118. Comitato regionale per l'emergenza sanitaria priva delle organizzazioni sindacali.

Lo SNAMI diffida l'assessorato alla sanità per comportamento antisindacale.

PALERMO. Già il precedente accordo integrativo regionale per l'emergenza sanitaria territoriale prevedeva la costituzione entro tre mesi dalla sua entrata in vigore di un tavolo tecnico permanente deputato proprio alla discussione delle problematiche del servizio di emergenza. Con il piano di rientro e le modifiche apportate al nuovo sistema sanitario siciliano dello scorso mese di settembre era poi stato istituito con legge regionale (LR n. 5 del 14.04.2009) un Comitato Regionale Permanente per l'emergenza sanitaria territoriale. Secondo l'art. 24 della legge in questione il comitato viene presieduto dall'assessore regionale alla sanità, dai responsabili delle Centrali operative del servizio 118, dai Direttori Sanitari delle aziende sedi delle centrali operative, oltre che dai referenti provinciali per il servizio 118 individuati dai Direttori generali delle Aziende sanitarie che non siano sede di Centrali operative. Dimenticati del tutto i rappresentanti sindacali dei medici del 118 di cui però la stessa legge n. 5 ne prevedeva un ruolo all'art. 4 punto 3, laddove la legge sancisce che le associazioni di categorie maggiormente rappresentative concorrono, nell’ambito delle loro competenze e con gli strumenti di cui alla vigente normativa, alla realizzazione delle finalità del servizio sanitario regionale. Del resto quella dei medici dell'EST (emergenza sanitaria territoriale) è nota la posizione particolarmente delicata, essendo sul piano tecnico e professionale dipendenti dalle centrali operative e sul piano amministrativo dipendenti dalle aziende sanitarie facendo parte di un settore della medicina generale.
Con comunicato del 22.10.2009 lo SNAMI siciliano (a firma di Grillo, responsabile regionale di settore) ha diffidato l'assessorato invitandolo a «a porre in essere ogni atto e provvedimento al fine di inserire, senza ulteriore indugio, nel costituito Comitato Regionale per l’emergenza sanitaria le figure così come previste dall’ACR del 2007, ed in particolare dei rappresentanti sindacali della scrivente OO.SS. , con l’avvertimento che in difetto e trascorsi infruttuosamente gg. 10 a far data dalla ricezione della presente, si adiranno le vie legali a tutela degli interessi dello SNAMI e dei suoi iscritti».

22.10.2009, MEDPress.it http://www.medpress.it/news/articolo.php?id=466

Giornale di Sicilia - 23.10.2009 Ed. del 23.10.2009 - pag. 13 Angelo Laquidara

EOLIE. Sull'isola non è stato ancora riparato il mezzo elettrico che è stato trasportato a Salina

Panarea, un altro ferito: soccorso dalla «motoape-ambulanza».

