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Sanità. La Regione e i sindacati d'accordo sul trasferimento dalla vecchia alla nuova società.
«118», intesa sul passaggio del personale alla Seus
ROMA. L'assessore Massimo Russo e i sindacati hanno raggiunto ieri una prima intesa sul passaggio di tutti i dipendenti della Sise alla Seus. I 3.300 autisti soccorritori della società della Croce Rossa che gestisce oggi il 118 saranno convocati in date già stabilite per firmare la riassunzione nella nuova società nata fra Asp e Regione. I primi saranno i dipendenti nisseni, il 6 aprile. Il 19 aprile toccherà a quelli di Trapani, il 26 ai ragusani. Il 3 maggio verranno convocatii dipendenti di Siracusa ed Enna, il 10 sarà la volta dei catanesi, il 17 dei messinesi e il 24 maggio si chiuderà con il personale di Palermo.
A quel punto, a giugno, dovrebbe entrare in servizio la Seus e la Sise uscirebbe di scena. Condizionale d'obbligo visti i ritardi che hanno caratterizzato l'operazione (si doveva partire l'1 aprile) e che hanno costretto ieri l'assessore Massimo Russo a mettere sul tavolo una proroga di altri due mesi del servizio da parte della Sise, per evitare il blocco delle ambulanze: come aveva prospettato il commissario nazionale della Croce Rossa, Francesco Rocca. La proroga non è stata ancora accettata da Sise e Croce Rossa. Anche perchè i rapporti fra queste due realtà e la Regione restano tesi: la Cri e la Sise rivendicano un credito verso la Regione che sarebbe già salito a 100 milioni. E non è un caso, come ha rilevato Michele Salamone del Fials-118, che nè Cri nè Sise ieri si siano sedute al tavolo.
A quel punto, a giugno, dovrebbe entrare in servizio la Seus e la Sise uscirebbe di scena. Condizionale d'obbligo visti i ritardi che hanno caratterizzato l'operazione (si doveva partire l'1 aprile) e che hanno costretto ieri l'assessore Massimo Russo a mettere sul tavolo una proroga di altri due mesi del servizio da parte della Sise, per evitare il blocco delle ambulanze: come aveva prospettato il commissario nazionale della Croce Rossa, Francesco Rocca. La proroga non è stata ancora accettata da Sise e Croce Rossa. Anche perchè i rapporti fra queste due realtà e la Regione restano tesi: la Cri e la Sise rivendicano un credito verso la Regione che sarebbe già salito a 100 milioni. E non è un caso, come ha rilevato Michele Salamone del Fials-118, che nè Cri nè Sise ieri si siano sedute al tavolo.
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