Comunicato Ugl
In merito alla Circolare pubblicata sul sito www.sisespa.it e richiedente la compilazione di un modulo di attestazione titolo di studio da parte del personale dipendente del servizio 118 interviene Vincenzo Ginnastica, Segretario regionale Ugl Sanità Sicilia –– il quale manifesta il proprio stupore rispetto ad un atteggiamento incomprensibile dei vertici SISE – Ridolfi e Cappelletti, in quanto non è stata materia oggetto di accordo sindacale la richiesta avanzata da SISE ai lavoratori autisti-soccorritori ed al person ale amministrativo del Servizio Emergenza 118 di compilazione di una dichiarazione di possesso di titolo di studio.
La Società SISE – continua Ginnastica - si giustifica facendo riferimento ad una riorganizzazione del personale attraverso una mappatura delle competenze presenti all’interno della società per soddisfare potenziali fabbisogni dell’azienda ed allo scopo di massimizzare opportunità di re-impiego, ma la stessa è stata posta in liquidazione. A quale gioco si sta prestando SISE? - continua Giuseppe Messina Responsabile regionale Ufficio Aree di Crisi di Ugl Sicilia – da un lato scompare ma dall’altro pressa sui lavoratori, ritardando il pagamento delle spettanze di marzo e denunciando scandalose collusioni tra SISE e politica per alzare un polver one e per scardinare la pace sociale raggiunta dall’assessorato regionale salute con le OO.SS. firmatarie dell’accordo relativo al trasferimento di tutti i 3317 lavoratori da SISE in SEUS? Non ci piace questo gioco al massacro precisa Messina, gli 80 milioni di euro di debiti accumulati da SISE non possono calare come una scure sui lavoratori che si sono già sottoposti a diversi sacrifici, continuando a garantire un servizio pubblico di estremo interesse per la salute dei cittadini,. Ci chiediamo quale vigilanza ha attivato la Croce Rossa Italiana negli ultimi anni per scongiurare il buco da 80 milioni di euro? Ci auguriamo, conclude Messina, che l’assessorato regionale alla salute faccia chiarezza sui contenuti finanziari del rapporto con SISE, augurandosi che la Croce Rossa Italiana faccia fino in fondo la propria parte per venire a capo della querelle e chiudere definitivamente con un passato gestionale inefficiente, restituendo serenità e certezza ai lavoratori.
Palermo, 29 marzo 2010
In merito alla Circolare pubblicata sul sito www.sisespa.it e richiedente la compilazione di un modulo di attestazione titolo di studio da parte del personale dipendente del servizio 118 interviene Vincenzo Ginnastica, Segretario regionale Ugl Sanità Sicilia –– il quale manifesta il proprio stupore rispetto ad un atteggiamento incomprensibile dei vertici SISE – Ridolfi e Cappelletti, in quanto non è stata materia oggetto di accordo sindacale la richiesta avanzata da SISE ai lavoratori autisti-soccorritori ed al person ale amministrativo del Servizio Emergenza 118 di compilazione di una dichiarazione di possesso di titolo di studio.
La Società SISE – continua Ginnastica - si giustifica facendo riferimento ad una riorganizzazione del personale attraverso una mappatura delle competenze presenti all’interno della società per soddisfare potenziali fabbisogni dell’azienda ed allo scopo di massimizzare opportunità di re-impiego, ma la stessa è stata posta in liquidazione. A quale gioco si sta prestando SISE? - continua Giuseppe Messina Responsabile regionale Ufficio Aree di Crisi di Ugl Sicilia – da un lato scompare ma dall’altro pressa sui lavoratori, ritardando il pagamento delle spettanze di marzo e denunciando scandalose collusioni tra SISE e politica per alzare un polver one e per scardinare la pace sociale raggiunta dall’assessorato regionale salute con le OO.SS. firmatarie dell’accordo relativo al trasferimento di tutti i 3317 lavoratori da SISE in SEUS? Non ci piace questo gioco al massacro precisa Messina, gli 80 milioni di euro di debiti accumulati da SISE non possono calare come una scure sui lavoratori che si sono già sottoposti a diversi sacrifici, continuando a garantire un servizio pubblico di estremo interesse per la salute dei cittadini,. Ci chiediamo quale vigilanza ha attivato la Croce Rossa Italiana negli ultimi anni per scongiurare il buco da 80 milioni di euro? Ci auguriamo, conclude Messina, che l’assessorato regionale alla salute faccia chiarezza sui contenuti finanziari del rapporto con SISE, augurandosi che la Croce Rossa Italiana faccia fino in fondo la propria parte per venire a capo della querelle e chiudere definitivamente con un passato gestionale inefficiente, restituendo serenità e certezza ai lavoratori.
Palermo, 29 marzo 2010
Data notizia: 29/03/2010
, a cura di Peppe Painohttp://www.lipari.biz/notizia.asp?idnews=9328
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