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Allarme influenza
I medici danno esempio. «Vaxcciniamoci. E' sicuro»
«E' un dovere etico e morale immunizzarsi»
Palermo. «Soltanto con la sensibilizzazione e soprattutto con una corretta informazione sarà possibile "invogliare" non solo i sanitari ma soprattutto le popolazioni a rischio a vaccinarsi».
Lo hanno ribadito ieri mattina un gruppo di «camici bianchi» del consiglio dell'Ordine dei Medici di Palermo che si sono sottoposti alla vaccinazione.
«Siamo in piena pandemia. E' assolutamente necessario – ha detto Toti Amato, presidente dell'Ordine dei Medici di Palermo, nonché presidente della Federazione della Sicilia che si è pure vaccinato ieri – che i medici in prima persona diano l'esempio vaccinandosi contro il virus A/H1N1. È infatti un vaccino sicuro che serve a contrastare la forte capacità di diffusione di questa influenza. E' importante che medici e personale sanitario non abbiano alcuna reticenza o scetticismo».
Amato lancia un monito alla sua categoria: «E' infatti un dovere etico e morale immunizzarsi perché qualsiasi cittadino può essere un portatore sano ed è un modo utile e per nulla pericoloso per arginare l'influenza».
VACCINO NELLE CARCERI. Oggi a Roma, nel corso del vertice della task force nazionale per la pandemia, tra gli altri argomenti sarà affrontato il tema della vaccinazione a favore dei detenuti. Dall'assessorato alla Sanità dell'Isola, fanno sapere che già i secondini e le guardie dei penitenziari siciliani hanno iniziato a vaccinarsi e soltanto dopo la direttiva ministeriale si potrà procedere con la somministrazione dell'antidoto dell'influenza anche ai detenuti portatori di malattie croniche.
MASCHERINE A RUBA. L'influenza va veramente paura. Ma come spesso accade in questi casi oltre ad esplodere il panico e la psicosi, si scatena la corsa sfrenata verso l'acquisto di disinfettanti e presidi sanitari contro il contagio. E' il caso delle mascherine non solo per quelle monouso ma anche quelle più sofisticate. Ci sono farmacie in Sicilia dove queste sono andate a ruba.
OSPEDALI «INTASATI». La situazione negli ospedali siciliani è a «macchia di leopardo», si va ad ondate. Ci sono quelli super affollati di cittadini con patologie da raffreddamento che dopo essere state visitate dal medico di famiglia preferiscono farsi fare la diagnosi anche dai medici dei pronto soccorso e ci sono quelli che «scoppiano» a causa delle innumerevoli telefonate di cittadini in preda alla confusione e al disorientamento delle notizie che captano attraverso i mass media.
Difficile la situazione al pronto soccorso del Policlinico di Messina.
«Ogni giorno c'è molta gente che pensa di avere l'influenza A – sottolinea la direttrice dell'area di emergenza Mara Gioffrè –. Nelle ultime settimane si è registrato almeno il 30 per cento in più di cittadini che si rivolgono al pronto soccorso allarmati. Al momento ci sono solo alcuni casi sospetti su cui si sta aspettando la conferma».
IN ARRIVO ALTRE DOSI. Tra venerdì e sabato la Croce Rossa Italiana consegnerà all'Istituto Zooprofilattico di Palermo la quarta trance di vaccini che saranno distribuiti in tutta la Sicilia. Sabato scorso ne sono arrivati oltre 92mila. Fino ad ora ne sono stati distribuiti nei centri di vaccinazione e negli ospedali oltre 200 mila: l'obiettivo è arrivare a 710 mila entro dicembre prossimo.
SITUAZIONE. Intanto sale a 37 il bilancio delle vittime in Italia per influenza A. Ieri è infatti deceduto un uomo di Eboli di 42 anni con gravi patologie pregresse. Ed un bambino di 7 anni, risultato positivo al test del virus A-H1N1, è stato ricoverato nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Siena.
Ed a fronte della progressione dell'epidemia, il viceministro alla Salute, Ferruccio Fazio, ha ribadito l'importanza del vaccino. Prende posizione in favore della vaccinazione anche il segretario nazionale della Federazione dei medici di famiglia (Fimmg) Giacomo Milillo: in una lettera che ha inviato ai 27.000 colleghi iscritti alla Federazione, ha invitato i medici a vaccinare e vaccinarsi contro la pandemia.
Una dose unica di vaccino pandemico ai soggetti dai 10 ai 64 anni e due dosi di vaccino pandemico, a distanza di tre settimane l'una dall'altra, nei soggetti dai 6 mesi ai 9 anni: è quanto indicato nella circolare diffusa alle Regioni e Province autonome del 6 novembre 'Vaccinazione contro l'influenza pandemica da virus AH1N1'. Lo si apprende dal bollettino quotidiano del ministero del Welfare sull'influenza A nel quale di conferma come, in base al dati del sistema di sorveglianza Influnet basato sui medici sentinella, i casi di influenza settimanali stimati sono circa 540mila.