PANAREA. Ancora un altro soccorso a bordo di una motoape nella piccola isola mentre l'ambulanza elettrica si trovada oltre un anno in un'officina di Salina in attesa di riparazione. È successo la notte scorsa. Dopo un incidente, la guardia medica ha richiesto al 118 l'intervento dell'elicottero per il traferimento del paziente all'ospedale Papardo di Messina. Un uomo di45 anni a causa di un incidente aveva riportato la sospetta frattura cranica, ferite lacero contuse in varie parti del corpo, frattura della rotula del ginocchio destro ed era necessario il suo trasferimento in un ospedale.
Per il trasferimento del paziente, al solito, si è utilizzata la motoape del presidente della Circoscrizione, Paolina Spanò, ma tra mille difficoltà. Il medico infatti opera nell'isola senza l'ausilio di infermieri, e, per questo ha chiesto l'aiuto di un parente del ferito per tenere in mano la flebo; altri due parenti seduti sul cassone della motoape hanno tenuto sospesa la barella. E, non è tutto; il medico, all'arrivo all'elipista, ha dovuto lasciare l'infermo sulla motoape per alcuni minuti in quanto ha dovuto materialmente azionare l'interruttore per illuminare l'elipista e far atterrare l'elicottero.
Il presidente della Circoscrizione non sa più a chi rivolgersi per risolvere questa situazione. «Siamo stati abbandonati da tutti - dice Spanò - in ufficio non ho un fax, la linea telefonica è stata riattivata da poco e le promesse che ci vengono fatte dal Comune di Lipari vengono sempre disattese. Basti pensare che nel luglio scorso dovevano iniziare i lavori di pulizia al camposanto, dove le erbacce hanno raggiunto livelli inaccettabili e, fino ad oggi la ditta, che con oltre 7 mila euro doveva intervenire, ancora non si è vista e, fra una settimana c'è la ricorrenza dei defunti».
Il sindaco di Lipari, Mariano Bruno da parte sua, spiega che «intanto non è vero che l'ambulanza elettrica si trova in officina da oltre un anno». Il primo cittadino liparoto precisa anche che il ritardo non è da addebitare alla sua amministrazione. «Dalla Croce Rossa Italiana ci è stato suggerito l'acquisto di batterie particolari per quel mezzo che abbiamo subito girato al meccanico; l'officina di Salina, ho saputo, ha già ordinato le batterie che dovrebbero arrivare fra qualche giorno. Posso anche precisare che in questo lungo tempo non siamo stati con le mani in mano ed abbiamo più volte sollecitato all'officina il completamento dei lavori. Mi è stato assicurato che l'ambulanza potrà tornare a funzionare nella prossima settimana e posso già anticipare che entro fine mese, il mezzo ritornerà nell'isola di Panarea».

23.10.2009

Angelo Laquidara http://www.medpress.it/rass_stampa/rstampa.php?id=2692

Giornale di Sicilia - 23.10.2009 Ed. del 23.10.2009 - pag. 12 Salvo Ricco

Sesso. Per la prima volta uno strumento per la sfera intima varca il «tempio» dei medicinali.

Palermo, in farmacia cade un tabù. Sui banconi in vendita vibratori.

PALERMO. Cade un tabù a Palermo: vibratori in vendita nelle farmacie. Per la prima volta uno strumento che fa parte della sfera sessuale personale, per molti «proibito», varca la soglia del tempio dei medicinali, dove si regalano consigli per l'influenza e per la tosse. I vibratori della Durex, azienda inglese leader nella produzione di profilattici, dovrebbero stare negli speciali erogatori all'esterno delle farmacie. Cosa che in diversi casi non è avvenuta, perché le macchinette sono in attesa di essere modificate per poter ospitare anche i vibratori.
Fatto sta che alcune farmacie hanno messo tra i prodotti da banco anche i vibratori. Ed è scoppiata la polemica con l'associazione che riunisce i farmacisti palermitani. Discreto, con una confezione elegante, avvolto in un astuccio vellutato, misura 18 centimetri e funziona a batterie mininistilo. Perfetto per essere conservato in borsetta. La durata? Dipende dal tempo di utilizzo. «Il nostro mercato è la farmacia - spiega il rappresentante per Palermo della Durex, Corrado La Porta - nelle macchinette che erogano i nostri prodotti. Ancora, in Sicilia, non si è pronti, come nel Nord Italia, a fare questi acquisti direttamente dagli scaffali della grande distribuzione. La macchina erogatrice è discreta e può contenere 14 articoli: dai profilattici alle creme, dai vibratori agli anelli vibranti. Con la vendita dei nuovi vibratori è previsto l'adeguamento delle macchine». La Durex sta improntando tutta una campagna
di comunicazione sui prodotti per il «benessere sessuale». Entro questo mese, nelle vie del centro storico palermitano, alcune ragazze in bici regaleranno profilattici ai giovani. «Non è professionale esporre il vibratore all'interno delle farmacie - afferma il presidente dell'Utifarma Palermo, Antonino D'Alessandro -. È pur vero che ormai, con la liberalizzazione, la farmacia è diventato un luogo dove si vende di tutto. In ogni caso noi consigliamo ai nostri medici di non esporlo nel banco e, nei prossimi giorni, divulgheremo una circolare in merito». Da tre mesi i vibratori sono sbarcati in circa 40 farmacie palermitane a stock di 12 pezzi ad un prezzo unitario di 20 euro. Soprattutto nella provincia, Altofonte, Villabate e Bagheria, sono fioccati gli ordinativi. Ma il prodotto, come precisano dalla Durex, è destinato a breve alle macchinette automatiche e non alla vendita interna. Commenti positivi arrivano dal sessuologo Marco Marchese: «Il puro è per i puri - dice lo specialista -. Il vibratore è uno strumento che, se utilizzato correttamente, serve a chi ne a bisogno. Sono favorevole alla vendita in farmacia. Personalmente l'ho consigliato, quello a tre velocità, a una mia paziente che non riusciva ad avere orgasmi».

