il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

giovedì 14 gennaio 2010


La Sicilia - 13.01.2010
Ed. del 13.01.2010 - Siracusa - pag. 30
Laura Valvo

LA SANITÀ DEL FUTURO. «I nosocomi, come dimostrato dai fatti, restano aperti. Mi sono battuto perché il Di Maria di Avola non venisse depotenziato».
«Sono troppi cinque ospedali nel territorio della provincia»
L’analisi razionale dell’assessore regionale Titti Bufardeci
Titti Bufardeci resta abile navigatore nei mari tempestosi della politica. Per la terza volta assessore regionale (Turismo, Cooperazione, Agricoltura), non ha mai trascurato il settore della sanità riuscendo, laddove ha potuto, a dare un contributo sostanziale nel perseguire alcuni obiettivi.
La sua analisi sull’attuale situazione della sanità in provincia, quando afferma in particolare che «5 ospedali sono troppi», può apparire di rottura, ma è oggettivamente razionale.
«Gli ospedali, come dimostrato dai fatti, restano aperti. Mi sono battuto perché Avola non venisse declassificata, ed è evidente che la zona sud ha bisogno di uno ospedale che sia sintesi delle attività ospedaliere di lungodegenza, riabilitazione e soprattutto di presidio. Tutto questo va ripartito all’interno della zona sud. Gli enti locali hanno già individuato una soluzione mediana, che può soddisfare il territorio e la zona sud».
Una soluzione, osserva Bufardeci, che aiuta le comunità a sopportare il peso di eventuali cambiamenti. «Dividere le strutture ospedaliere in Pta (presidio territoriale di assistenza) e in Pti (presidio territoriale di intervento) nell’ambito dei due ospedali è soluzione che appare razionale. La Conferenza dei sindaci è di mediazione e serve a mantenere le strutture di Avola e Noto nella logica di essere l’una integrata all’altra. E solo nella logica di integrazione si possono superare i contrasti. Se dovessimo poi andare a ragionamenti di non mediazione, dovremmo anche dire che 5 ospedali in tutta la provincia sono troppi. Dobbiamo piuttosto lavorare perché ogni struttura sanitaria continui a lavorare integrandosi con le altre. Nella logica dell’integrazione, senza concorrenza».
I due territori hanno trovato, secondo l’assessore regionale, una soluzione tutto sommato condivisa. «Oggi è cambiata la logica. Abbiamo i distretti. In questi mesi e in questi anni si è fatto tanto. Mancava l’angioplastica h24 e ora c’è. Mancava l’hospice e oggi c’è. E’ arrivato il finanziamento di 13 milioni e mezzo di euro per l’acquisto della radioterapia, di risonanze magnetiche, di tac, pet e mammografia, macchinari che saranno assegnati in tutto il territorio. Si tratta del più importante finanziamento mai avuto in provincia.
Mentre si discute e si continua a polemizzare, noi parliamo con i risultati che abbiamo ottenuto». Per il nuovo ospedale di Siracusa Titti Bufardeci assicura la massima attenzione perché venga incrementato il finanziamento pubblico. «Mi sto battendo perché questo finanziamento sia più congruo per avere un ospedale prima possibile. All’interno di questo grande progetto ci deve stare la questione complessiva delle ulteriori attività sanitarie. Qualunque soluzione porti al nuovo ospedale mi sta bene. Oggi stiamo lavorando perché il finanziamento pubblico, di 51 milioni di euro, venga appunto potenziato. In questa logica di incremento si guardi alla sanità siracusana, non soltanto sotto il profilo della nuova struttura ma anche sotto il profilo del miglioramento delle strutture territoriali, tenendo conto che abbiamo il grande presidio immobiliare, quello dell’Umberto I che, una volta dismesso, finirebbe nel degrado: come il carcere e tante altre strutture pubbliche».

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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