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Il presidente in carica e l'ex della circoscrizione: il 118 va garantito in maniera continua.
Ortigia, servizio di emergenza medica. Il "part-time" non è più sufficiente.
Dodici ore giornaliere non possono bastare. Il consiglio circoscrizionale di Ortigia torna ad alzare la voce sul servizio di emergenza medica 118 nell'isolotto, attualmente attivo dalle 8 alle 20 in virtù della postazione di via della Giudecca. Dopo le quasi cinquemila firme raccolte a luglio dal presidente di circoscrizione Francesco Iacono, dal suo oredecessore Salvuccio Scarso e dagli altri loro colleghi per ottenere un servizio operativo 24 ore su 24, i consiglieri rincarano la dose e chiamano in causa come mediatori il ministro Stefania Prestigiacomo e l'assessore regionale Giambattista Bufardeci, oltre a sensibilizzare sul caso il prefetto Carmela Floreno, come già era stato fatto col predecessore, Maria Fiorella Scandura.
«Abbiamo vissuto anche periodi peggiori in Ortigia ha ricordato Scarso -; quando si sono guastate le ambulanze nei presidi dell'ospedale "Rizza" o di via Von Platen, qui nell'isolotto il servizio è stato temporaneamente sospeso del tutto, Certo, c'è pure il presidio della località balneare di Fontane Bianche, ma da normativa un mezzo di soccorso non dovrebbe impiegare più di otto minuti per raggiungere il luogo dell'emergenza. È ovviamente impossibile che da Fontane Bianche un'ambulanza arrivi in Ortigia in otto minuti». «Un disagio - ha sottolineato Iacono - a causa del quale si sono ritrovati a volte incolpevolmente maltrattati gli operatori della postazione di Fontane Bianche.
La gente non conosce l'andazzo della situazione, e quando l'ambulanza si presenta con un, purtroppo, inevitabile ritardo, gli operatori rischiano l'aggressione da parte dei familiari dell'infermo».
Il consigliere Scarso, sul "part-time" del 118 nel centro storico di Ortigia insiste nella correlazione col piano di rientro dell'assessore regionale alla Sanità Massimo Russo, e a quest'ultimo manda a dire che «dovrebbe comprendere che tanto risolve poco riducendo il servizio, e ancor meno se lo eliminasse del tutto, perché gli operatori verrebbero comunque dislocati in altre postazioni e resterebbe ugualmente da pagare il noleggio delle ambulanze». Iacono, insieme al consigliere Massimo Bovo, difende la richiesta dell'ampliamento del servizio alle 24 ore con una copertura calcolata di 1.500 interventi l'anno, asserendo che «non è un servizio indispensabile solo per l'isolotto, ma giova anche a tutta la zona umbertina, alla contrada Pantanelli e oltre».
Delucidazioni vengono, infine, richieste dal consigliere Sebastiano La Runa all'amministrazione sanitaria competente «su quanto ci sia di vero riguardo a una voce che da qualche tempo e che circola vorrebbe la gestione del servizio del 118 territoriale in procinto di affido a un soggetto della di Catania». Solidarietà ai consiglieri artigiani è stata espressa da Salvo Russo, presidente del Quartiere Epipoli, che intanto, da parte sua, denuncia disagi nel servizio di Guardia medica di viale Epipoli.
«Abbiamo vissuto anche periodi peggiori in Ortigia ha ricordato Scarso -; quando si sono guastate le ambulanze nei presidi dell'ospedale "Rizza" o di via Von Platen, qui nell'isolotto il servizio è stato temporaneamente sospeso del tutto, Certo, c'è pure il presidio della località balneare di Fontane Bianche, ma da normativa un mezzo di soccorso non dovrebbe impiegare più di otto minuti per raggiungere il luogo dell'emergenza. È ovviamente impossibile che da Fontane Bianche un'ambulanza arrivi in Ortigia in otto minuti». «Un disagio - ha sottolineato Iacono - a causa del quale si sono ritrovati a volte incolpevolmente maltrattati gli operatori della postazione di Fontane Bianche.
La gente non conosce l'andazzo della situazione, e quando l'ambulanza si presenta con un, purtroppo, inevitabile ritardo, gli operatori rischiano l'aggressione da parte dei familiari dell'infermo».
Il consigliere Scarso, sul "part-time" del 118 nel centro storico di Ortigia insiste nella correlazione col piano di rientro dell'assessore regionale alla Sanità Massimo Russo, e a quest'ultimo manda a dire che «dovrebbe comprendere che tanto risolve poco riducendo il servizio, e ancor meno se lo eliminasse del tutto, perché gli operatori verrebbero comunque dislocati in altre postazioni e resterebbe ugualmente da pagare il noleggio delle ambulanze». Iacono, insieme al consigliere Massimo Bovo, difende la richiesta dell'ampliamento del servizio alle 24 ore con una copertura calcolata di 1.500 interventi l'anno, asserendo che «non è un servizio indispensabile solo per l'isolotto, ma giova anche a tutta la zona umbertina, alla contrada Pantanelli e oltre».
Delucidazioni vengono, infine, richieste dal consigliere Sebastiano La Runa all'amministrazione sanitaria competente «su quanto ci sia di vero riguardo a una voce che da qualche tempo e che circola vorrebbe la gestione del servizio del 118 territoriale in procinto di affido a un soggetto della di Catania». Solidarietà ai consiglieri artigiani è stata espressa da Salvo Russo, presidente del Quartiere Epipoli, che intanto, da parte sua, denuncia disagi nel servizio di Guardia medica di viale Epipoli.
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