il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

mercoledì 6 gennaio 2010

Vaccino. Nessuna lobby, ma la puzza di truffa non svanisce. Quanto ci è costata l'influenza A.


Il Riformista - 05.01.2010
Ed. del 05.01.2010 - pag. 16
n.d.

Gli imbroglioni "alla vaccinara"
Caro direttore, il tuo giornale mi accusa di atteggiamenti antiscientifici perché ho ripetutamente criticato l'allarmismo che ha portato tutti i Paesi occidentali all'acquisto di ingenti dosi di vaccino contro la nuova influenza rimasti poi ampiamente inutilizzati. Difendo il mio punto di vista e sono convinto che dietro le campagne allarmistiche vi siano regie internazionali tese ad assicurare profitti a chi vende e produce questi vaccini. Mi chiedo e ti chiedo, perché i vaccini non sono stati utilizzati?
Prendiamo per buono il fatto che in Italia non siano state 35mila come ha scritto Il Messaggero, ma 812.559 le persone vaccinate. Ma da noi sono state acquistate decine di milioni di dosi di vaccino e bisognava immunizzare solo il 40 per cento della popolazione. Che dire poi della Francia che ha comprato 94 milioni di dosi avendo 65 milioni di abitanti? La Germania ha 50 milioni di vaccini che sta tentando di smerciare alla Moldavia, alla Macedonia, all'Albania, al Kosovo, alla Mongolia e alle Maldive. Le simpatiche isole asiatiche hanno problemi, come Venezia, di acqua alta, non certo di pandemia. Non si capisce perché dovrebbero acquistare vaccini per porre riparo ai buchi di bilancio di Berlino. Leggiamo che 300mila vaccini sono stati venduti al Qatar, 2 milioni all'Egitto, mentre si tratta con Messico, Bulgaria, Romania e Ucraina. C'è una sorta di colonialismo dei vaccini con l'obiettivo di recuperare qui e là i soldi buttati in Occidente. Bisogna sventare la truffa nei confronti dei Paesi dell'Est e del Terzo mondo ai quali si vuol sbolognare questa merce.
La verità è nei fatti. I vaccini non sono stati utilizzati. La pandemia non ha avuto conseguenze devastanti. La mortalità collegata al virus ha avuto indici statistici molto più bassi che negli anni precedenti. Mi danno ragione molti e mi ha confortato leggere un commento sulle colonne dell'Avvenire: "Tornano sempre meno i conti della febbre A".
Non credo che esista una lobby massonico-vaccinale, come dice il titolo dell'articolo del Riformista. Forse ci sono degli imbroglioni "alla vaccinara" che girano per il mondo. Ricordo il precedente dell'epidemia aviaria. Per giorni e giorni i telegiornali italiani ci illustrarono i pericoli del virus che scendeva dal cielo. Appena furono acquistati anche in quella occasione ingenti quantità di vaccini, l'argomento scomparve dai tg e non si è saputo più nulla dei volatili che dovevano portare la morte nelle nostre case. Credo, al di là delle battute, che ci sia uno scandalo grande come una casa che meriterebbe un'attenzione planetaria.
Che dire della signora Margaret Chan, esponente di punta dell'Organizzazione mondiale della sanità, la quale invita a non abbassare la guardia ma confessa di non essersi vaccinata? Come non si sono vaccinati nel nostro Paese e altrove la stragrande maggioranza dei medici. Credo che l'Oms abbia perso un'altra occasione per dimostrare la sua utilità. So che l'obiezione è molto facile: cosa accadrà se non acquisteremo i vaccini quando arriverà una epidemia pericolosa? Chi si assumerà questa responsabilità? Il principio di precauzione mi è ben presente.
Mi auguro che epidemie di questo tipo non ce ne siano mai e sono certo che nei prossimi anni continueremo a comprare vaccini e probabilmente a non utilizzarli. Forse si fa male a non immunizzare la popolazione. Ma mentre noi ci scambiamo questi scritti, c'è chi conta miliardi e miliardi di euro di profitti accumulati senza alcuna reale giustificazione. E chi si comporta in questo modo speculando sulle disgrazie o peggio ancora sul preannuncio di disgrazie resta per me un autentico pescecane.
MAURIZIO GASPARRI

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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