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Gli imbroglioni "alla vaccinara"
Caro direttore, il tuo giornale mi accusa di atteggiamenti antiscientifici perché ho ripetutamente criticato l'allarmismo che ha portato tutti i Paesi occidentali all'acquisto di ingenti dosi di vaccino contro la nuova influenza rimasti poi ampiamente inutilizzati. Difendo il mio punto di vista e sono convinto che dietro le campagne allarmistiche vi siano regie internazionali tese ad assicurare profitti a chi vende e produce questi vaccini. Mi chiedo e ti chiedo, perché i vaccini non sono stati utilizzati?
Prendiamo per buono il fatto che in Italia non siano state 35mila come ha scritto Il Messaggero, ma 812.559 le persone vaccinate. Ma da noi sono state acquistate decine di milioni di dosi di vaccino e bisognava immunizzare solo il 40 per cento della popolazione. Che dire poi della Francia che ha comprato 94 milioni di dosi avendo 65 milioni di abitanti? La Germania ha 50 milioni di vaccini che sta tentando di smerciare alla Moldavia, alla Macedonia, all'Albania, al Kosovo, alla Mongolia e alle Maldive. Le simpatiche isole asiatiche hanno problemi, come Venezia, di acqua alta, non certo di pandemia. Non si capisce perché dovrebbero acquistare vaccini per porre riparo ai buchi di bilancio di Berlino. Leggiamo che 300mila vaccini sono stati venduti al Qatar, 2 milioni all'Egitto, mentre si tratta con Messico, Bulgaria, Romania e Ucraina. C'è una sorta di colonialismo dei vaccini con l'obiettivo di recuperare qui e là i soldi buttati in Occidente. Bisogna sventare la truffa nei confronti dei Paesi dell'Est e del Terzo mondo ai quali si vuol sbolognare questa merce.
La verità è nei fatti. I vaccini non sono stati utilizzati. La pandemia non ha avuto conseguenze devastanti. La mortalità collegata al virus ha avuto indici statistici molto più bassi che negli anni precedenti. Mi danno ragione molti e mi ha confortato leggere un commento sulle colonne dell'Avvenire: "Tornano sempre meno i conti della febbre A".
Non credo che esista una lobby massonico-vaccinale, come dice il titolo dell'articolo del Riformista. Forse ci sono degli imbroglioni "alla vaccinara" che girano per il mondo. Ricordo il precedente dell'epidemia aviaria. Per giorni e giorni i telegiornali italiani ci illustrarono i pericoli del virus che scendeva dal cielo. Appena furono acquistati anche in quella occasione ingenti quantità di vaccini, l'argomento scomparve dai tg e non si è saputo più nulla dei volatili che dovevano portare la morte nelle nostre case. Credo, al di là delle battute, che ci sia uno scandalo grande come una casa che meriterebbe un'attenzione planetaria.
Che dire della signora Margaret Chan, esponente di punta dell'Organizzazione mondiale della sanità, la quale invita a non abbassare la guardia ma confessa di non essersi vaccinata? Come non si sono vaccinati nel nostro Paese e altrove la stragrande maggioranza dei medici. Credo che l'Oms abbia perso un'altra occasione per dimostrare la sua utilità. So che l'obiezione è molto facile: cosa accadrà se non acquisteremo i vaccini quando arriverà una epidemia pericolosa? Chi si assumerà questa responsabilità? Il principio di precauzione mi è ben presente.
Mi auguro che epidemie di questo tipo non ce ne siano mai e sono certo che nei prossimi anni continueremo a comprare vaccini e probabilmente a non utilizzarli. Forse si fa male a non immunizzare la popolazione. Ma mentre noi ci scambiamo questi scritti, c'è chi conta miliardi e miliardi di euro di profitti accumulati senza alcuna reale giustificazione. E chi si comporta in questo modo speculando sulle disgrazie o peggio ancora sul preannuncio di disgrazie resta per me un autentico pescecane.
MAURIZIO GASPARRI
Prendiamo per buono il fatto che in Italia non siano state 35mila come ha scritto Il Messaggero, ma 812.559 le persone vaccinate. Ma da noi sono state acquistate decine di milioni di dosi di vaccino e bisognava immunizzare solo il 40 per cento della popolazione. Che dire poi della Francia che ha comprato 94 milioni di dosi avendo 65 milioni di abitanti? La Germania ha 50 milioni di vaccini che sta tentando di smerciare alla Moldavia, alla Macedonia, all'Albania, al Kosovo, alla Mongolia e alle Maldive. Le simpatiche isole asiatiche hanno problemi, come Venezia, di acqua alta, non certo di pandemia. Non si capisce perché dovrebbero acquistare vaccini per porre riparo ai buchi di bilancio di Berlino. Leggiamo che 300mila vaccini sono stati venduti al Qatar, 2 milioni all'Egitto, mentre si tratta con Messico, Bulgaria, Romania e Ucraina. C'è una sorta di colonialismo dei vaccini con l'obiettivo di recuperare qui e là i soldi buttati in Occidente. Bisogna sventare la truffa nei confronti dei Paesi dell'Est e del Terzo mondo ai quali si vuol sbolognare questa merce.
La verità è nei fatti. I vaccini non sono stati utilizzati. La pandemia non ha avuto conseguenze devastanti. La mortalità collegata al virus ha avuto indici statistici molto più bassi che negli anni precedenti. Mi danno ragione molti e mi ha confortato leggere un commento sulle colonne dell'Avvenire: "Tornano sempre meno i conti della febbre A".
Non credo che esista una lobby massonico-vaccinale, come dice il titolo dell'articolo del Riformista. Forse ci sono degli imbroglioni "alla vaccinara" che girano per il mondo. Ricordo il precedente dell'epidemia aviaria. Per giorni e giorni i telegiornali italiani ci illustrarono i pericoli del virus che scendeva dal cielo. Appena furono acquistati anche in quella occasione ingenti quantità di vaccini, l'argomento scomparve dai tg e non si è saputo più nulla dei volatili che dovevano portare la morte nelle nostre case. Credo, al di là delle battute, che ci sia uno scandalo grande come una casa che meriterebbe un'attenzione planetaria.
Che dire della signora Margaret Chan, esponente di punta dell'Organizzazione mondiale della sanità, la quale invita a non abbassare la guardia ma confessa di non essersi vaccinata? Come non si sono vaccinati nel nostro Paese e altrove la stragrande maggioranza dei medici. Credo che l'Oms abbia perso un'altra occasione per dimostrare la sua utilità. So che l'obiezione è molto facile: cosa accadrà se non acquisteremo i vaccini quando arriverà una epidemia pericolosa? Chi si assumerà questa responsabilità? Il principio di precauzione mi è ben presente.
Mi auguro che epidemie di questo tipo non ce ne siano mai e sono certo che nei prossimi anni continueremo a comprare vaccini e probabilmente a non utilizzarli. Forse si fa male a non immunizzare la popolazione. Ma mentre noi ci scambiamo questi scritti, c'è chi conta miliardi e miliardi di euro di profitti accumulati senza alcuna reale giustificazione. E chi si comporta in questo modo speculando sulle disgrazie o peggio ancora sul preannuncio di disgrazie resta per me un autentico pescecane.
MAURIZIO GASPARRI
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