23.10.2009 http://www.medpress.it/rass_stampa/rstampa.php?id=2691

SICILIA/SANITA': 118 PALERMO E TRAPANI PRESCELTO PER 112 EUROPEO (2)

(ASCA) - Palermo, 23 ott - La decisione di assegnare alla centrale di Palermo il progetto di sperimentazione e' stato motivato dal fatto che ''la Sicilia disporra' delle tecnologie per fungere da call taking attraverso gli operatori della centrale operativa dell'emergenza urgenza di Palermo e Trapani, dotata di tecnologie adeguate e di linee telefoniche digitali e che gode di una pluriennale esperienza visto che da oltre un decennio svolge la funzione di call center dell'emergenza e del soccorso per i cittadini''.

Secondo il crono programma predisposto dalla Telecom Italia, la sperimentazione partira' a gennaio a Varese e a febbraio a Ravenna e a Palermo. Gli aspetti organizzativi del progetto saranno curati da Dino Alagna, responsabile del servizio di emergenza urgenza dell'assessorato, in stretta collaborazione con Piergiorgio Fabbri che e' il direttore della centrale operativa del 118 di Palermo.

In pratica, i cittadini che intendono rivolgersi ai servizi telefonici di emergenza dovranno comporre in futuro soltanto il 112. L'operatore presso la centrale dell'emergenza urgenza prendera' in carico la chiamata compilando l'apposita ''scheda contatto'' e grazie alle nuove tecnologie potra' identificare e localizzare il chiamante nel giro di pochi secondi. La chiamata, poi, sara' girata alla centrale del 118 se l'emergenza sara' di carattere sanitario o trasferita in tempo reale alle forze di pubblica sicurezza (polizia o carabinieri) o ai vigili del fuoco.

dod/rg/rob
(Asca)
http://www.asca.it/regioni-SICILIA_SANITA___118_PALERMO_E_TRAPANI_PRESCELTO_PER_112_EUROPEO_(2)-436998--.html

Comiso priva dell´ambulanza del 118 da una settimana

COMISO - 24/10/2009
Comiso: ennesimo caso di malasanità, almeno fino a martedì

L’ambulanza di Vittoria è stata messa in fermo per un guasto meccanico. Come ormai di consuetudine, a sostituirla è stata inviata quella della cittadina casmenea, con relativo personale

Laura Incremona

a circa una settimana, Comiso è completamente sguarnita di mezzi di pronto soccorso del 118. E non saranno ripristinati prima di martedì. Disservizi e rischi per la salute dei cittadini, pare proprio che non siano punti prioritari per i centri operativi del 118. Il problema è nato verso i primi giorni della settimana scorsa quando l’ambulanza di Vittoria è stata messa in fermo per un guasto meccanico. Come ormai di consuetudine, a sostituirla quella di Comiso con relativo personale.

Secondo alcuni operatori comisani del 118 stesso, sarebbe stato forse più opportuno fare intervenire il mezzo di soccorso della vicina Acate, anche perché la densità di abitanti è minore di quella di Comiso. Ma anche l’ambulanza di Acate, è in fermo tecnico e sta utilizzando quella di Chiaramonte. Ma senza né un motivo, né una spiegazione, Comiso resta sguarnita ancora una volta.

