il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

lunedì 3 agosto 2009

IL NOSOCOMIO A RISCHIO CROLLO.

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Giornale di Sicilia - 31.07.2009
Ed. del 31.07.2009 - pag. 7
Alfonso Bugea
Per fronteggiare l'improvvisa emergenza il sindaco Zambuto tira fuori una soluzione
Ad Agrigento i malati come a L'Aquila. L'ospedale finirà nella tenda da campo
«Meglio subito un ospedale da campo»: di fronte alla improvvisa emergenza della chiusura del «nuovo» ospedale, il sindaco Zambuto prospetta una soluzione provvisoria.
AGRIGENTO - Del terremoto c'è solo lo spettro. Ma basta ed avanza per giustificare allarme e preoccupazione «per l'incolumità pubblica», cosi come dichiarato dal procuratore capo Renato Di Natale e dall'aggiunto Ignazio Giovanni Fonzo. Ma pur senza aver avuto traumi e conosciuto le oscillazioni sussultorie od ondulatorie. Pur senza aver contato ancora vittime, visto crepe nei muri e raccolto i feriti, Agrigento sarà equiparata all'Aquila. Le unisce la sventura e la malaforte.
«Avremo un ospedale da tenda - grida al telefono Marco Zambuto, mentre la scorta di Silvio Berlusconi lo invita a salire sul codazzo di auto blu che li porterà in Abbruzzo. Il sindaco ha incontrato il premier ieri a Roma per il debutto dei «lealisti» che si contrappongono (dentro il Pdl) a quelli che vogliono il Partito del Sud. «Alla fine della riunione ho illustrato al presidente del Consiglio dei ministri - racconta Marco Zambuto - e gli ho prospettato il grande disagio che si prospetta perla città di Agrigento e per il grande bacino di utenza che gravita attorno all'ospedale. Ed il presidente preoccupato mi ha portato con sé a L'Aquila dove stava andando per incontrare il capo della Protezione civile».
Due lunghe ore di viaggio, animate dal desiderio di portare a casa un risultato concreto. «So che si sta preparando un ricorso al provvedimento della magistratura, ma non c'è il tempo, credo per bloccarne l'esecutività - dice Zambuto -. Ed allora meglio cominciare a pensare a soluzioni concrete per garantire come meglio è possibile il diritto alla salute degli agrigentino. Meglio subito un ospedale da campo».
Il termine ultimo scadrà il prossimo 24 agosto. Già ieri mattina il piano per l'evacuazione da completare entro la mezzanotte del 23 ha fatto i primi passi. Verrà perfezionato oggi pomeriggio, quando in prefettura tutti gli enti preposti (forze dell'ordine, Protezione civile, Asl, Provincia, Comune e Regione) si raduneranno attorno al prefetto Umberto Postiglione.
Sarà sicuramente un momento di dolore: nessuno avrebbe mai immaginato di dover vivere i momenti del «Titanic» e della inevitabile fuga e dell'abbandono. «Ho detto a chiare lettere al presidente Berlusconi che Agrigento deve continuare ad avere un presidio sanitario. Non possiamo farne a meno. Sarebbe una beffa per la gente della mia città costretta a vivere e subire emergenza su emergenza senza cogliere l'intervento risolutivo dello Stato. Con me c'era anche il ministro Guardasigilli Angelino Alfano».
Al chiuso di Palazzo Grazioli prima e di una tendopoli a L'Aquila, poi, sono stabilite due cose. Innanzitutto che l'ospedale da campo sorgerà accanto alla grande struttura, di contrada Consolida da abbandonare entro un mese. Infine di verificare se anche ad Agrigento, com'è avvenuto nella capitale abbruzzese per gli uffici giudiziari, sarà possibile realizzare a vista d'occhio strutture precarie ma in muratura.
«Io credo - dice il sindaco Marco Zambuto - che occorra, intanto, mantenere in vita il pronto soccorso, i laboratori di analisi e reparti di emergenza come ad esempio la Cardiologia. Non è immaginabile, infatti, perdere tempo prezioso per il trasferimento ad altro ospedale di persone infartuate. Sarebbe un'omissione di soccorso, ma anche il segnale del tradimento di un territorio mortificato e continuamente profanato da clientele, corruzione ed illegalità».
Il sindaco Zambuto ha parlato della proposta dell'ospedale tenda con Guido Bertolaso. «Ed ho incassato la disponibilità ampia a far fronte a questa necessità - dice Zambuto. Bertolaso, ovviamente prima vorrà fare un sopralluogo. Verrà martedì prossimo ad Agrigento insieme allo staff del dipartimento di via Ulpiano. L'impegno del governo c'è. Ed avrà per la stessa attenzione che sta riservando alle popolazioni colpite dal terremoto». Centro e Sud uniti, come non mai. E poi dicono che la sventura non sia una risorsa.
31.07.2009
http://www.medpress.it/rass_stampa/rstampa.php?id=2479
Alfonso Bugea

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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