il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

lunedì 24 agosto 2009

La Sicilia - 23.08.2009
Ed. del 23.08.2009 - I Fatti - pag. 7
Valerio Martorana
MAZZARINO. Con il piano sanitario l’ospedale «Santo Stefano» è diventato Pta
Il reparto di Chirurgia è chiuso muore operaio dopo un incidente
La Regione manda gli ispettori per chiarire cosa è successo
MAZZARINO. Dopo lo scontro avvenuto alle 23 di giovedì alla guida della sua moto, una Honda 600, con l’auto di un parente è stato trasportato all’ospedale di Mazzarino dove però il reparto di chirurgia è chiuso per carenza di medici chirurghi: Filippo Li Gambi, 23 anni, muratore, è morto dissanguato alle 2,30 della notte, subito dopo il trasferimento in ambulanza al «S. Elia» di Caltanissetta. La Procura della Repubblica presso il tribunale di Gela ha già aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo.
Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica, Serafina Cannatà, e dovranno chiarire la dinamica dell’incidente e se i soccorsi prestati negli ospedali «Santo Stefano» di Mazzarino e «Sant’Elia» di Caltanissetta siano stati corretti. I familiari si sono infatti posti la domanda: «Se all’ospedale di Mazzarino fosse stata aperta la Chirurgia con annessa sala operatoria, Filippo si sarebbe potuto salvare?».
Alla base di questo interrogativo il decreto dell’assessorato regionale alla Sanità che ha rimodulato la presenza ospedaliera in provincia di Caltanissetta e che ha previsto, per Mazzarino, la cessazione del servizio di cura delle acuzie nel nosocomio e la sua contestuale riconversione in Pta (punto territoriale di assistenza). Lo scorso 18 luglio, l’ex direttore generale Corrado Failla aveva anticipato la chiusura dell’ospedale di Mazzarino senza attivare contestualmente quanto previsto nel decreto, ma lasciando le popolazioni di Riesi, Mazzarino, Sommatino, Butera e Barrafranca con un solo Pte (punto territoriale di emergenza).
L’assessore regionale Massimo Russo, con proprio provvedimento, aveva sospeso il dott. Failla dall’incarico nominando un commissario, il dott. Ettore Costa, con il compito di provvedere alla riattivazione del presidio ospedaliero Santo Stefano con i reparti di cui era dotato e cioè Medicina, Chirurgia, Ostetricia e Ginecologia. I reparti riaprirono tutti tranne la Chirurgia, dove da quattro mesi operano solamente due chirurghi che quindi, per legge, non possono effettuare interventi ordinari e d’urgenza. L’assessore Russo ha disposto una ispezione per accertare la dinamica dei fatti: «Gli ispettori – si legge in una nota – dovranno verificare se nel ricovero del giovane al pronto soccorso sono state eseguite tutte le corrette procedure e se il successivo trasferimento all’ospedale S. Elia di Caltanissetta è avvenuto con la tempestività che si rende necessaria nei casi, come quello in questione, di un politraumatizzato».
Secondo l’assessorato, «è da escludere che la tragedia possa essere in alcun modo connessa a una ridotta funzionalità dell’ospedale. In casi analoghi, infatti, i pazienti devono essere subito trasferiti in un ospedale dotato di strumentazioni tecnologiche e di professionalità chirurgiche adeguate a garantire ogni livello di terapia intensiva e rianimazione». Il «S. Stefano» nei fatti non ha mai cessato le sue funzioni. L’assessore Russo ha già dato assicurazione al sindaco di Mazzarino, Vincenzo D’Asaro, che l’offerta sanitaria del suo comprensorio verrà modulata nei modi necessari a garantire la sicurezza dei cittadini.
23.08.2009 Valerio Martorana
http://www.medpress.it/rass_stampa/rstampa.php?id=2533

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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