Intanto proprio qualche giorno fa i mezzi di pronto soccorso di Comiso e Chiaramonte sono stati dotati di navigatore satellitare donato dall’associazione CittadinanzaAttiva di Comiso, in collaborazione con l’ Iper Le Dune, per velocizzare ulteriormente gli interventi, soprattutto perché in alcuni casi intervenire, diventa una vera lotta contro il tempo.

http://corrierediragusa.it/public/articoli/7392-comiso-priva-dell-aambulanza.asp

Inaugurazione nuovo Presidio del 118 a San Giovanni Galerno

Inserito il 24 ottobre 2009 alle 00:41:00 da Romano Mascali. IT - CATANIA NOTIZIE

Oggi, sabato 24 Ottobre alle ore 10.30 alla presenza dell'On. R.Lombardo, del Sindaco di Catania Stancanelli, dell'Assessore Regionale ai Beni Culturali On.L.Leanza, dell'Assessore regionale alla Sanità On. M.Russo, del Direttore dell'ASP Catania Dott.G.Calaciura e di tante altre Istituzioni politiche, religiose e militari, presso la sede della V Municipalità di Via Don Minzoni 68/70 sarà inaugurato il nuovo Presidio del "118".

Il "118" è il numero telefonico di riferimento per tutti i casi di richiesta di soccorso sanitario urgente , mette in contatto il cittadino con una Centrale Operativa che riceve le chiamate e invia personale specializzato e mezzi di soccorso adeguati alle specifiche situazioni di bisogno. La Centrale coordinerà il soccorso dal luogo dell'evento fino all'ospedale più idoneo , è un numero gratuito ed è attivo su tutto il territorio nazionale, 24 ore su 24 .
il "118" può essere chiamato da qualsiasi telefono, fisso o cellulare.
I cellulari sono abilitati a effettuare chiamate verso i numeri di soccorso (118, 112, 113, 115) anche se la scheda non ha più credito. Se si chiama da una cabina telefonica non è necessario né il gettone né la scheda.
Il Presidente Rag.G.Catalano e tutto il Consiglio, ringrazieranno tutti i partecipanti e soprattutto coloro che si sono attivati affinchè tale progetto in itinere da qualche anno giungesse al decollo e quindi il Sig.Sindaco , il Cons. Comunale S. Di Salvo, il Dott. G Calaciura, Direttore dell'ASP, il Dott.Scavone, la Dott.ssa Pulvirenti, la Dott.ssa Monea e Dott.ssa Bartoli della Centrale Operativa del 118,il Direttore al Patrimonio, Avv.M.Petino, il Direttore al Decentramento Dott.A.Consoli, ,nonché la Responsabile P.O. della V Municipalità Dott.ssa F.Scalia insieme a tutto lo staff di segreteria.
Un ringraziamento particolare va al Fioraio " Il tuo Fiorista di C. Di Stefano di Via San Giovanni Battista n. 12 e al Direttore Dott. A. Schilirò, dell'ODA, di Via Galermo n. 173, che gratuitamente hanno dato la loro disponibilità per la presenza all'inaugurazione.
La Direzione dell'ODA offrirà ai presenti un servizio di catering con un ricco buffet, preparato e servito dagli alunni della stessa Scuola di formazione. 
http://www.radiocatania.it/news.asp?id=4595

Guardia Medica, protesta dei medici attivati per servizio 118

di Antonietta Oropallo del 24/10/2009 in Sanità

AVERSA. I profondi buchi di personale ormai denunciati da tempo nell’intera sanità regionale, e particolarmente vistosi nella sanità aversana, cominciano a produrre le prime grosse storture di un sistema che non riesce proprio più a mantenere gli impegni nei confronti dell’assistenza.I medici della Continuità assistenziale di Aversa, una volta Guardia Medica, denunciano infatti un episodio particolarmente grave capitato il 22 ottobre scorso, quando alle ore 12 la Centrale Operativa del 118 di Casertaattivava proprio la Continuità Assistenziale di Aversa chiedendo l’immediato intervento di un medico, cui veniva imposto di portarsi presso il domicilio di un utente in Piazza Bernini, visto che l’autoambulanza del 118 della postazione di Aversa inviata allo stesso indirizzo non aveva il medico a bordo.

