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ESTATE in SICILIA
«La Sanità non può chiudere per ferie»
L’assessorato invita ospedali e Asl ad organizzarsi: ambulatori, reparti e servizi devono garantire l’assistenza
Le direttive. Risparmio di forza lavoro e mutuo soccorso per ovviare ai disagi
PALERMO. In estate la Sanità non può permettersi di andare in... vacanza. In realtà, non lo può fare mai. Ci mancherebbe. Sarebbe il colmo. Ma spesso capita che ambulatori, reparti e servizi sanitari in estate, a causa delle ferie del personale, rischino di chiudere con la conseguenza di disorientare i cittadini che sono costretti a girovagare in cerca di questo o di quell’altro reparto o ambulatorio aperto e a disposizione degli utenti.
Quest’anno, però, sembra che la situazione stia prendendo un’altra piega. Dall’assessorato alla Sanità si sono infatti mossi in tempo e hanno preventivamente messo le mani avanti. «Bisogna adottare tutte le misure necessarie per assicurare nel periodo estivo il diritto dei cittadini all’assistenza sanitaria, con specifico riferimento alle funzioni di emergenzaurgenza », ha sottolineato il dirigente generale del dipartimento Pianificazione strategica dell’assessorato regionale alla Sanità, Maurizio Guizzardi, in una nota inviata a tutti i direttori generali di ospedali e Asl della Sicilia.
In particolare, Guizzardi sottolinea «l’esigenza che i piani-ferie degli operatori sanitari vengano predisposti in modo da evitare concentrazioni che possono determinare periodi di criticità che provocherebbero drastiche contrazioni dei volumi di prestazioni e, in alcuni casi, addirittura la sospensione delle attività ». Ma quanti rispetteranno questa direttiva? Il dirigente dell’assessorato è stato a tal proposito abbastanza chiaro ed esplicito: «Dovranno altresì essere adottati modelli organizzativi che, nel rispetto di livelli di assistenza, consentano un "risparmio nell’utilizzo della forza lavoro"».
E poi c’è l’ipotesi di una sorta di «mutuo soccorso» tra aziende ospedaliere e Asl territoriali. Maurizio Guizzardi è categorico nella sua lettera: «Nel caso delle aziende ospedaliere – sottolinea – dovranno essere avviate intese organizzative tra le stesse e con le aziende territoriali, finalizzate alla condivisione di personale ovvero alla predisposizione di piani organizzativo- assistenziali che assicurino nel bacino di riferimento la continuità della erogazione delle prestazioni diagnostico-terapeutiche con particolare riguardo alle discipline di media-alta complessità».
E ancora, lancia un richiamo ai manager «perché nel rispetto del diritto-dovere del personale dipendente ad usufruire dei congedi ordinari, vengano adottate tutte le misure volte ad assicurare nel periodo estivo il diritto dei cittadini all’assistenza sanitaria».
04.07.2009PALERMO. In estate la Sanità non può permettersi di andare in... vacanza. In realtà, non lo può fare mai. Ci mancherebbe. Sarebbe il colmo. Ma spesso capita che ambulatori, reparti e servizi sanitari in estate, a causa delle ferie del personale, rischino di chiudere con la conseguenza di disorientare i cittadini che sono costretti a girovagare in cerca di questo o di quell’altro reparto o ambulatorio aperto e a disposizione degli utenti.
Quest’anno, però, sembra che la situazione stia prendendo un’altra piega. Dall’assessorato alla Sanità si sono infatti mossi in tempo e hanno preventivamente messo le mani avanti. «Bisogna adottare tutte le misure necessarie per assicurare nel periodo estivo il diritto dei cittadini all’assistenza sanitaria, con specifico riferimento alle funzioni di emergenzaurgenza », ha sottolineato il dirigente generale del dipartimento Pianificazione strategica dell’assessorato regionale alla Sanità, Maurizio Guizzardi, in una nota inviata a tutti i direttori generali di ospedali e Asl della Sicilia.
In particolare, Guizzardi sottolinea «l’esigenza che i piani-ferie degli operatori sanitari vengano predisposti in modo da evitare concentrazioni che possono determinare periodi di criticità che provocherebbero drastiche contrazioni dei volumi di prestazioni e, in alcuni casi, addirittura la sospensione delle attività ». Ma quanti rispetteranno questa direttiva? Il dirigente dell’assessorato è stato a tal proposito abbastanza chiaro ed esplicito: «Dovranno altresì essere adottati modelli organizzativi che, nel rispetto di livelli di assistenza, consentano un "risparmio nell’utilizzo della forza lavoro"».
E poi c’è l’ipotesi di una sorta di «mutuo soccorso» tra aziende ospedaliere e Asl territoriali. Maurizio Guizzardi è categorico nella sua lettera: «Nel caso delle aziende ospedaliere – sottolinea – dovranno essere avviate intese organizzative tra le stesse e con le aziende territoriali, finalizzate alla condivisione di personale ovvero alla predisposizione di piani organizzativo- assistenziali che assicurino nel bacino di riferimento la continuità della erogazione delle prestazioni diagnostico-terapeutiche con particolare riguardo alle discipline di media-alta complessità».
E ancora, lancia un richiamo ai manager «perché nel rispetto del diritto-dovere del personale dipendente ad usufruire dei congedi ordinari, vengano adottate tutte le misure volte ad assicurare nel periodo estivo il diritto dei cittadini all’assistenza sanitaria».
http://www.medpress.it/rass_stampa/rstampa.php?id=2421
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