Una città cocapoluogo di provincia con un territorio urbano ed agricolo tra i più vasti d'Italia rimasta ancora con una sola postazione del servzio di soccorso sanitario "118"
di La Redazione
Centinaia e centinaia gli interventi mensili effettuati dal servizio di soccorso “118”, purtroppo nella nostra città ancora con una sola postazione.
Andria ed il suo vastissimo territorio urbano e comunale, tra i più estesi d’Italia, con una popolazione di circa 100 mila abitanti, numerose industrie ed insediamenti artigianali, per non parlare delel frazioni (Montegrosso o Castel del Monte), un ospedale a livello regionale ha ancora una sola postazione del “118”, ovvero del servizio di soccorso sanitario.
Una città così vasta e piena di traffico, ormai a tutti gli effetti co-capoluogo di provincia, deve affrontare le sue tante, innumerevoli emergenze sanitarie quotidiane, incidenti stradali, domestici, malati da soccorrere a casa, etc. etc. con una sola ambulanza del servizio "118" e se non voglia il caso, vi è un altro intervento da compiere in un'altra zona della città o ancora peggio in campagna, ecco che deve intervenire un ambulanza del servizio “118” da Corato, Barletta o Trani con le gravi ripercussioni che questo può avere per la vita umana, in quel momento in pericolo.
Se non è difficile che succeda che una ambulanza, con codice rosso, ovvero con paziente in pericolo di vita, si veda costretta a fermarsi davanti alle sbarre chiuse del passaggio a livello di via Trani, prima di giungere al "Bonomo", così può succedere che una ambulanza del servizio “118” impegnata al quartiere periferico di San Valentino, non possa correre per un altro intervento segnalato magari su via Bisceglie. Ecco che allora è necessario far arrivare una ambulanza apposita da uno dei paesi limitrofi.
Quale quindi la soluzione per riuscire ad avere ad Andria un servizio di soccorso sanitario più sufficiente? Certamente quello di avere una seconda postazione sanitaria, come accade ad esempio a Barletta, in due zone differenti della città.
Magari una postazione del “118”, ad esempio quella che attualmente si trova nell’Ospedale Civile “L. Bonomo” potrebbe rimanere medicalizzata, ovvero con medico a bordo, mentre in un'altra zona della città, come San Valentino, via Barletta o zona SS. Salvatore si potrebbe insediare una postazione infermieristica, ovvero con infermiere a bordo, come avviene attualmente a Barletta.
Sarebbe questa la soluzione ideale per la nostra città, considerato il numero elevato della popolazione e la vastità del territorio che il servizio “118” deve supportare.
Per chi volesse rendersi conto di cosa significa questo importante servizio basta collegarsi al sito del Policlinico di Bari e qui ciccare sul servizio “118” per rendersi conto degli interventi che mensilmente vengono compiuti dal servizio di soccorso sanitario.
Nel mese di luglio ad Andria sono stati effettuati ben 267 interventi mentre ad agosto sono stati 278, stiamo parlando di dati riferiti ad una città semi-deserta, svuotata per le vacanze.
Infatti se si considera Barletta (con due postazioni permanentemente presenti, una medicalizzata e l’altra infermieristica), questa a luglio ha registrato 401 interventi e ad agosto 394, stiamo parlando di una città con una popolazione notevolmente aumentata in estate, essendo città balneare e fortemente turistica.
Provate adesso ad immaginarvi Andria in questo periodo con i suoi abitanti ormai rientrati dai soggiorni estivi che deve continuare a contare su una sola postazione del servizio “118”.
Come mai la direzione della ASL BAT non ha ancora provveduto a richiedere alla Regione di dotare una città come Andria di due postazioni del servizio “118”? http://www.andrialive.it/News/news.aspx?idnews=11008
Centinaia e centinaia gli interventi mensili effettuati dal servizio di soccorso “118”, purtroppo nella nostra città ancora con una sola postazione.
Andria ed il suo vastissimo territorio urbano e comunale, tra i più estesi d’Italia, con una popolazione di circa 100 mila abitanti, numerose industrie ed insediamenti artigianali, per non parlare delel frazioni (Montegrosso o Castel del Monte), un ospedale a livello regionale ha ancora una sola postazione del “118”, ovvero del servizio di soccorso sanitario.
Una città così vasta e piena di traffico, ormai a tutti gli effetti co-capoluogo di provincia, deve affrontare le sue tante, innumerevoli emergenze sanitarie quotidiane, incidenti stradali, domestici, malati da soccorrere a casa, etc. etc. con una sola ambulanza del servizio "118" e se non voglia il caso, vi è un altro intervento da compiere in un'altra zona della città o ancora peggio in campagna, ecco che deve intervenire un ambulanza del servizio “118” da Corato, Barletta o Trani con le gravi ripercussioni che questo può avere per la vita umana, in quel momento in pericolo.
Se non è difficile che succeda che una ambulanza, con codice rosso, ovvero con paziente in pericolo di vita, si veda costretta a fermarsi davanti alle sbarre chiuse del passaggio a livello di via Trani, prima di giungere al "Bonomo", così può succedere che una ambulanza del servizio “118” impegnata al quartiere periferico di San Valentino, non possa correre per un altro intervento segnalato magari su via Bisceglie. Ecco che allora è necessario far arrivare una ambulanza apposita da uno dei paesi limitrofi.
Quale quindi la soluzione per riuscire ad avere ad Andria un servizio di soccorso sanitario più sufficiente? Certamente quello di avere una seconda postazione sanitaria, come accade ad esempio a Barletta, in due zone differenti della città.
Magari una postazione del “118”, ad esempio quella che attualmente si trova nell’Ospedale Civile “L. Bonomo” potrebbe rimanere medicalizzata, ovvero con medico a bordo, mentre in un'altra zona della città, come San Valentino, via Barletta o zona SS. Salvatore si potrebbe insediare una postazione infermieristica, ovvero con infermiere a bordo, come avviene attualmente a Barletta.
Sarebbe questa la soluzione ideale per la nostra città, considerato il numero elevato della popolazione e la vastità del territorio che il servizio “118” deve supportare.
Per chi volesse rendersi conto di cosa significa questo importante servizio basta collegarsi al sito del Policlinico di Bari e qui ciccare sul servizio “118” per rendersi conto degli interventi che mensilmente vengono compiuti dal servizio di soccorso sanitario.
Nel mese di luglio ad Andria sono stati effettuati ben 267 interventi mentre ad agosto sono stati 278, stiamo parlando di dati riferiti ad una città semi-deserta, svuotata per le vacanze.
Infatti se si considera Barletta (con due postazioni permanentemente presenti, una medicalizzata e l’altra infermieristica), questa a luglio ha registrato 401 interventi e ad agosto 394, stiamo parlando di una città con una popolazione notevolmente aumentata in estate, essendo città balneare e fortemente turistica.
Provate adesso ad immaginarvi Andria in questo periodo con i suoi abitanti ormai rientrati dai soggiorni estivi che deve continuare a contare su una sola postazione del servizio “118”.
Come mai la direzione della ASL BAT non ha ancora provveduto a richiedere alla Regione di dotare una città come Andria di due postazioni del servizio “118”? http://www.andrialive.it/News/news.aspx?idnews=11008
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