Randazzo118

20/09/2009 - LO SFOGO DI UN LETTORE: "40 MINUTI PER L’AMBULANZA DEL 118"

Termoli. Quaranta minuti di attesa per un’ambulanza del 118, per un soccorso in un locale pubblico vicinissimo all’ospedale. Così racconta, in una lettera di sfogo, Andrea Di Palma, 31 anni, cittadino termolese. «Sabato sera alle ore 21 ero alla pizzeria “La Quercia” a festeggiare il compleanno di un mio parente quando uno dei tanti invitati, mio cognato, ha accusato un malore a tavola». Il lettore, così come gli altri invitati, ha immaginato una situazione clinica grave vedendo che il cognato cadeva a terra, e ha immediatamente chiamato il 118. «Ci dicono che nel giro di pochi minuti sarebbe arrivata la guardia medica di turno. Cosa strana a 100 metri dall’ospedale la guardia medica arriva dopo 40 minuti…». Nell’attesa dei soccorsi, il paziente accusa un secondo malore e cade a terra battendo la testa. A quel punto Di Palma ha chiamato di nuovo il 118 per sollecitare l’intervento: «Risponde un tizio dicendomi che devo stare calmo perché su Termoli in quel momento non ci sono ambulanze disponibili e quella disponibile stava partendo da Larino. Solo a quel unto arriva la guardia medica e i due dottori caricano mio cognato sulla loro auto e lo portano in ospedale». 
Un disguido, quello sui tempi, che fortunatamente non ha avuto conseguenze negative sulla salute del paziente, ricoverato e soccorso con professionalità. Ma che ha fatto infuriare il lettore, tanto da spingerlo a voler denunciare la cosa firmandosi con nome e cognome. Di sicuro il particolare che l’episodio sia accaduto sabato sera, il momento più frenetico per il 118 nell’arco della settimana, con tante richieste di intervento e pochi mezzi, ha giocato un ruolo decisivo. Insufficiente, tuttavia, a placare la rabbia e la delusione dei familiari del paziente, che conclude: «Siamo alla rovina con la sanità in Italia, ma nel Molise forse la sanità è già morta e sepolta».
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