Un iter, quello adottato dalla Centrale Operativa, un tantino strano, visto che i medici del 118 sono medici dipendenti, specificamente formati per l’emergenza, mentre quelli della Continuità Assistenziale sono medici convenzionati che continuano l’attività propria del medico di base e quindi non effettuano né emergenza, néservizio sull’ambulanza. La Centrale Operativa, che stanzia presso l’Azienda Ospedaliera di Caserta, ha comunque fatto di più, infatti, una volta arrivato sul posto, il medico di Continuità Assistenziale ha visitato il paziente, e riscontratone le gravi condizioni, contattando la Centrale Operativa stessa, veniva invitato a salire sull’ambulanza e ad accompagnare il paziente in ospedale. In pratica, trovare soluzione alla carenza di personale a qualunque costo, anche utilizzando personale non specificatamente addetto a tale mansioni.

I medici aversani ora insorgono a questo tipo di soluzioni e, con una nota al Dipartimento del Territorio e al Sindacato, stigmatizzano le soluzioni della Centrale Operativa di Caserta e chiedono lumi. I pazienti naturalmente continuano ad essere pazienti e a chiedersi “dove vuole arrivare questo sistema”.

http://www.pupia.tv/aversa/notizie/0004777.html

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Il 118 siciliano sperimenta il "numero unico"

La centrale operativa Sues del 118 di Palermo e Trapani, diretta da Piergiorgio Fabbri, è stata scelta dal ministero dell'Interno, insieme a Varese e a Ravenna, per dare attuazione alla prima fase di sperimentazione del Nue 112 (il nuovo numero unico europeo) che dovrà gestire le chiamate dei cittadini per qualsiasi tipo di emergenza. Dal prossimo anno, infatti, anche in Italia, come già avviene in molti paesi europei, tutte le chiamate di emergenza dovranno convergere al112 come numero unico. L'idea di proporre la candidatura di Palermo come sede di sperimentazione del 112 era stata lanciata alcune settimane fa dall'assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo "Questa è l'ennesima conferma di come la Sicilia - dice l'assessore Russo -, adesso, sia ben considerata a livello nazionale. Sono stati premiati gli sforzi che stiamo facendo per migliorare e riqualificare il sistema sanitario attraverso una migliore organizzazione del lavoro e l'utilizzazione delle tecnologie più avanzate. Ringrazio il ministro Maroni per avere dato seguito alla nostra richiesta, corredata da tutta una serie di garanzie in ordine alla bontà dei nostri progetti". La scelta di Palermo, come sede di sperimentazione del numero unico europeo, è "strettamente collegata alla riorganizzazione della centrale operativa del 118 - continua - che utilizzerà un moderno software per la gestione delle emergenze sanitarie, progettato dalla società Sicilia e-servizi su input dell'assessorato regionale alla Sanità. La decisione di assegnare alla centrale di Palermo il progetto di sperimentazione è stato motivato dal fatto che "la Sicilia disporrà delle tecnologie - precisa Russo - per fungere da call taking attraverso gli operatori della centrale operativa dell'emergenza urgenza di Palermo e Trapani, dotata di tecnologie adeguate e di linee telefoniche digitali e che gode di una pluriennale esperienza visto che da oltre un decennio svolge la funzione di call center dell'emergenza e del soccorso per i cittadini". La sperimentazione partirà a gennaio a Varese e a febbraio a Ravenna e a Palermo. In pratica, i cittadini dovranno comporre in futuro il 112:l'operatore prenderà in carico la chiamata compilando l'apposita "scheda contatto". La chiamata sarà girata alla centrale del 118 se l'emergenza sarà di carattere sanitario o trasferita in tempo reale alle forze di pubblica sicurezza (polizia o carabinieri) o ai vigili del fuoco.

Fonte: ansa

http://www.siciliainformazioni.com/giornale/salute/68408/siciliano-sperimenta-numero-unico.htm