il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

giovedì 7 gennaio 2010


La Repubblica - 07.01.2010
Ed. del 07.01.2010 - pag. 2
Giuliano Foschini

La malasanità fa strage in ospedale. Due neonati morti nello stesso reparto.
Tragedia a Foggia, altri casi a Pisa e Bari. Il Pd: serve un garante.
SEI morti sospette in quindici giorni, una cinquantina di medici finiti sotto inchiesta per omicidio. Il 2010 comincia nel peggiore dei modi per la sanità italiana: da Paviaa Cosenza, le Procure italiane stanno indagando su una serie di casi di presunta malasanità che si sono verificati negli ospedali pubblici. «Troppi» secondo il Partito Democratico che ieri con Ignazio Marino, presidente della commissione parlamentare d'inchiesta sul Servizio sanitario nazionale, ha ribadito «la necessità della nascita di un'Agenzia nazionale con funzioni di Garante della salute. Serve un'istituto - ha detto il famoso chirurgo - che effettui controlli e verifiche della qualità delle prestazioni e delle cure offerte».
L'ultima indagine arriva da Foggia e riguarda due neonati: sono morti a dicembre, a distanza di giorni l'uno dall'altro, nello stesso reparto. Gli investigatori, che hanno iscritto nel registro degli indagati già trenta medici, stanno valutando con la collaborazione di alcuni consulenti le cause del decesso (si ipotizza una setticemia) e una possibile correlazione tra i due casi. I magistrati di Pisa stanno invece indagando sulla scomparsa di Giovanni D'Angelo, 29 anni, padre di un bambino di quattro mesi. L'uomo si è presentato lunedì scorso al pronto soccorso dell'ospedale Santa Chiara con un dolore al pettO. Era un "codice rosso" ma dopo una serie di analisi i sanitari lo hanno dimesso diagnosticando uno strappo muscolare e prescrivendo un antidolorifico. Tornato casa, intorno alle 23 ha avuto un nuovo malore. Ed è morto.
Sempre lunedì 4, una donna incinta di 26 anni è andata all'ospedale San Malleo di Pavia. Aspettava due bambine, era alla 33esima settimana di gravidanza. E' deceduta poco dopo. Per capire cosa sia accaduto, il marito ha presentato un esposto alla Procura che per il momento ha iscritto nel registro degli indagati, per il reato di omicidio colposo, il nome di tre medici e due infermieri.
Da Trento arriva invece una richiesta di risarcimento danni alle strutture sanitarie della Regione: una donna di 50 anni è morta di tumore nel 2008 dopo essersi sottoposta l'anno precedente ad un pap test presso l'ospedale San Camillo. Non ricevendo alcuna comunicazione la donna aveva ipotizzato un risultato negativo. Si sbagliava. Quando sei mesi dopo ha ritirato il referto ha scoperto di avere un carcinoma. Purtroppo, però, era troppo tardi per guarire. Ora i suoi familiari chiedono giustizia, «dicono di non averci mandato il referto perché non era stato pagato il francobollo».
E' del 22 dicembre, invece, un'altra incredibile storia accaduta anche questa in Puglia, a Bari. Un uomo di 80 anni è morto dopo essere caduto dall'ambulanza che lo stava trasportando, all'interno del Policlinico, dal Pronto soccorso al reparto di degenza. «E' stato lui ad aprire lo sportello» sostiene l'azienda ospedaliere ma il pm Ciro Angelillis non è convinto di questa versione. Non a caso martedì ha aperto un'indagine e si appresta già nelle prossime ore a iscrivere le «Casi come questi o come quello di fine dicembre a Cosenza, quando a una bambina di due anni e mezzo fu ingessato il braccio sbagliato - dicono i senatori del Pd, a partire dalla capogruppo Anna Finocchiaro - rendono improcrastinabile l'istituzione di una struttura al di sopra delle parti con funzioni di Garante della salute».

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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