il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

martedì 17 novembre 2009


Corriere della Sera - 16.11.2009
Ed. del 16.11.2009 - pag. 23
Adriana Bazzi

Influenza A, meno paura. Da Londra all'Australia ridotte le stime sui morti.
MILANO. Il movimento revisionista parte dalla Gran Bretagna: dati alla mano, rispetto alle 250mila morti per la nuova influenza A previste dal governo all'inizio dell'epidemia, se ne sono contate a oggi 154. StevenField, chairman del Royal College of GPs (l'associazione che riunisce i medici di famiglia) commenta: «Ho sempre pensato che fosse una stima troppo alta. Gli ospedali sono sotto pressione, ma le persone che muoiono, per fortuna, sono poche». Così il quotidiano inglese Independent ha titolato in questi giorni: «Pandemia? Ma quale pandemia?», ricordando come le stime inglesi sulle vittime per il virus A siano scese da 65 mila di luglio a mille di ottobre nella peggiore delle ipotesi.
Sempre nel mese di luglio il virologo milanese Fabrizio Pregliasco parlava di 15-20mila morti nel nostro Paese, ma finora se ne sono registrate 58 e buona parte in persone che già soffrivano di altre malattie. Tutto questo è accaduto senza, o quasi, la difesa dei vaccini: le campagne di vaccinazione sono appena partite e occorrono almeno 15-20giorni prima che un organismo riesca a costruire difese efficienti contro l'H1N1.
È vero, il virus può sempre cambiare e diventare più aggressivo, ma finora siamo ben lontani dai numeri della spagnola che, con i suoi cinquanta milioni di morti al mondo, rimane la più disastrosa pandemia del secolo scorso, dell'asiatica che, nel 1957-58, di morti ne ha fatti 1,5-2 milioni, dell'Hong Kong (1968-69) con il suo milione di vittime. Il bilancio mondiale della nuova influenza è a quota 6.708.
Anche fra il pubblico sembra sia calata l'ansia dei primi giorni: chi si ammala, guarisce nella stragrande maggioranza di casi, al massimo lamenta una tosse che dura un po' di giorni e una certa stanchezza, qualche volta fastidiosa, ma passeggera.
Forse l'allarmismo è stato davvero troppo, ma ha trovato un complice anche nell'Organizzazione Mondiale della Sanità che, per motivi inspiegabili, ha cambiato, nel maggio scorso, la definizione di pandemia. Come segnala il libro Nuova influenza, firmato Progetto Watchdog, in uscita per Terre di mezzo,la definizione viene riferita, da quel momento in poi, alla diffusione geografica del virus e viene omessa la dicitura «con un enorme numero di morti», prima presente. Il pubblico, però, ha continuato a pensare alla pandemia come ha sempre fatto e cioè a una situazione che comporta un rischio reale per la salute e per la vita.
«Ora abbiamo una soglia più bassa - commenta Tom Jefferson medico epidemiologo dellaCochrane Collaboration, un gruppo di esperti che si occupa di revisione della letteratura medica per definire un qualcosa come una pandemia. E questo rende addirittura discutibile la differenza fra la nuova "pandemìa" e l'influenza stagionale».
A sdrammatizzare la situazione contribuiscono anche i dati che arrivano dall'Australia, dove, con la fine della stagione invernale, l'influenza A ha, per ora, esaurito il suo ciclo.
Su una popolazione di quasi 22 milioni di persone ci sono stati 131 morti: «Si può concludere - commenta Jefferson - che il virus H1N1 non è così minaccioso come lo si è voluto dipingere».
Ma Jefferson si spinge anche più in là: «Si sono spesi miliardi per vaccini e antivirali per i quali non esistono prove inconfutabili di efficacia. E non si sottolinea abbastanza l'importanza delle norme igieniche di prevenzione, anche se,in Italia, Topo Gigio qualcosa sta facendo».

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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