il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

lunedì 3 agosto 2009

Tanti scandali sulla sanità barese

Giornale di Sicilia - 02.08.2009
Ed. del 02.08.2009 - pag. 6
Gualtiero Vecellio
Si indaga sui bilanci dei partiti, sui conti correnti e sui movimenti bancari dei politici, sul loro patrimonio... Gli investigatori che cercano di dipanare la complessa matassa barese stanno operando a tutto campo.
Lasciamoli lavorare, senza azzardare giudizi o pronostici. È accaduto più d'una volta che colpevoli additati al di là di ogni ragionevole dubbio, si siano poi rivelati innocenti o estranei ai fatti loro contestati. Meglio attenersi ai fatti, senza indulgere in dietrologie. Una cosa però appare fin da ora chiara: non si può certo parlare di complotto politico nei confronti della giunta di centro-sinistra della Regione Puglia, dal momento che la titolare dell'inchiesta è una insospettabile, iscritta a Magistratura Democratica, la corrente di sinistra dei magistrati. Già questo elemento sgombra il campo da possibili insinuazioni e speculazioni.
La seconda osservazione - ed è la polpa del discorso che qui preme fare - è che la bufera pugliese ancora unavolta riguarda la Sanità. Dopo la «visita» dei carabinieri alle sedi pugliesi di Pd, Lista Emiliano, Sinistra e Libertà, Socialisti autonomisti e Rifondazione comunista, il campo si allarga ora dopo ora: i fari sono accesi sul business di un imprenditore attivo con la sua società nello smaltimento dei rifiuti ospedalieri; si cerca di fare luce sui rapporti di questo imprenditore con un ex assessore alla Sanità; si vogliono ricostruire gli incrementi nei fatturati di una serie di imprenditori che la Procura sospetta «agevolati» nella stipula di contratti, gare e licitazioni con Asl e ospedali pugliesi.
Se l'ipotesi investigativa venisse confermata, si assisterebbe a un impressionante flusso di denaro, da una parte e dall'altra, con una sola parte che ci rimette: il cittadino, il contribuente; che per ricevere prestazioni di cui ha diritto, si vede letteralmente rapinato.
Vedremo gli esiti dell'inchiesta. Però ancora una volta è il mondo che ruota attorno alla Sanità a conquistare la prima pagina. Il lettore ricorderà altri esempi clamorosi: per uno scandalo legato a forniture sanitarie, venne arrestato il governatore dell'Abruzzo Ottaviano Del Turco, che in seguito a quella vicenda si dimise e patì una lunga carcerazione preventiva. Allora si assicurò che l'inchiesta aveva accertato esecutori e mandanti, corrotti e corruttori. Non dev'essere proprio così, se ad un anno di distanza ancora non si sa bene se e di cosa Del Turco sia colpevole.
Ma si ricorderà lo scandalo che investì la Regione Lazio, quando a governarla era Francesco Storace. Anche in quel caso ci furono dimissioni (di Storace) e arresti (di alcuni suoi collaboratori).
Come sia finita non si sa, però tutto partì da forniture legate alla Sanità. Per non dire della Calabria: dove il vicepresidente del consiglio regionale, Francesco Fortugno, che si era occupato di Sanità, il 16 ottobre del 2005 venne ucciso a Locri all'interno di un seggio elettorale.
Vogliamo salire al Nord? Si vada allora in Lombardia, alla clinica Santa Rita di Milano, dove inequivocabili intercettazioni ambientali documentano che una dozzina di medici e titolari della clinica falsificavano cartelle cliniche, affermando la sussistenza di patologie e necessità terapeutiche, allo scopo di chiedere alla Regione Lombardia e al Servizio Sanitario Nazionale rimborsi superiori a quelli dovuti.
Per venire a situazioni più «vicine», è di questi giorni lo scandalo dell'ospedale di Agrigento, struttura relativamente nuova, e di cui la magistratura ha ordinato lo sgombero perché secondo le perizie effettuate rischia di collassare, essendo stato costruito con calcestruzzo depotenziato, e quindi a rischio crollo come gli edifici andati a pezzi a L'Aquila dopo il terremoto.
Sicuramente molti altri casi si possono fare, ma fermiamoci qui. Come abbiamo visto si tratta di scandali che non hanno latitudine, e probabilmente vedono coinvolti amministratori che possono avere - come nei casi citati hanno - tessere di partiti di maggioranza e di opposizione.
Cosa rivelano questi e i mille altri episodi che si possono fare?
Che quella della Sanità è una realtà a «rischio»: i magistrati, come tutti gli esseri umani possono fare certamente degli errori, ma sono troppe le inchieste perché tutte debbano rivelarsi abbagli; vuol dire allora che gli appetiti illeciti di amministratori disonesti, imprenditori senza scrupoli e organizzazioni criminali hanno individuato nella Sanità la possibilità di arricchimenti e speculazioni «facili»; arricchimenti e speculazioni che sono ancora più odiose perché fanno leva sul bisogno e le necessità di persone malate, che soffrono, i più deboli e i più indifesi.
Ed è anche la palpabile dimostrazione che qualcosa (molto più di qualcosa) non funziona come invece dovrebbe. I nostri diritti di cittadini che vengono mortificati e calpestati, i doveri delle istituzioni che vengono disattesi.
Questo qualcosa va corretto e in tempi ragionevolmente rapidi, se non si vuole che la sfiducia del cittadino verso le istituzioni, che è già grande, cresca ancora di più, con effetti incontrollabili e devastanti.
02.08.2009
http://www.medpress.it/rass_stampa/rstampa.php?id=2482
Gualtiero Vecellio

