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La bimba morta a Gela. Insorgono i genitori della piccina: «Cosa vuol dire urgenza?».
Il direttore del 118: «Per Maria Grazia nessun codice rosso»
Il comandante dei piloti: «Noi non c’entriamo. Il caos nato da valutazioni contrastanti fra le centrali di Palermo e Caltanissetta».
GELA. Polemiche a distanza e nuovi particolari nella tragica vicenda di Maria Grazia Lombardo, la bimba di 5 mesi deceduta per un rigurgito da latte dopo tre ore di attesa dell’elisoccorso che doveva trasportarla a Palermo. La polemica a distanza si è innescata tra il direttore del 118 Sicilia, Piergiorgio Fabbri e i genitori di Maria Grazia: «Si trattava di un trasporto da una rianimazione all’altra, non c’erano le condizioni di urgenza. Abbiamo comunque predisposto un’indagine interna. Se dovessero manifestarsi ritardi ci saranno i provvedimenti del caso», ha dichiarato il direttore del 118.
«Siamo profondamente amareggiati e delusi dalle dichiarazioni del direttore del 118 – hanno replicato Fabrizio ed Alessia Lombardo, genitori di Maria Grazia –. Siamo al paradosso: invece di andare a verificare chi e cosa non ha funzionato, si cerca di minimizzare su un ritardo clamoroso dei soccorsi di oltre tre ore. Se a Gela non ci sono strutture adeguate e quindi si era predisposto il trasferimento in una struttura più appropriata, come si può affermare che la situazione non era urgente? A questo punto ci dia il signor Fabbri la definizione di "condizione d’urgenza"». I genitori di Maria Grazia chiedono di sapere come mai l’elicottero era atteso per le 17.55 tanto che l’ambulanza ha lasciato l’ospedale alle 17.30.
Perchè non è arrivato? I Lombardo si sentono lesi dalla dichiarazioni di Fabbri e invitano tutte le istituzioni a intervenire perchè si faccia luce sulla vicenda. Intanto, Ciro Manzo comandante dei piloti è intervenuto per dire che «i piloti non hanno colpa su quanto accaduto. Eseguono ordini delle centrali operative». Ed aggiunge particolari alla vicenda: «Alle 14 – ha detto – è arrivata la richiesta per la bambina di Gela, ma nello stesso momento alla centrale di Caltanissetta è arrivata un’altra richiesta da Canicattì per un trasporto a Palermo. Il medico della centrale ha deciso che quello di Canicattì era un caso più urgente. La centrale di Caltanissetta ha chiesto perciò a Palermo di intervenire su Gela e gli operatori hanno quasi litigato con quelli di Palermo che non sono intervenuti subito. Questa è la verità. Emerge dalle registrazioni tra operatori delle centrali».
L’ assessore alla Sanità, Massimo Russo si è impegnato ad andare fino in fondo per evitare che simili tragedie possano verificarsi ancora. L’indagine interna che ha disposto sul caso di Maria Grazia Lombardo mira ad accertare tutti gli aspetti della vicenda.
«Siamo profondamente amareggiati e delusi dalle dichiarazioni del direttore del 118 – hanno replicato Fabrizio ed Alessia Lombardo, genitori di Maria Grazia –. Siamo al paradosso: invece di andare a verificare chi e cosa non ha funzionato, si cerca di minimizzare su un ritardo clamoroso dei soccorsi di oltre tre ore. Se a Gela non ci sono strutture adeguate e quindi si era predisposto il trasferimento in una struttura più appropriata, come si può affermare che la situazione non era urgente? A questo punto ci dia il signor Fabbri la definizione di "condizione d’urgenza"». I genitori di Maria Grazia chiedono di sapere come mai l’elicottero era atteso per le 17.55 tanto che l’ambulanza ha lasciato l’ospedale alle 17.30.
Perchè non è arrivato? I Lombardo si sentono lesi dalla dichiarazioni di Fabbri e invitano tutte le istituzioni a intervenire perchè si faccia luce sulla vicenda. Intanto, Ciro Manzo comandante dei piloti è intervenuto per dire che «i piloti non hanno colpa su quanto accaduto. Eseguono ordini delle centrali operative». Ed aggiunge particolari alla vicenda: «Alle 14 – ha detto – è arrivata la richiesta per la bambina di Gela, ma nello stesso momento alla centrale di Caltanissetta è arrivata un’altra richiesta da Canicattì per un trasporto a Palermo. Il medico della centrale ha deciso che quello di Canicattì era un caso più urgente. La centrale di Caltanissetta ha chiesto perciò a Palermo di intervenire su Gela e gli operatori hanno quasi litigato con quelli di Palermo che non sono intervenuti subito. Questa è la verità. Emerge dalle registrazioni tra operatori delle centrali».
L’ assessore alla Sanità, Massimo Russo si è impegnato ad andare fino in fondo per evitare che simili tragedie possano verificarsi ancora. L’indagine interna che ha disposto sul caso di Maria Grazia Lombardo mira ad accertare tutti gli aspetti della vicenda.
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