il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

venerdì 14 agosto 2009

NOTIZIE LOCALI


RANDAZZO. Domani l’appuntamento più atteso dell’estate, con la processione nel centro storico del maestoso fercolo

Le suggestioni della Vara
tra misticismo e folklore
Un «carro» alto sedici metri, ricco di fiori, specchi e decorazioni
Lo spettacolo dei bambini in costume «appesi» alle vette del fercolo

E’ domani pomeriggio lo spettacolo
più bello della calda estate di
Randazzo con il lento e maestoso
passaggio della "Vara", un fercolo
alto circa 16 metri, che puntualmente
ogni 15 Agosto alle 15.30
percorre in entrambi i sensi di marcia
la via principale del paese, attraversando
il centro storico, un
tempo cinto da imponenti
mura. In questa
occasione il paese si
riempie di turisti che
affollano i marciapiedi
e le piazze per non perdersi
il barcollante passaggio
del meraviglioso
carro allegorico accompagnato
dal corteo storico.
Nella "Vara" il mistero
dell’Assunzione della
Madonna trova la sua
riproduzione simbolica più tradizionale,
ma anche la più spettacolare,
con dei bambini vestiti con
abiti del 500 posti fin sulle vette
più alte della Vara che girano attorno
ad un robusto tronco centrale
anch’esso roteante su se stesso.
Tutto per impersonare i personaggi
legati ai tre misteri della vita
della vergine Maria: la Dormizione,
l’Assunzione e l’Incoronazione
in cielo. Per Randazzo questa è una
delle tradizioni più belle e più forti,
impregnata di un sapore che sa
a meta fra misticismo e folklore.
L’architettura della "Vara" e semplicemente
bellissima, oggetto di
stupore e meraviglia per chiunque
la veda per la prima volta. Costituita
da una poderosa armatura rivestita
di stoffe vernici, specchietti
dai mille colori, fiori e dorature
sgargianti che brillano al sole di
Agosto, ospita, fin nelle sue vette
più alte, durante il suo barcollante
tragitto, i bambini, che innalzano
lodi alla Madonna, per niente impauriti
dall’altezza o dai bruschi
ed irregolari movimenti del carro.
Dal sepolcro della Madonna aperto
e pieno di fiori si innalza la teoria
dei Santi e degli Angeli, che
nella sua forma ascensionale raffigura
il prodigioso volo della Madonna
verso il cielo; in un gradino
più in basso vi è San Tommaso,
rannicchiato in disparte e reo di
non aver creduto alla resurrezione
del Maestro. Poi, più in alto, troviamo
una teoria di angeli legati a
dei tamburi roteanti quasi appoggiati
ad enormi coppe risplendenti
di oro e di argento. Andando ancora
più in su troviamo San Michele
Arcangelo con tanto di spada in
pugno e proseguendo ancora la
Vergine Maria adagiata proprio sulla
vetta della "Vara" appena sotto
una corona che reca il simbolo della
Trinità. Sulle sue origini si possono
fare solo delle supposizioni:
Randazzo ha ereditato questa meraviglia
dalla sua splendente storia
medievale che l’ha vista sede di
Re e di Imperatori. E forse per rendere
omaggio ed onorare la presenza
di Carlo V che gli amministratori
della chiesa di Santa Maria,
i quali potevano contare su una
florida posizione economica favorita
dalla donazione della baronessa
Giovannella De Quadris, decisero
di allestire l’imponente carro
trionfale. Sembrerebbe, infatti, che
accompagnando l’imperatore Carlo
V a Messina, i randazzesi del
tempo ebbero modo di ammirare la
vara di quella città, fatta uscire alla
fine di ottobre in onore dell’ospite
regale. Ritornati a Randazzo
ne costruirono una ancora più bella
e più splendente. Se questa teoria
dovesse essere vera allora le
origini della "Vara" dovrebbero essere
datate intorno al 1535, quando
Carlo V si fermò a Randazzo durante
il suo viaggio da Palermo a
Messina.
Se la Vara dello Stretto nel tempo
ha perso i personaggi viventi,
quella di Randazzo, invece, continua
ad onorare l’Assunta con canti
tradizionali in dialetto gallo italico,
che si sprigionano della gola
dei fanciulli posti, chi in basso,
chi a metà tronco, chi nella parte
più alta, facendo si che l’appuntamento
randazzese del ferragosto
sia uno spettacolo unico al mondo.
"Cogliamo l’occasione - afferma il
sindaco dott. Ernesto Del Campo -
per inviate i cittadini ed i visitatori
a seguire con la fede di sempre la
processione della Vara, concentrandosi
non soltanto sull’aspetto
folcloristico del carro cinquecentesco,
ma anche sul mistero dell’assunzione
della Vergine. Rimanere
domani a Randazzo fino a sera tardi
- continua il primo cittadino -
vorrà dire poter assistere al concerto
di Michele Zarrillo in piazza Loreto,
con gli spettacoli e le manifestazioni
estive che si concluderanno
con la Notte Bianca, quando la
notte fra sabato 22 e domenica 23,
la medievale cittadina diventerà
teatro di musica, giochi, divertimento,
promozione dei prodotti tipici
e cultura per una notte intera".
Un appuntamento questo che lo
scorso anno ha riscosso tanto successo
ed è piaciuto ai turisti ed ai
randazzesi pronti nuovamente a
partecipare massicciamente ed a
collaborare alla riuscita di una manifestazione
che nonostante quest’anno
sia giunta solamente alla
seconda edizione sembra ormai inrinunciabile.
INFORMAZIONE PROMOZIONALE A CURA DELLA PK
CORSO DEI MARTIRI: IL SOVRINTENDENTE CAMPO HA INVIATO LA PROCEDURA AL SINDACO STANCANELLI
Procedura di vincolo per la «Pascoli»
Il testo. «Il plesso innova la tipologia edilizia della scuola articolandola in padiglioni»
GIUSEPPE BONACCORSI
La Sovrintendenza di Catania ha avviato nei
giorni scorsi il procedimento di vincolo «tendente
alla dichiarazione d’importante carattere
artistico, ex art1 c. 4 lett.b della legge regionale
15/06 dell’opera d’architettura contemporanea
del complesso scolastico Giovanni
Pascoli».
Si legge in una nota che il sovrintendente
Gesualdo Campo ha inviato alcuni giorni fa al
sindaco Raffaele Stancanelli, alla Direzione
comunale istruzione e tra gli altri al Dipartimento
regionale beni culturali.
In sintesi col procedimento Campo pone il
vincolo alla possibile demolizione della scuola
secondo i programmi previsti nel progetto
di rifacimento di corso dei Martiri, illustrato la
scorsa settimana in Consiglio dal sindaco
Stancanelli e dall’architetto Fuksas.
Cosa accadrà nelle prossime settimane non
è possibile prevederlo, ma è chiaro che una simile
decisione pone in grossa difficoltà chiunque
decida un domani di abbattere la scuola
e ricostruirla altrove, sempre se il vincolo diventerà
esecutivo.
Nel procedimento il sovrintendente elenca
alcuni elementi d’identificazione e valutazione
della scuola che è stata al centro di un
aspro dibattito. E scrive: «Il progetto architettonico
è stato redatto nel 1963 e registra i contenuti
della riforma istitutiva in quell’anno
della scuola media unica. Esso infatti innova
la tipologia edilizia della scuola, articolandola,
forse per la prima volta in Italia, in distinti
padiglioni oggi impegnati dalle scuole materna,
elementare, media e da servizi comuni
quali palestre, laboratori e uffici che presentano
nella definizione della scatola muraria
un uso sapiente delle nervature strutturali
tali da rimandare linguisticamente all’impaginazione
architettonica dell’edilizia post terremoto
del 1963, dimostrando l’inconsistenza
dell’assunto secondo cui la rivoluzione industriale
e la conseguente riproducibilità tecnica
dell’opera d’arte avrebbero determinato
una tale insanabile frattura nell’evoluzione
dell’immagine e del gusto da non più consentire
l’accostamento del nuovo all’antico, oggi
anche normativamente superato dalla qui
applicata legge regionale 15/06». E ancora
Campo annovera la fugura del progettista
della scuola, il progettista, prof. ing. Salvatore
Boscarino, definendolo «eminente figura d’intellettuale
del Novecento italiano».
Il sovrintendente rivolgendosi al Comune
fissa il termine di trenta giorni «per presentare
eventuali osservazioni» e fissa ancora un
termine di 90 giorni per la conclusione del
procedimento. LA MEDIA PASCOLI VISTA DALL’ALTO
Una festa religiosa ma
anche un’occasione per
fare conoscere ai turisti le
nostre tradizioni più belle,
che avranno un’eco anche
il prossimo weekend
con la Notte Bianca

