Il servizio 118 è allo sbando. Lo denuncia Rosita Di Gregorio, della RdB e Rsu, che critica la dirigenza: «Avrebbe dovuto ridare impulso a questo fondamentale servizio pubblico, ma a due anni dal suo insediamento non è stato presentato ancora un piano strategico che ne indichi linee ed indirizzi».
Secondo Di Gregorio «il direttore generale dell’Ares 118 ha pensato bene di investire su una pletora di dirigenti nel totale disprezzo del resto del personale ovvero quello che permette a questo servizio di funzionare, dal territorio alla centrale operativa, al quale questo mese non è stato neanche pagato il dovuto in busta paga». Di Gregorio denuncia anche «l’utilizzo elettorale che si fa di questo servizio» e ricorda «l’ultimo taglio di nastro, al cospetto dei vertici regionali, della nuova centrale operativa di Roma. Come volevasi dimostrare è stato solo uno spot elettorale, a più di un mese la “nuova centrale” non solo non è operativa ma le scrivanie acquistate non consentono l’alloggiamento dei computer come previsto dalla norma, mentre sono inesistenti la mappa digitale unica dove sono localizzate le ambulanze e il sistema satellitare che ne segue gli spostamenti annunciati dal commissario Montino, così come, del resto, non esiste alcun isolamento acustico per la Sala Radio. Ma a pensarci bene questo non è un problema visto che le nuove ambulanze sono tutte sprovviste di radio a bordo e si comunica solo attraverso telefoni cellulari, ovviamente quando c’è campo».
Secondo Di Gregorio «il direttore generale dell’Ares 118 ha pensato bene di investire su una pletora di dirigenti nel totale disprezzo del resto del personale ovvero quello che permette a questo servizio di funzionare, dal territorio alla centrale operativa, al quale questo mese non è stato neanche pagato il dovuto in busta paga». Di Gregorio denuncia anche «l’utilizzo elettorale che si fa di questo servizio» e ricorda «l’ultimo taglio di nastro, al cospetto dei vertici regionali, della nuova centrale operativa di Roma. Come volevasi dimostrare è stato solo uno spot elettorale, a più di un mese la “nuova centrale” non solo non è operativa ma le scrivanie acquistate non consentono l’alloggiamento dei computer come previsto dalla norma, mentre sono inesistenti la mappa digitale unica dove sono localizzate le ambulanze e il sistema satellitare che ne segue gli spostamenti annunciati dal commissario Montino, così come, del resto, non esiste alcun isolamento acustico per la Sala Radio. Ma a pensarci bene questo non è un problema visto che le nuove ambulanze sono tutte sprovviste di radio a bordo e si comunica solo attraverso telefoni cellulari, ovviamente quando c’è campo».
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