Nessun commento:

Posta un commento

imposta qui i tuoi commenti

Newsletter da Pagine mediche.it

Image Hosted by ImageShack.us




MALATTIE E CONDIZIONI schede di approfondimento
Allergologia
Andrologia
Anestesiologia e Rianimazione
Angiologia
Cardiologia
Colonproctologia
Dermatologia
Dietologia
Ematologia
Endocrinologia
Epatologia
Gastroenterologia
Genetica
Ginecologia e ostetricia
Infettivologia
Logopedia
Medicina dello sport
Medicina Palliativa
Neonatologia
Neurologia
Oculistica
Odontoiatria e stomatologia
Oncologia
Ortopedia e traumatologia
Otorinolaringoiatria
Parassitologia
Pediatria
Pneumologia
Psicologia
Tricologia
Urologia



Newsletter Speciale di ven 29 mag 2009

Il fumo nella storia
Attivo o passivo, il fumo occupa un posto eminente nella storia della medicina. Da dove proviene il vizio del fumo? [...]
Fumo e fumo passivo
Uno studio, pubblicato sulla rivista Neuropsychopharmacology, ha dimostrato che a rimetterci sono sempre i bambini, anche se non sono ancora venuti alla luce. Con il commento del Dott. Paolo Noschese [...]
Il fumo danneggia seriamente la salute e smettere garantisce numerosi benefici
Il fumo fa male alla salute ed e' causa di danni che vanno dal problema estetico al tumore: e' scritto anche su ogni pacchetto di sigarette. Con il commento del Prof. Vincenzo Lazzaro [...]
Stop al fumo
Il nuovo punto di incontro per chi vuole smettere di fumare o per chi ha detto stop al fumo e vuole partecipare con la propria testimonianza. Un sostegno quotidiano alle crisi di astinenza e uno spazio di informazione sui metodi e le tecniche per dire basta al fumo parlando dei danni, dei numeri e delle statistiche del tabagismo. [...]
Test
Sei pronto a smettere di fumare?
Scopri con il nostro test se e' il momento giusto. [...]
DisclaimerLe informazioni ed i testi inseriti nella newsletter sono forniti esclusivamente a titolo indicativo e la Healthware S.p.A. e le societa' ad essa collegate non rispondono in alcun modo dell'uso che ne venga fatto dagli utenti.
Clicca qui se non vuoi piu' ricevere ulteriori comunicazioni

Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

Lettori fissi

NOTE LEGALI

In ottemperanza alla Legge 7 marzo 2001, n. 62 Nuove norme sull'editoria e sui prodotti editoriali e modifiche alla legge 5 agosto 1981, n. 416 (G. U. N. 67, 21 marzo 2001, Serie generale) i contenuti del presente sito, ivi comprese tutte le informazioni, dati, comunicazioni, contenuti redazionali ed altro hanno scopo informativo in termini di comunicazione e promozione delle attivita' connesse, il presente sito non ha finalita' lucrative ed e' tutelato ai sensi di legge sul diritto di autore.

Il presente sito ed i dati ivi contenuti possono essere consultati solo per uso personale. Non e' consentito modificare, pubblicare, ritrasmettere, vendere, copiare, creare estratti, distribuire o mostrare alcuna parte del contenuto per fini commerciali. Infine, i loghi e il materiale grafico presente e' di proprieta' dei rispettivi intestatari, la responsabilita' dei contenuti degli utenti firmatari.

Contatti

Per contattare il webmaster scrivere una E-MAIL a: ciccito@alice.it


libro degli ospiti

Leggi e/o Firma il nostro Guestbook!