Lo hanno ribadito ieri mattina un gruppo di «camici bianchi» del consiglio dell'Ordine dei Medici di Palermo che si sono sottoposti alla vaccinazione.
«Siamo in piena pandemia. E' assolutamente necessario – ha detto Toti Amato, presidente dell'Ordine dei Medici di Palermo, nonché presidente della Federazione della Sicilia che si è pure vaccinato ieri – che i medici in prima persona diano l'esempio vaccinandosi contro il virus A/H1N1. È infatti un vaccino sicuro che serve a contrastare la forte capacità di diffusione di questa influenza. E' importante che medici e personale sanitario non abbiano alcuna reticenza o scetticismo».
Amato lancia un monito alla sua categoria: «E' infatti un dovere etico e morale immunizzarsi perché qualsiasi cittadino può essere un portatore sano ed è un modo utile e per nulla pericoloso per arginare l'influenza».
VACCINO NELLE CARCERI. Oggi a Roma, nel corso del vertice della task force nazionale per la pandemia, tra gli altri argomenti sarà affrontato il tema della vaccinazione a favore dei detenuti. Dall'assessorato alla Sanità dell'Isola, fanno sapere che già i secondini e le guardie dei penitenziari siciliani hanno iniziato a vaccinarsi e soltanto dopo la direttiva ministeriale si potrà procedere con la somministrazione dell'antidoto dell'influenza anche ai detenuti portatori di malattie croniche.
MASCHERINE A RUBA. L'influenza va veramente paura. Ma come spesso accade in questi casi oltre ad esplodere il panico e la psicosi, si scatena la corsa sfrenata verso l'acquisto di disinfettanti e presidi sanitari contro il contagio. E' il caso delle mascherine non solo per quelle monouso ma anche quelle più sofisticate. Ci sono farmacie in Sicilia dove queste sono andate a ruba.
OSPEDALI «INTASATI». La situazione negli ospedali siciliani è a «macchia di leopardo», si va ad ondate. Ci sono quelli super affollati di cittadini con patologie da raffreddamento che dopo essere state visitate dal medico di famiglia preferiscono farsi fare la diagnosi anche dai medici dei pronto soccorso e ci sono quelli che «scoppiano» a causa delle innumerevoli telefonate di cittadini in preda alla confusione e al disorientamento delle notizie che captano attraverso i mass media.
Difficile la situazione al pronto soccorso del Policlinico di Messina.
«Ogni giorno c'è molta gente che pensa di avere l'influenza A – sottolinea la direttrice dell'area di emergenza Mara Gioffrè –. Nelle ultime settimane si è registrato almeno il 30 per cento in più di cittadini che si rivolgono al pronto soccorso allarmati. Al momento ci sono solo alcuni casi sospetti su cui si sta aspettando la conferma».
IN ARRIVO ALTRE DOSI. Tra venerdì e sabato la Croce Rossa Italiana consegnerà all'Istituto Zooprofilattico di Palermo la quarta trance di vaccini che saranno distribuiti in tutta la Sicilia. Sabato scorso ne sono arrivati oltre 92mila. Fino ad ora ne sono stati distribuiti nei centri di vaccinazione e negli ospedali oltre 200 mila: l'obiettivo è arrivare a 710 mila entro dicembre prossimo.
SITUAZIONE. Intanto sale a 37 il bilancio delle vittime in Italia per influenza A. Ieri è infatti deceduto un uomo di Eboli di 42 anni con gravi patologie pregresse. Ed un bambino di 7 anni, risultato positivo al test del virus A-H1N1, è stato ricoverato nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Siena.
Ed a fronte della progressione dell'epidemia, il viceministro alla Salute, Ferruccio Fazio, ha ribadito l'importanza del vaccino. Prende posizione in favore della vaccinazione anche il segretario nazionale della Federazione dei medici di famiglia (Fimmg) Giacomo Milillo: in una lettera che ha inviato ai 27.000 colleghi iscritti alla Federazione, ha invitato i medici a vaccinare e vaccinarsi contro la pandemia.
Una dose unica di vaccino pandemico ai soggetti dai 10 ai 64 anni e due dosi di vaccino pandemico, a distanza di tre settimane l'una dall'altra, nei soggetti dai 6 mesi ai 9 anni: è quanto indicato nella circolare diffusa alle Regioni e Province autonome del 6 novembre 'Vaccinazione contro l'influenza pandemica da virus AH1N1'. Lo si apprende dal bollettino quotidiano del ministero del Welfare sull'influenza A nel quale di conferma come, in base al dati del sistema di sorveglianza Influnet basato sui medici sentinella, i casi di influenza settimanali stimati sono circa 540mila.
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