«Il medico del 118 è indispensabile, per i turisti e i residenti». Dopo le dichiarazioni del primo cittadino di Madesimo Franco Masanti, preoccupato dall’assenza di un medico sull’ambulanza di Campodolcino, anche dall’altro comune della Val San Giacomo arrivano delle critiche nei confronti della situazione attuale.
«Nelle riunioni con i responsabili del servizio ci era stato annunciato l’arrivo di infermieri con una specifica preparazione - rileva Cristian Scaramella, vicesindaco di Campodolcino -. Si era parlato di una formazione particolare del personale, ma al momento non abbiamo ricevuto comunicazioni di novità: da tredici mesi dobbiamo fare i conti con questa situazione. In questo periodo c’è una presenza massiccia di turisti. Con il traffico e le condizioni delle strade di questi mesi i tempi di percorrenza della strada da Chiavenna si allungano».
Secondo Masanti l’assenza di un medico rappresenta un disincentivo all’impegno dei volontari della Croce rossa. «Il medico dà un supporto centrale, soprattutto in caso di interventi delicati. Masanti ha centrato la questione, anche perché a Madesimo la situazione è ancora più delicata - aggiunge Scaramella -. Fortunatamente abbiamo i volontari, ma la presenza di un professionista è fondamentale». Anche gli operatori del settore turistico si trovano sulla stessa lunghezza d'onda. Tra gli altri aspetti ritenuti preoccupanti la presenza in Valle Spluga di un solo medico di base.
«Nelle riunioni con i responsabili del servizio ci era stato annunciato l’arrivo di infermieri con una specifica preparazione - rileva Cristian Scaramella, vicesindaco di Campodolcino -. Si era parlato di una formazione particolare del personale, ma al momento non abbiamo ricevuto comunicazioni di novità: da tredici mesi dobbiamo fare i conti con questa situazione. In questo periodo c’è una presenza massiccia di turisti. Con il traffico e le condizioni delle strade di questi mesi i tempi di percorrenza della strada da Chiavenna si allungano».
Secondo Masanti l’assenza di un medico rappresenta un disincentivo all’impegno dei volontari della Croce rossa. «Il medico dà un supporto centrale, soprattutto in caso di interventi delicati. Masanti ha centrato la questione, anche perché a Madesimo la situazione è ancora più delicata - aggiunge Scaramella -. Fortunatamente abbiamo i volontari, ma la presenza di un professionista è fondamentale». Anche gli operatori del settore turistico si trovano sulla stessa lunghezza d'onda. Tra gli altri aspetti ritenuti preoccupanti la presenza in Valle Spluga di un solo medico di base.
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