sise e incarica Franco Paparella di recuperare i crediti.
Il buco nero senza fine del 118 ora la Croce rossa sfida la Regione
Mandato a un legale per incassare 80 milioni.
LA CROCE rossa nomina un legale, si tratta di Franco Paparella già commissario della nuova Alitalia, per recuperare il credito da 80 milioni di euro vantato nei confronti dell'assessorato regionale alla Sanità. Un credito che pende sui conti di piazza Ottavio Ziino, mettendo a rischio il piano di rientro. «Non abbiamo altra scelta, sia noi che l'assessore Massimo Russo ci siamo trovati sulle spalle questo contenzioso, ma dobbiamo risolverlo subito, non posso permettere che alla fine a essere penalizzato sia solo il bilancio della Cri», dice il commissario nazionale della Croce rossa, Francesco Rocca.
Dopo mesi d'incontri, rimane ancora irrisolto il contenzioso tra Regione e Sise sugli 80 milioni di euro, in gran parte straordinari fatti dai 3.200 soccorritori e mai pagati perché non rientravano nella convenzione.
L'assessore Russo non ha riconosciuto i crediti e quindi a oggi la Regione non ha versato un solo euro in più rispetto a quanto previsto. Nel frattempo però alcuni soccorritori hanno ottenuto già sentenze da parte del giudice lavoro che obbligano la Sise a pagare gli straordinari pregressi.
Al momento sono naufragati i tentativi di trovare una mediazione. Il tempo però stringe: il primo aprile dovrebbe diventare operativa la nuova società regionale, la Sues, che dovrebbe prendere in carico il personale e trovare un accordo economico per poter utilizzare alcune strutture della Cri, come i ponti radio. Lunedì è previsto un incontro tra l'assessore Russo e i sindacati per firmare un accordo sui nuovi contratti del personale. Ma tutto rischia di naufragare comunque se non sarà risolto il contenzioso sui crediti vantato dalla Sise, mentre sembra a buon punto la trattativa per l'utilizzo dei ponti radio. La Cri non sembra comunque intenzionata a fare alcun passo indietro sul contenzioso economico. Tanto che ieri Rocca ha nominato il noto legale Paparella, già commissario della Cai, la nuova Alitalia. A Paparella è stato dato il mandato di recuperare il credito in qualsiasi modo, con le vie bonarie, attraverso una transazione, oppure per le vie legali attraverso il giudice del lavoro: «Mi pare evidente che se ognuno rimane fermo sulle sue posizioni, dovrà esssere un giudice a stabilire chi ha ragione», dice Rocca.
Ieri, il commissario della Cri ha inoltre deliberato la messa in liquidazione della la società in house che fino a oggi ha gestito il 118 nell'Isola. I liquidatori sono stati autorizzati «a proseguire l'attività della Sise fino al completamento del passaggio del servizio 118 alla Seus», la nuova società consortile partecipata al 51 per cento dalla Regione e per la restante parte dalle 17 aziende sanitarie siciliane. Tra i compiti dei liquidatori ci sarà quello di dare garanzia ai debitori della Sise, cioè proprio ai lavoratori che negli anni hanno accumulato straordinari, mai pagati, per almeno 50 milioni euro. Da piazza Ottavio Ziino si dicono comunque fiduciosi sulla risoluzione «a breve» del contenzioso, e definiscono «solo una formalità» la nomina del legale da parte della Cri per recuperare il credito.
Dopo mesi d'incontri, rimane ancora irrisolto il contenzioso tra Regione e Sise sugli 80 milioni di euro, in gran parte straordinari fatti dai 3.200 soccorritori e mai pagati perché non rientravano nella convenzione.
L'assessore Russo non ha riconosciuto i crediti e quindi a oggi la Regione non ha versato un solo euro in più rispetto a quanto previsto. Nel frattempo però alcuni soccorritori hanno ottenuto già sentenze da parte del giudice lavoro che obbligano la Sise a pagare gli straordinari pregressi.
Al momento sono naufragati i tentativi di trovare una mediazione. Il tempo però stringe: il primo aprile dovrebbe diventare operativa la nuova società regionale, la Sues, che dovrebbe prendere in carico il personale e trovare un accordo economico per poter utilizzare alcune strutture della Cri, come i ponti radio. Lunedì è previsto un incontro tra l'assessore Russo e i sindacati per firmare un accordo sui nuovi contratti del personale. Ma tutto rischia di naufragare comunque se non sarà risolto il contenzioso sui crediti vantato dalla Sise, mentre sembra a buon punto la trattativa per l'utilizzo dei ponti radio. La Cri non sembra comunque intenzionata a fare alcun passo indietro sul contenzioso economico. Tanto che ieri Rocca ha nominato il noto legale Paparella, già commissario della Cai, la nuova Alitalia. A Paparella è stato dato il mandato di recuperare il credito in qualsiasi modo, con le vie bonarie, attraverso una transazione, oppure per le vie legali attraverso il giudice del lavoro: «Mi pare evidente che se ognuno rimane fermo sulle sue posizioni, dovrà esssere un giudice a stabilire chi ha ragione», dice Rocca.
Ieri, il commissario della Cri ha inoltre deliberato la messa in liquidazione della la società in house che fino a oggi ha gestito il 118 nell'Isola. I liquidatori sono stati autorizzati «a proseguire l'attività della Sise fino al completamento del passaggio del servizio 118 alla Seus», la nuova società consortile partecipata al 51 per cento dalla Regione e per la restante parte dalle 17 aziende sanitarie siciliane. Tra i compiti dei liquidatori ci sarà quello di dare garanzia ai debitori della Sise, cioè proprio ai lavoratori che negli anni hanno accumulato straordinari, mai pagati, per almeno 50 milioni euro. Da piazza Ottavio Ziino si dicono comunque fiduciosi sulla risoluzione «a breve» del contenzioso, e definiscono «solo una formalità» la nomina del legale da parte della Cri per recuperare il credito.
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