FORTE TRADIZIONE
A fianco la maestosità della Vara, alta
16 metri, che riproduce il mistero
dell’Assunzione della Madonna. Una
meraviglia in cui si specchia l’antica
nobiltà di Randazzo, città di Re e
Imperatori nel Medioevo. Il fercolo
sarà in processione domani
pomeriggio, l’evento più atteso
dell’estate randazzese.
http://giornale.lasicilia.it/giornale/1408/CT1408/CR/CR05/navipdf.html


MALETTO E RANDAZZO POMERIGGIO CON MALTEMPO E DISAGI
Inserito il 14 agosto 2009 alle 09:19:00 da bronte1185. IT - Bronte 118

E’ durato soltanto qualche ora, ma è bastato per creare problemi e disagi a Maletto e Randazzo. Stiamo parlando del temporale che ieri pomeriggio si è improvvisamente abbattuto sulla nostra zona, facendo cadere in pochi minuti molti mm. Di pioggia. A Randazzo tanti disagi creati dall’allagamento di molte strade. Un’auto guidata da una giovane, è rimasta intrappolata nell’acqua nella solita via Saitta, ormai da anni impraticabile se piove forte o per più di mezzora. Danni anche in via Bonaventura ed in altre vie. A Maletto, in viale Lazio, la forte pioggia ha portato molte pietre dai lavori di via Papa Montini, rendendo il traffico pericoloso e creando molti disagi.

SEGUE NEI DETTAGLI CON LE FOTO

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Newsletter Speciale di ven 29 mag 2009

Il fumo nella storia
Attivo o passivo, il fumo occupa un posto eminente nella storia della medicina. Da dove proviene il vizio del fumo? [...]
Fumo e fumo passivo
Uno studio, pubblicato sulla rivista Neuropsychopharmacology, ha dimostrato che a rimetterci sono sempre i bambini, anche se non sono ancora venuti alla luce. Con il commento del Dott. Paolo Noschese [...]
Il fumo danneggia seriamente la salute e smettere garantisce numerosi benefici
Il fumo fa male alla salute ed e' causa di danni che vanno dal problema estetico al tumore: e' scritto anche su ogni pacchetto di sigarette. Con il commento del Prof. Vincenzo Lazzaro [...]
Stop al fumo
Il nuovo punto di incontro per chi vuole smettere di fumare o per chi ha detto stop al fumo e vuole partecipare con la propria testimonianza. Un sostegno quotidiano alle crisi di astinenza e uno spazio di informazione sui metodi e le tecniche per dire basta al fumo parlando dei danni, dei numeri e delle statistiche del tabagismo. [...]
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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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